
Chiudi
Il russo ha battuto Felix Auger-Aliassime che l'aveva battuto in semifinale a Rotterdam. Ancora imbattuto nelle finali indoor, ha conquistato il nono titolo in carriera
di Alessandro Mastroluca | 20 febbraio 2022
A Marsiglia è l'anno di Andrey Rublev. Il russo conquista il nono titolo in singolare in quattordici finali. E completa una doppietta singolo-doppio che nella storia del torneo era riuscita solo altre tre volte, mai però dopo il 2010.
Ancora imbattuto nelle finali ATP su duro indoor, ne ha vinte cinque su cinque, Rublev ha sconfitto Felix Auger-Aliassime 7-5 7-6(4) e riscattato così la sconfitta in semifinale a Rotterdam.
E' la terza finale fra due Top 10 nella storia del torneo di Marsiglia. La prima la vinse lo svedese Thomas Enqvist (n.10) sul cileno Marcelo Rios (n.7) nel 1997, l'ultima Jo-Wilfried Tsonga (n.8) su Thomas Berdych (n.6) nel 2013.
"Ogni volta che ci siamo incontrati con Felix - ha detto Ruvlev, in vantaggio 3-1 negli scontri diretti - sono sempre state partite con alti e bassi. Già dalla prima volta a Umag 2018, son stati tutti match in tre set o con dei tiebreak". Ne hanno giocati in effetti cinque in quattro incontri.
Auger-Aliassime, ha riconosciuto il russo, "è uno dei migliori giocatori nel circuito quest'anno. Penso che abbiamo disputato una grande finale, credo che il pubblico abbia apprezzato.
Dal punto di vista tecnico, ha aggiunto Rublev, "dovevo alzare il mio livello di gioco, era l'unica possibilità: altrimenti non avrei avuto alcuna chance contro di lui. Anche Felix, dal 5-4 nel secondo set, ha cominciato a giocare ancora meglio. Ho pensato che saremmo andati al terzo set ma non so come ho alzato l'asticella anche io".
Auger-Aliassime inizia meglio e alla prima occasione vince il duello sulla diagonale sinistra che vale il primo break della partita. Nel prosieguo del primo set, però, Auger-Aliassime appare molto meno sicuro nei suoi turni di battuta. Rublev mette pressione da fondo, lo costringe a sbagliare di più da entrambi i lati e ottiene l'immediato controbreak.
L'andamento prosegue per tutto il set. Rublev gioca meglio, è più freddo nei momenti importanti. Vedere per credere il secondo, decisivo, break a zero che lo porta a servire per il primo set. L'intraprendenza paga.
Auger-Aliassime, quattordicesimo giocatore ad aver giocato almeno due finali in singolare a Marsiglia, vede presto svanire le possibilità di diventare il primo a infilare due titoli in due settimana dalla doppietta di Casper Ruud a Gstaad e Kitzbuhel lo scorso luglio.
Via via meno rapido negli spostamenti, Auger-Aliassime fatica a generare la necessaria spinta con le gambe per contrastare le martellanti accelerazioni di diritto del russo. Ma quando Rublev serve per il match, il canadese allunga il match.
Il campione dell'ATP 500 di Rotterdam estrae il suo tennis migliore. "Mi sto sforzando di rimanere positivo, di accettare la situazione qualunque cosa accada. Sta diventando un'abitudine, e funziona" diceva prima della finale. Sarà il pensiero positivo, sarà la leggerezza che solo il non avere altre chances consente, Auger-Aliassime rimette in piedi il set e allunga al tiebreak. Ma non va più in là di così.