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Zeppieri brilla anche a Rovereto: è nei quarti

Con alcune giocate di livello superiore il 21enne di Latina riemerge dopo un inizio difficile e conquista un posto tra i migliori otto al “Città di Rovereto”. Coach Sartori racconta la genesi del progetto e dice: “Deve entrare tra i top-100 e restarci dieci anni. Quando si stabilirà nel circuito ATP capiremo molte cose”. Passa a fatica il n.1 Rodionov.

23 febbraio 2023

Giulio Zeppieri (Foto di Lorenzo Vittori e Loredana Berguecio Bertolini)

Giulio Zeppieri (Foto di Lorenzo Vittori e Loredana Berguecio Bertolini)

Giulio Zeppieri ha una motivazione in più: dovesse vincere gli Internazionali di Tennis – Città di Rovereto (73.000€, Play-It) entrerebbe tra primi centodieci giocatori al mondo, ma soprattutto supererebbe di una manciata di punti Francesco Passaro e Matteo Arnaldi, gli altri “2001” del nostro tennis che in questo momento gli stanno davanti. A prescindere da come andrà in Trentino, si può dire che l'operazione aggancio sia andata a buon fine. Nelle prossime settimane scatterà una bella lotta a tre per diventare il prossimo italiano ad approdare tra i top-100 ATP.

Accreditato della terza testa di serie, Zeppieri ha fatto venire qualche brivido nel primo set contro il britannico Charles Broom (n.378 ATP e proveniente dalle qualificazioni). Un break al quinto game ha permesso a Broom di scappare via e aggiudicarsi il parziale, poi Giulio è emerso dalle sabbie mobili nei primi game del secondo set. Dopo aver rischiato di incassare un break in avvio, è scappato sul 3-0 (peraltro dopo aver annullato tre palle break nel terzo game) e a quel punto la strada si è fatta in discesa. Zeppieri è scappato via nel terzo, imponendosi senza patemi col punteggio di 4-6 6-1 6-2.

A seguirlo c'era coach Massimo Sartori, entusiasta dell'inizio di questa collaborazione. Da qualche mese, Zeppieri si è stabilito a Vicenza e da poche settimane è ufficialmente entrato nel team di cui fa parte anche Marco Cecchinato. “Nel primo set ha sbagliato troppo, inoltre l'altro giocava profondo e questo costringeva Giulio ad accorciare – racconta Sartori – poi ha migliorato il rendimento con la prima di servizio e la partita è cambiata. Sono stati fondamentali i primi tre game del secondo set, nei quali ha rischiato di incartarsi. Evitato quel pericolo, è andata decisamente meglio”.

Massimiliano Pinducciu e Massimo Sartori (Foto di Lorenzo Vittori e Loredana Berguecio Bertolini)

CONDIZIONE ATLETICA COME PRIORITÀ
C'è grande curiosità per questa partnership: da una parte c'è uno dei nostri migliori talenti, dall'altra un tecnico di qualità ed esperienza. A raccontarci la genesi è proprio Sartori: “Ci siamo conosciuti nell'ultimo anno. Aveva giocato contro Seppi a Parigi e mi era piaciuto il suo comportamento – racconta – poi nell'ultimo periodo è capitato di giocare alcuni tornei insieme perchè aveva una programmazione simile a quella di Seppi e Cecchinato".

"Un giorno mi ha telefonato chiedendomi qualche consiglio: dopo essersi consultato con la FITP, mi ha domandato se potessi dedicargli qualche settimana. A mio avviso sarebbe stato opportuno trascorrere qualche settimana di prova. E così abbiamo lavorato insieme fino all'Australian Open, laddove era seguito dai tecnici FITP. Al ritorno dall'Australia era pronto, così abbiamo deciso di andare avanti. Si può dire che il progetto sia appena partito”

Non sorprende, dunque, che a seguire il match ci fossero elementi di spicco del Settore Tecnico: il consigliere Graziano Risi, il responsabile degli Over 18 Umberto Rianna e la new entry Francesco Aldi, che da poco è stato inserito nello staff federale. “Giulio deve migliorare nella parte bassa del corpo, deve muoversi più largo – continua Sartori – mentre sulla parte superiore non c'è nulla da dire. Anche oggi ha tirato alcuni dritti d'altra categoria. La cosa più importante, tuttavia, è stare bene fisicamente. Non significa allenarsi tantissimo, bensì allenarsi bene. Nella sua carriera ha sempre avuto acciacchi che gli hanno impedito di esprimersi a un certo livello”. Proprio per questo, a occuparsi dei muscoli del laziale c'è il preparatore atletico Massimiliano Pinducciu, altra figura di grande esperienza, che lo sta curando con estrema attenzione.

Cresciuto insieme a Lorenzo Musetti (tra i due ci sono appena tre mesi di differenza), Zeppieri ha sempre alimentato le fantasie degli appassionati per un talento tecnico importante, a partire da quei dritti-fiondata che non impressionano soltanto Sartori. Ma cosa dovrebbe ottenere per rendere contento il suo coach? “Beh, come prima cosa entrare tra i top-100 e restarci per dieci anni – sorride il tecnico vicentino – poi arrivare tra i primi 50 e possibilmente salire ancora. Dipende molto da lui: il prossimo passo sarà frequentare con costanza il circuito ATP: a quel punto sarò curioso di vedere se saprà elevare il suo rendimento. In quel momento si capiranno tante cose, ma di una cosa sono certo: ha le qualità per farcela”. L'avventura di Zeppieri a Rovereto ripartirà venerdì: scenderà in campo nella sessione serale (non prima delle 19.30) contro il vincente di Escoffier-Copil.

