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Roland Garros, 7 giugno 2021: un giorno storico per il tennis italiano

Sinner, Musetti e Berrettini hanno scritto la storia a Parigi. Per la prima volta dal 1962, tre azzurri hanno raggiunto gli ottavi di uno Slam. Avrebbero dovuto sfidare Rafa Nadal, Novak Djokovic e Roger Federer. Quel giorno sono cambiate le prospettive del nostro tennis

di | 15 dicembre 2021

Il 2021 è l'anno dell'Italia nel tennis maschile. Per la prima volta, due azzurri hanno concluso la stagione in Top 10. Matteo Berrettini, primo italiano a finire tre stagioni in questa élite da quando esiste il ranking computerizzato nel 1973, ha chiuso al numero 7. Al numero 10, poi, c'è Jannik Sinner. L'altoatesino è il giocatore che ha fatto il più ampio balzo in avanti rispetto al 2020 tra i primi 10 del mondo a fine 2021 (37 posizioni guadagnate). E il più giovane in Top 10 a fine stagione dai tempi di Juan Martin Del Potro nel 2008.

Insieme a Lorenzo Musetti, Berrettini e Sinner hanno trasformato il Roland Garros nel torneo della consapevolezza, il primo Slam dal 1962 con tre azzurri negli ottavi di finale. Il tabellone racconta una storia nella storia: i tre italiani contro i Fab 3. Berrettini contro Roger Federer, Musetti contro Novak Djokovic, Sinner come Rafa Nadal come a Parigi un anno fa. Le tre sfide sono tutte in programma lunedì 7 giugno. Il giorno in cui l'Italia, in un torneo che non vede nella seconda settimana rappresentanti delle quattro nazioni sedi degli Slam (Australia, Francia, Gran Bretagna, USA), si prende il centro della scena.

Berrettini non ha nascosto un certo compiacimento nell'essere considerato “la guida spirituale del nostro tennis. Tante persone vedono in me uno stimolo. Mi piace pensare che la mia sia una bella storia, non solo tennistica, la storia di un ragazzo che ci ha creduto ed è arrivato ai massimi livelli”. Il nostro numero 1, primo italiano da quando esiste il ranking computerizzato a finire tre stagioni consecutive in Top 10, ai quarti ci arriva senza giocare. “Dopo averne discusso con la mia squadra, ho deciso che ho bisogno di ritirarmi dal Roland Garros oggi. Dopo due interventi al ginocchio e oltre un anno di riabilitazione è importante che io ascolti il mio corpo e che mi assicuri di non spingere troppo velocemente sulla strada del recupero” ha detto Federer, che dopo Wimbledon avrebbe chiuso definitivamente il suo 2021.

Quel 7 giugno, punto di svolta del tennis italiano, è in fondo il punto di non ritorno per un Federer costretto a estendere il suo personale cahier de doleances, a piegare la schiena e abbandonare la scena. Berrettini diventa così l'ottavo azzurro ad essersi spinto così avanti almeno due volte negli Slam dopo Corrado Barazzutti, Gianni Cucelli, Uberto De Morpurgo, Giorgio De Stefani, Beppe Merlo, Adriano Panatta e Nicola Pietrangeli. È solo il primo indizio di quello che sarà, a Parigi e poi a Wimbledon, con la prima storica finale per un italiano nel torneo più prestigioso del mondo.

Roland Garros day 7, la giovine Italia incanta Parigi

In campo, dunque, restano Lorenzo Musetti e Jannik Sinner, 38 anni in due allora, contro le due leggende che in quel momento mettono insieme 38 Slam. Anche solo ad enunciarla, la sfida dei due migliori teenager nel ranking mondiale è di quelle che fan tremare le vene ai polsi. Ma la gioventù è anche un'arma da sfruttare, è leggerezza, responsabilità da vivere come un'opportunità.

Al suo primo Slam in carriera, il carrarino Musetti, numero 76 del mondo alla vigilia del martch, ha l'onore del Philippe Chatrier, il campo principale del Roland Garros, per l'ottavo di finale contro il numero 1 del mondo. La missione è ai limiti dell'impossibile. L'ultima sconfitta di Djokovic, il campione che ha trascorso più settimane di tutti in vetta al ranking dal 1973, contro un under 21 fuori dai primi 50 del mondo, risaliva al torneo di Belgrado 2010. E allora si ritirò contro Filip Krajinovic. Tra quella sconfitta e la sfida con Musetti, in undici anni ha perso solo due volte contro giocatori con l'età per rientrare in quella che l'ATP definisce “Next Gen”: Alexander Zverev nella finale degli Internazionali BNL d'Italia 2017 e Stefanos Tsitsipas in Canada nel 2018.

Per due set, Musetti sembra davvero vicino a ripetere il loro stesso exploit. Il carrarino che si è allenato più volte con Djokovic a Montecarlo, gioca un sfrontato e creativo senza cadere nell'irriverenza. E non è facile stare al di qua del confine a 19 anni, in una delle prime grandi partite in un grande stadio, e soprattutto al primo Slam in carriera. Il pomeriggio lascia negli occhi un sogno da cui svegliarsi. Musetti si ritira sotto 67 67 61 60 40, Djokovic andrà a sfidare Berrettini. Il primo quarto di finale al Roland Garros, e la prima sfida contro un numero 1 in uno Slam, certificano lo status del romano, sconfitto con qualche rimpianto ma consapevole quanto mai prima di poter giocare alla pari con i numeri 1 senza sentire l'obbligo di prendere rischi eccessivi. Un bagaglio di fiducia e sicurezza che l'ha portato in finale a Wimbledon, di nuovo contro Djokovic, e sul pullman scoperto a Roma insieme alla nazionale di calcio campione d'Europa a Wembley la stessa domenica.

Roland Garros day 9, le due supersfide viste da vicino

Sinner ritrova Nadal per la terza volta. La prima, al Roland Garros 2020, perse in tre set fra gli applausi ma scansando i complimenti. Si sono allenati insieme per due settimane in Australia durante la quarantena obbligatoria all'inizio del 2021, poi si sono incontrati di nuovo a Roma. Il giovane Jannik l'ha sfidato provando a fare quel che sarebbe servito per vincere, e non soltanto per dimostrare di poter stare al livello dei grandi. Ha perso ancora, in maniera forse meno netta ma vissuta peggio.

Alla rivincita di Parigi Sinner si presenta meno acerbo, anche dal punto di vista fisico e muscolare, sempre più vicino a quelle 150 partite ad alto livello da cui, secondo il coach Riccardo Piatti, si cominciano a giudicare i giocatori. Dopo il primo set, Sinner sembra pagare la presa di coscienza che il suo tangibile desiderio di vincere resterà insoddisfatto.

Nadal ha colpito solo nell'8% dei casi con i piedi dentro il campo rispetto al 22% di media nei precedenti turni: una strategia che ha utilizzato spesso con i grandi colpitori, con i giocatori che hanno fondamentali più pesanti da fondo. Sinner è andato a servire per chiudere il primo set, e da lì la partita si è di fatto chiusa. Ma allo stesso tempo si è aperta una nuova grande storia di successo per il tennis italiano.

Il Roland Garros 2021 sarà il tema al centro della puntata odierna di "Reloaded", il programma di SuperTennis che fino al 31 dicembre vi terrà compagnia ogni giorno alle 21.00 per rivivere i grandi temi e i principali protagonisti della stagione appena conclusa. 

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