
Chiudi
La russa Pavlyuchenkova rifila un bel 6-0 al terzo alla bielorussa n.3 del tabellone. Negli ottavi se la vedrà con Azarenka che regola la Keys. Prova molto solida della Williams che soffre ma lotta come una tigre e supera la connazionale Collins
di Enzo Anderloni | 04 giugno 2021
Continua l’allergia da Slam di Aryna Sabalenka e la parte bassa del tabellone femminile del Roland Garros diventa sempre più terra di conquista.
La bielorussa infatti è caduta un’altea volta al terzo turno a Parigi (il suo miglior risultato Slam sono gli ottavi raggiunti nel 2018 a New York e quest’anno a Melbourne) che per una n.4 del mondo non è proprio una prestazione di livello.
In più si è beccata un clamoroso 6-0 nel terzo set, quello decisivo, dalla russa Anastasia Pavlyuchenkova, n. 32.
Il bello, o meglio il brutto per Sabalenka, è che la vulcanica Aryna aveva rifilato un netto 6-2 6-3 alla stessa avversaria in semifinale a Madrid un mese fa.
Ma cercare le ragione di una simile batosta quando i numeri della partita dicono che Sabalenka ha fatto quasi il doppio dei vincenti di Pavlyuchenkova (41 contro 22) ma quasi il triplo degli errori (39 contro 16) sembra un inutile esercizio.
Resta solo da registrare che la possente Anastasia ora affronterà una bielorussa meno esplosiva ma di sicuro più sensate ed esperta, l’ex n.1 Vika Azarenka, che ha rifilato un secco 6-2 6-2 alla statunitense Madison Keys.
Molto bene anche la compagna di doppio di Pavlyuchenkova, la kazaka Elena Rybakina, che con un netto 6-1 6-4 si è prenotata il posto negli ottavi contro la vincente della sfida tra Serena Williams e Danielle Collins.
Molto solida la prova, statuaria ma sempre possente, di Serena Williams. Non aveva un’avversaria facile perché Danielle Collins è una tennista brillante di testa e di colpi.
Capace di riprendersi molto velocemente e con coraggio dopo un delicato intervento chirurgico subito dopo il torneo di Miami (le è stata asportata una cisti grossa come una palla da tennis dall’addome, causata dalla endometriosi, una rara sindrome) Collins ha passato due turni di slancio al Roland Garros.
E anche contro Serena, dopo aver subito la potenza della 39enne vincitrice di 23 Slam nel primo set, è riuscita a trovare ritmo e misure per andare a condurre 4-1 nel secondo. A quel punto la tigre che alberga in Serena si è palesata un’altra volta e la campionessa di Saginaw ha giocato un punto per volta come fosse l’ultimo di sempre.
Non ha concesso più un centimetro o un chilometro all’ora, picchiando fortissimo alla prima occasione per non dare all’avversaria la possibilità di allungare gli scambi e metterla su chi correva più veloce.
Avvolta nel suo ricercato vestitino verde la grande campionessa ha conquistato cinque giochi consecutivi rendendo vano ogni sforzo della Collins, che è comunque uscita da laureata quel è: a testa alta.