Jurij Rodionov (Foto di Lorenzo Vittori e Loredana Berguecio Bertolini)

RODIONOV VINCE IL MATCH DEL TORNEO
Centra i quarti di finale anche la prima testa di serie, l'austriaco Jurij Rodionov. Il numero 134 ATP ha dovuto lottare duramente per avere la meglio sul gigante britannico Jan Choinski, 196 centimetri di potenza e un tennis molto interessante. Vedendolo giocare, si fatica a capire come mai non sia mai andato oltre la 225esima posizione, suo ranking attuale.

Choinski è noto al pubblico italiano per aver battuto Matteo Berrettini nell'ultimo match junior del romano, al terzo turno dello Us Open 2014. Da allora i due hanno avuto un percorso molto differente, ma Choinski sembra aver messo ordine nel suo tennis, come peraltro aveva dimostrato la scorsa settimana a Cherbourg. Dopo un inizio difficile, ha disorientato Rodionov con la sua potenza. 

I due hanno giocato un terzo set di alto livello, sia tecnico che spettacolare, offrendo il miglior tennis visto finora a Rovereto. Choinski ha avuto una grossa chance nel sesto game: avanti 3-2, si è trovato avanti 15-40 sul servizio dell'austriaco. Lì Rodionov si è salvato e poi è stato bravo a non commettere errori nella fase finale, chiudendo con un parziale di sette punti che ha fissato il punteggio sul 6-2 2-6 6-4.

Nei quarti (non prima delle 14) se la vedrà con il giapponese Kaichi Uchida. Il programma di venerdì scatterà alle 10 con il match tra il belga Onclin e il ceco Zdenek Kolar, che sta vivendo un ottimo inizio di stagione: negli ultimi tre tornei ha raggiunto rispettivamente un quarto, una semifinale e la recente finale a Vilnius. Lo scorso anno era arrivato a un soffio dai top-100 ATP, impegnando Stefanos Tsitsipas in un match di oltre quattro ore al Roland Garros. A Rovereto ha giocato meglio i punti importanti contro l'esperto Evgeny Donskoy e parte certamente favorito contro Onclin. 

Antoine Escoffier (foto Loredana Berguecio Bertolini)

La simpatia di Marius Copil aveva conquistato il pubblico, al punto che le circa 200 persone che hanno affollato l'Itas Arena (ennesimo sold out) nella sessione serale facevano il tifo per lui. E pregustavano un quarto di finale-show contro Giulio Zeppieri, in cui ci sarebbe stato un interessante contrasto di stili. Ma non avevano fatto i conti con la solidità del pittoresco Antoine Escoffier, un (quasi) 31enne che sta vivendo il suo miglior momento in carriera.

Numero 183 ATP, ha mostrato una condizione atletica strepitosa e un attaccamento alla partita davvero encomiabile nel 6-1 7-5 che lo ha spedito tra i migliori otto del torndeo. Il risultato non è una sorpresa, visto che in questo inizio di 2023 ha già raggiunto due semifinali Challenger (Nonthaburi a gennaio e la scorsa settimana a Cherbourg), mentre Copil sta cercando di prendere slancio per l'ultima parte della sua carriera.

Dopo un primo set dominato, il francese ha mostrato tutte le sue qualità nel secondo, in cui ha pazientemente ricucito il punteggio dopo essere stato in svantaggio 4-0. Ancora più bravo perché il punto che aveva fruttato a Copil il secondo break (3-0 e servizio) era frutto di una valutazione errata del giudice di linea, che ha considerato buono un rovescio del rumeno che era nettamente fuori. Una chiamata del genere può lasciare scorie importanti, invece Escoffier (accompagnato a Rovereto solo dalla fidanzata) ha ripreso a macinare tennis. Non è elegantissimo, anzi, adotta un tennis muscolare e privo di particolari guizzi. Però è fortissimo in difesa e ha contenuto gli attacchi un po' disordinati di Copil.

Nel finale, il rumeno è stato abbandonato dalla prima di servizio e ha consentito a Escoffier di entrare spesso nello scambio, in cui era nettamente superiore. Chiamato a servire sul 5-6, Copil ha annullato un matchpoint con la combinazione servizio-dritto, ma si è arreso al termine di un game di 14 punti, beffato da un passante in corsa del francese, peraltro colpito non troppo bene. Furioso, ha scaraventato via una pallina. Se Escoffier è certamente in gran forma, sul piano tecnico-tattico è un forse più gestibile per Zeppieri, abituato a scambiare molto da fondocampo, mentre Copil lo avrebbe costretto a uscire dalla zona di comfort. Sarà comunque un match complicato contro un avversario che sta vivendo una sorta di favola dopo una decina d'anni nell'inferno dei tornei ITF. E che gioca con curiosi calzettoni da calciatore, tirati su fino al ginocchio.

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