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Jannik Sinner sarà al via dell'ATP 500 di Dubai. Inizia l'era Vagnozzi. Ad aprile difenderà i 600 punti della finale di Miami, ad agosto i 500 della vittoria di Washington. La stagione sul rosso è una grande opportunità: l'obiettivo è qualificarsi per le Nitto ATP Finals
di Alessandro Mastroluca | 18 febbraio 2022
Sarà l'ATP 500 di Dubai, trasmesso in diretta su SuperTennis e sulla piattaforma digitale SuperTennix (disponibile anche on demand), il primo torneo del post Riccardo Piatti per Jannik Sinner. Dopo gli allenamenti di questi giorni a Montecarlo, l'altoatesino affronterà il torneo con il nuovo coach Simone Vagnozzi. Come ogni nuovo inizio, porta stimoli e domande. Incuriosisce, naturalmente, i tanti tifosi di Sinner che si aspettano di rivederlo in campo, stavolta da qualificato e non da riserva, alla seconda edizione torinese delle Nitto ATP Finals a fine stagione.
Per riuscirci, saranno almeno tre i grandi snodi della stagione, i mesi in cui "scadranno" tanti punti che derivano dai principali piazzamenti dell'anno scorso e in cui dunque l'altoatesino è chiamato a confermare quel livello di risultati per conservare l'ambizione di chiudere l'anno tra i primi 8 del mondo.
Già a marzo perderà 135 punti, che fanno riferimento a Marsiglia e Dubai. Quest'anno ha saltato il torneo francese nella settimana in cui avrebbe dovuto definire la programmazione con Piatti e in cui invece è esplosa la frattura fino al divorzio. Sarà, come detto, negli Emirati e per circa un mese avrà in classifica sia i punti di quest'anno sia i 90 dei quarti di finale dell'anno scorso, quando il torneo si disputò a marzo nella rivoluzione del calendario di inizio stagione.
Sinner, l'anno della consacrazione in 10 scatti
E' solo un antipasto, per Sinner e Vagnozzi. La vera sfida, infatti, arriva ad aprile. Qui maturerà il primo vero bivio della stagione. In "ballo" 825 punti: i 600 della finale di Miami, i 180 della semifinale di Barcellona, i 45 del secondo turno a Monte-Carlo.
Sinner avrà comunque un jolly in questa prima parte della stagione, in quanto il Masters 1000 di Indian Wells tornerà nella sua collocazione abituale in calendario in primavera. Nel 2021, invece, si era giocato a ottobre e i relativi punti scadranno allora. Per cui, anche se non dovesse raggiungere una finale Masters 1000 come nel 2021, Sinner potrebbe anche guadagnare dei punti a marzo-aprile rispetto allo stesso periodo della scorsa stagione. Due semifinali ad esempio nei due Masters 1000 del cosiddetto Sunshine Double gli darebbero 720 punti.
La stagione sulla terra rossa può essere la sua grande occasione. Difende i 180 punti della semifinale di Barcellona, poi altri 90 fra Madrid e Roma, e i 180 rimasti del quarto di finale del Roland Garros 2020. In totale, solo 450 punti in quattro tornei.
Migliorare quei piazzamenti potrebbe permettergli di recuperare terreno sui rivali che lo precedono in classifica o magari superarli. Casper Ruud, ad esempio, oggi numero 8 del mondo, ha solo 636 punti di vantaggio sull'azzurro ma sul rosso difende 990 punti (360 Madrid, 360 Montecarlo, 180 Roma, 90 Roland Garros).
Rendere il gioco di Sinner ancora più funzionale al rosso potrebbe essere la chiave di volta per allargare gli orizzonti e dargli un posto alle Finals a fine anno.
I 555 punti che usciranno in estate, derivanti soprattutto dal trionfo da record all'ATP 500 di Washington, daranno altre importanti risposte sulle ambizioni stagionali di Sinner. La sua crescita in classifica passa per una maggiore continuità di piazzamenti nei grandi tornei. Fra i tennisti in Top 10 questa settimana, Sinner è il secondo giocatore che ricava più punti dagli ATP 250 (15,9%) e terzo per percentuale di punti dagli ATP 500 (27,71%).
Solo Rublev e Auger-Aliassime ricavano una quota maggiore dal loro attuale bottino da questa categoria di tornei. Il canadese è anche uno dei soli due Top 10, l'altro è Ruud, che hanno guadagnato una percentuale di punti inferiore a quella di Sinner (21%) negli Slam.
Nel complesso, dunque, la distribuzione dei punti in classifica di Sinner è fin troppo equilibrata:
Spostare gli equilibri dai 250/500 ai 1000 o agli Slam gli permetterebbe un matematico salto in avanti. Lo dimostra ad esempio Matteo Berrettini. Il numero 1 d'Italia ricava il 71,8% dei suoi punti attuali da Slam (54%) e Masters 1000 (17,3%). Sinner al momento poco più del 45%. In questa differenza si aprono gli spazi di manovra per l'altoatesino, ampi come accade a tutti i giovani talenti che non possono dirsi ancora compiuti.