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Ruse, rumena d’assalto a Dubai con la Halep nel destino

Elena-Gabriela, alla sua prima stagione da top 100 elimina la n.5 del mondo, Paula Badosa. E al secondo turno trova un'altra volta la supertitolata connazionale: è la terza volta che le succede negli ultimi 5 tornei

di | 15 febbraio 2022

Elena-Gabriela Ruse è nata a Bucarest il 6 novembre 1997

Elena-Gabriela Ruse è nata a Bucarest il 6 novembre 1997 (Foto Getty Images)

E’ una bella impresa quella realizzata da Elena-Gabriela Ruse al primo turno del WTA 500 di Dubai: la rumena che lo scorso anno di questi tempi era fuori dalla Top 150 Wta, ha battuto la sua prima Top 10 in carriera, nello specifico la spagnola Paula Badosa, fresca n.5 del mondo.

La 24 enne di Bucarest, che nelle qualificazioni aveva eliminato la nostra Jasmine Paolini e l’australiana Ajla Tomljanovic, ha lottato per 2 ore e 32 minuti per imporsi alla fine 6-3 5-7 6-4, una prestazione che celebra nel modo migliore il best ranking raggiunto proprio questa settimana e promette ulteriori progressi in classifica.

La gioia di oggi diventerà probabilmente il rovello di domani quando la brava Elena-Gabriela (come la Sabatini?) comincerà a riflettere sul prossimo match, quello che la opporrà un’altra volta alla sua connazionale, icona della racchetta in Romania, la ex n.1 Simona Halep.

Una specie di incubo per Ruse che si è trovata di fronte la plurititolata connazionale al primo turno dell’ultimo torneo dello scorso anno, quello casalingo di Cluj Napoca e al secondo turno del primo torneo del 2022, a Melbourne. In entrambi i casi è stata una debacle: 6-1 6-2 in Transilvania, 6-2 6-1 in Australia.

Fatto sta il destino le ripropone il confronto diretto dato che Simona, oggi scivolata fuori dalla Top 20 (è n.23), ha eliminato in due set senza sussulti la statunitense Alison Riske.

Riuscirà Elena-Gabriela a fare meglio delle ultime due occasioni? Come direbbe Stan Wawrinka (o meglio la citazione di Samuel Becket che porta tatuata sul braccio) “Ha provato, ha fallito. Proverà ancora. Fallirà ancora. Fallirà meglio”. In ogni modo più di 100 posti scalati in 12 mesi sono tutt’altro che un fallimento.

Intanto, per una Badosa, testa di serie n.3, che cade, ci sono altre teste coronate che superano il turno. Facilmente come Irina Svitolina (n.10 del tabellone) contro l’egiziana Sherif (6-2 6-3) o soffrendo come la tunisina Jabeur, n.8 (6-2 2-6 7-5 alla veterana Vera Zvonareva) o la spagnola Muguruza, n.4 (7-6 2-6 6-2 alla ceca Siniakova).

Si è dovuta invece ritirare Danielle Collins sotto 0-3 nella seconda partita dopo avere conquistato la prima 6-2 contro la ceca Vondrousova. Un malessere improvviso che il referto della Wta definisce “capogiri”.

Elena-Gabriela Ruse (Foto Getty Images)

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