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Sinner pensa già alla Davis: "Farà male per un po', ma c'è tanto di positivo" - Video

Interviste brevi, in conferenza stampa, per i due grandi protagonisti di giornata. "Parlare dopo - sottolinea Jannik - è facile, ma in campo c'era tanta pressione. Avrei potuto fare meglio qualcosa, ma fisicamente ho tenuto. Penso alla Davis, e a prendere quello che di buono mi ha detto questo match"

08 settembre 2022

Sono interviste brevi, quelle post-match, per Jannik Sinner e Carlos Alcaraz. Un po' per la fatica accumulata in 5 ore e un quarto. Un po' perché, alle 3 di notte, il corpo chiede di riposare.

JANNIK SINNER

“Non è semplice per me parlare a caldo, dopo una partita come questa. Abbiamo giocato a un livello incredibilmente alto: poteva finire in tre set, in quattro o in cinque, da una parte o dall'altra. Forse non ho servito così bene in certi frangenti, ma per valutare bene il match avrò bisogno di tempo, dovrò parlare con il mio team e approfondire tanti aspetti. Di certo in una sfida di cinque ore ci sono tanti momenti chiave, non solo uno. La cosa che posso dire è che entrambi abbiamo dato il massimo”.

“Avrei potuto giocare meglio il match-point, come in altri momenti del confronto. Ma parlare dopo è semplice. Quando sei in campo senti la pressione e devi farci i conti. Anche lui ha avuto dei set-point per andare avanti due set a zero e non li ha sfruttati. Sono dettagli, a volte sono andati a mio favore, a volte a suo favore”.

Tutti in piedi per Jannik

“Nella prima settimana non ho giocato il mio miglior tennis, poi sono andato in crescendo e questo match è stato il punto più alto. Fisicamente mi sento cresciuto. Ho potuto giocare per cinque set e cinque ore allo stesso livello, senza sentirmi stanco. Questo è senza dubbio un aspetto positivo”.

“Se è la sconfitta più dura? Ne ho avute altre di dure da digerire, ma questa senza dubbio sta in cima alla lista. Penso che farà male per un bel pezzo. Ma dopo essermi svegliato cercherò di prendere solo quello che di buono mi ha detto questo confronto, lasciando da parte il lato negativo. Poi andrò ad allenarmi per la Davis, cercando di alzare sempre il mio livello. Così la prossima volta, una partita così la potrò vincere, no?”.

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CARLOS ALCARAZ

“Mi sono sentito molto bene fisicamente durante tutto il match, e questo è stato uno dei fattori chiave. Alla fine sentivo di avere ancora poca autonomia, ma ho spinto fino all'ultimo. È stata durissima, ma ce l'ho fatta”.

“Il numero 1 o il trofeo? No, non ci pensavo, durante l'incontro. Cercavo di restare concentrato su ogni singolo punto, su ogni colpo che giocavo. Anche quando Jannik ha servito per il match, ho continuato a crederci. Mi sono detto che ero stato tante volte vicino a fare il break, tante volte ero arrivato sul 30-30, 40-40. Potevo recuperare, ci ho creduto ed è successo. Quel game in particolare l'ho giocato davvero bene, ma tutto l'incontro è stato di livello molto alto”.

“Tiafoe? Sarà durissima. Ha battuto Nadal, ha battuto anche Rublev e per di più in tre set, sta vivendo un momento di grande fiducia nei suoi mezzi e gioca in casa, col supporto del pubblico. A proposito del pubblico, anche stanotte è stato straordinario, posso dire il migliore che abbia mai visto. La gente è rimasta lì fino alle 3 di notte, fino alla fine della partita, e da loro ho ricevuto una bellissima energia”.

Tutta la gioia di Carlos Alcaraz (foto Getty Images)

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