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Rublev conquista Dubai: 10 e lode

Il russo conquista il quinto titolo in un ATP 500, il decimo in carriera. E' il secondo giocatore nato dopo il 1997 in doppia cifra dopo l'amico Alexander Zverev

di | 26 febbraio 2022

Andrey Rublev conquista il terzo trofeo in sette giorni. Dopo la doppietta singolo-doppio a Marsiglia, trionfa anche a Dubai. Il 6-3 6-4 su Jiri Vesely gli vale il quinto titolo in un ATP 500, in cinque eventi diversi, il decimo in totale. E' il secondo giocatore nato dopo il 1997 a raggiungere la doppia cifra in termini di trofei in bacheca dopo l'amico Alexander Zverev, che ne ha vinti 19.

Il russo, che ha un record di 37 vittorie su 41 partite negli ATP 500 da agosto 2020, in questa categoria di tornei aveva già trionfato ad Amburgo, San Pietroburgo e Vienna nel 2020, poi a Rotterdam nel 2021.

"Adesso dormirò per almeno un paio di giorni, e solo dopo penserò a riprendere la racchetta in mano" ha scherzato Rublev durante la cerimonia di premiazione. Il russo, che ha attirato l'attenzione per i suoi messaggi contro l'invasione dell'Ucraina decisa dal suo presidente Vladimir Putin, ha avuto parole di elogio per l'avversario sconfitto in finale.

"Dal primo turno, Vesely ha sconfitto Marin Cilic, Roberto Bautista Agut, Novak Djokovic e ieri Denis Shapovalov 7-6 al terzo - ha detto -. Credetemi, dopo una serie di partite così è quasi impossibile anche solo camminare. Lui è sceso in campo e ha giocato bene la finale. Ottimo lavoro”.

Reciproca l'ammirazione del ceco. "Non capisco come Andrey possa giocare tutte queste partite e vincere tutti questi tornei in due settimane: è incredibile - ha detto -. Per me è stata una settimana pazzesca, prima le qualificazioni superate, poi tutti i match contro giocatori straordinari. Andavo in campo sperando di far partita e vincevo. Incredibile".

Capace di rimontare un set di svantaggio a Soonwoo Kwon, Mackenzie McDonald e Hubert Hurkacz, Rublev ha giocato in finale il diciottesimo match in tre settimane, tra singolo e doppio. Ma solo per la sesta volta in questa serie non ha concluso l'incontro al terzo set.

Stavolta però ha impresso subito una velocità di crociera difficile da sostenere per il ceco. Così il break al quarto game ha fatto la differenza in un primo set nel quale non ha perso nemmeno un punto quando ha messo in campo la prima di servizio.

Il break nel primo game del secondo set sembrava la conclusione anticipata della sfida ma il ceco, finalista con la più bassa classifica nella storia del torneo, ha rimesso in piedi il set e il match con il controbreak del 3-3. L'effetto, tuttavia, è durato lo spazio di un game.

Rublev ha mantenuto il controllo del gioco, ha espresso potenza di colpi e solidità di ritmo da fondo. Ha chiuso con 28 vincenti a 21 eppure con soli otto gratuiti nonostante una strategia comunque aggressiva.

Vesely può comunque chiudere il torneo con molti ricordi positivi. La vittoria su Novak Djokovic può diventare un momento di svolta per la sua stagione, e l'onda lunga si è vista nel successo in semifinale in tre tiebreak su Denis Shapovalov che gli ha aperto le porte della quarta e più prestigiosa finale in carriera.

Un traguardo che gli permetterà di rientrare in Top 100. Da lunedì, infatti, sarà numero 74 del mondo.

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