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Eventi internazionali

Seppi & Fognini: così diversi e così importanti per il rinascimento italiano

In occasione del centenario dell’Italia in Coppa Davis ripercorriamo, con cadenza settimanale, tutti i giovedì fino all’8 settembre, la storia del tennis nostrano attraverso i grandi eventi del tennis azzurro e i personaggi cardine delle varie epoche, che hanno caratterizzato anche le squadre nella massima competizione mondiale per nazioni del nostro sport

di | 11 agosto 2022

Andreas Seppi, altoatesino, classe 1984 e Fabio Fognini, ligure, classe 1987: due grandi protagonisti in Davis negli anni Duemila

Andreas Seppi, altoatesino, classe 1984 e Fabio Fognini, ligure, classe 1987: due grandi protagonisti azzurri in Davis negli Anni Duemila

Questa puntata delle storie azzurre in 100 anni di partecipazione italiana alla Coppa Davis è dedicata ad Andrea Seppi e Fabio Fognini, così diversi in tutto, dalla nascita all’aspetto alle caratteristiche tecniche, alla carriera, che sono stati i protagonisti del tennis azzurro nei primi anni del nuovo millennio lanciando la volata al Rinascimento del tennis italiano.

L’altoatesino, forgiato da mastro Massimo Sartori pezzo dopo pezzo, dal fisico ai colpi, fino a diventare un giocatore completo, su ogni superficie, e il ligure, genio e sregolatezza, dalla straordinaria velocità di piedi e di braccia, e dall’estrema sensibilità sulla palla, si sono completati, esaltandosi in coppa Davis. 

Andreas, nato a Bolzano il 21 febbraio 1984, è partito tennisticamente da Caldaro, costruendosi con lavoro, serietà ed applicazione costante una fama di ottimo professionista. E’ riuscito a battere Nadal (a Rotterdam 2008) e Federer (a Melbourne 2015), è entrato nella storia del tennis italiano come il primo azzurro ad aggiudicarsi un titolo ATP sull’erba e unico a ripetersi su 3 superfici diverse, ed è arrivato alla classifica mondiale di 18 del mondo, disputando 66 tornei dello Slam consecutivi a dispetto di un problema cronico all’anca che gli ha impedito una programmazione completa. Dal 2017 vive a Boulder (Colorado) dove gestisce una fattoria insieme alla moglie, statunitense. 

Andreas, che, per il carattere schivo e taciturno spiccava ancor di più nell’effervescente ambiente azzurro, ha dato una virata decisiva alla carriera nel 2012 quando ha migliorato straordinariamente elasticità e resistenza grazie al super preparatore atletico Dalibor Sirola e così, agli Internazionali d’Italia di Roma, è esploso battendo Isner e poi, soprattutto, Stan Wawrinka. La partita contro l’unico concreto rivale dei Fab Four negli Slam rimane fra le perle di Andreas e dei giocatori italiani al Foro Italico, per la spettacolarità della partita e per la prodigiosa rimonta dell’azzurro che, dopo 3 ore, annullò 6 match point al grande amico di Roger Federer, scatenando il tifo del pubblico e approdando ai quarti.

Seppi ha esordito in Davis da singolarista nel 2004 contro la Georgia e da doppista con Bulgaria e Polonia, nel 2005, l’anno in cui anche in Nazionale ha consolidato la sua credibilità di professionista di grande rendimento. Infatti, sulla terra di Torre del Greco, contro la Spagna, ha rimontato Juan Carlos Ferrero da due set a zero. Fra le sue altre grandi prestazioni c’è anche il successo del 2008, sul veloce indoor di Dubrovnik, sempre in 5 set, contro Marin Cilic e poi la salvifica prova contro la Lettonia sulla terra di Montecatini. Dopo un brusco allontanamento dalla nazionale, è rientrato in squadra senza problemi nel 2012, segnalandosi per l’affermazione contro Golubev sul cemento indoor di Astana nel 2015, e, soprattutto, nel 2017, contro Berlocq sul campo sempre incandescente di Buenos Aires. Per poi concludere la sua storia in Davis accompagnando gli azzurri con i due singolari contro l’India a Calcutta nel 2019.

Fabio Fognini, un po’ come la moglie, la collega Flavia Pennetta, ha coronato i sogni più importanti sul finire di carriera: a 32 anni, si è infatti aggiudicato nel 2019 il primo Masters 1000, a Montecarlo, ed il 15 luglio è finalmente entrato fra i top ten, al numero 9, dopo aver espresso a lungo quel valore senza però trovare continuità di rendimento e la risposta adeguati con gli acuti nei maggiori tornei. “Fogna” è stato comunque l’unico italiano di sempre a classificarsi fra i primi 10 del mondo anche in doppio: c’è riuscito nel luglio 2015 arrivando al numero 7 ATP di specialità, grazie al successo agli Australian Open in coppia con l’amico Simone Bolelli, col quale si è qualificato alle ATP Finals coi migliori binomi della stagione.

Non altissimo e con un servizio non risolutivo, Fognini, che è nato a Sanremo il 24 maggio ’87, si è esaltato sulla terra rossa, superficie sulla quale ha vinto 8 dei suoi 9 titoli ATP, grazie alle fantastiche qualità fisiche e in difesa, con un timing tutto suo e creatività da campione. Così, Fabio è uno dei pochissimi ad aver battuto 3 volte Nadal sul rosso e c’è riuscito anche in uno Slam, rimontando peraltro da due set a zero sotto, agli US Open 2015, sul cemento di New York. 

Per le sue caratteristiche caratteriali e la grande qualità tecnica, Fognini ha avuto delle fiammate straordinarie in coppa Davis diventando un pilastro della squadra capitanata da Corrado Barazzutti, al quale si è legato tantissimo al punto da adottarlo anche sul circuito. Soprattutto per gestire la pressione ed esprimersi al meglio come gli succedeva in nazionale, dov’era seguito e coccolato da compagni e staff.

Così, nel 2014, ha firmato i tre punti per espugnare Mar del Plata e dare una lezione di tennis sulla terra ad Andy Murray a Napoli, così ha firmato ancora i tre punti decisivi contro Gabashvili e Rublev in singolare e contro il doppio in Russia nel 2015, così ha deciso la trasferta di Buenos Aires domando in 5 set Pella, così ha fatto da chioccia in doppio, nel 2021, a Musetti e Sinner. Per poi ritrovare il compagno ideale, Simone Bolelli e tornare ad esaltarsi anche nei tornei, conquistando Umago dopo una indimenticabile rimonta, salvando 6 match point consecutivi. E rilanciandosi perentoriamente come coppia di Davis.

Fognini con Andy Murray, battuto a Napoli nel 2014 (Foto Getty Images)

Fognini con Roger Federer nella semifinale Davis del 2014 (Foto Getty Images)

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