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Il 14 volte campione del torneo annuncia che la prossima stagione si ritirerà definitivamente e che quest'anno, per la prima volta, non prenderà parte al torneo più rappresentativo della sua carriera: non ha ancora recuperato dall'infortunio che lo tiene fermo da gennaio
di Tommaso Mangiapane | 18 maggio 2023
Rafael Nadal assente al Roland Garros è una notizia a cui non siamo stati abituati spesso. A dir la verità mai. Dal 2005 il maiorchino, 37 anni il prossimo 3 giugno, non ha mai saltato un'edizione dello Slam parigino, il torneo che più di ogni altro lo ha consegnato alla storia del tennis mondiale.
Questo prima di oggi. Sì, perchè tutti i tifosi del 14 volte campione del torneo dovranno riporre le loro speranze di vederlo nuovamente in campo sulla terra della capitale francese. Con una conferenza stampa presso la propria accademia di Manacor, Nadal ha annunciato che per la prima volta dal suo esordio nel 2005 sarà costretto a saltare il Roland Garros, in programma quest'anno dal 22 maggio all'11 giugno.
Il maiorchino ha però annunciato che proverà a tornare già in questa stagione, possibilmente per la fase conclusiva delle Davis Cup Finals di Malaga a novembre, prima di ritirarsi definitivamente nel 2024. La prossima stagione sarà infatti l'ultima del 22 volte campione Slam, che appenderà la racchetta al chiodo non prima di aver giocato i suoi tornei preferiti, tra tutti ovviamente anche il Roland Garros dove si disputeranno pochi mesi più tardi anche i Giochi Olimpici.
"L'infortunio patito in Australia non è guarito come volevamo, il Roland Garros così è impossibile da giocare - ha esordito il 36enne in conferenza stampa -. Non ho intenzione di continuare a giocare per i prossimi mesi. In questi ultimi anni, anche se i risultati sono stati di primo livello, il mio lavoro quotidiano è stato di livello molto basso e dopo la pandemia sono stati anni difficili in questo senso".
L'attuale numero 14 del mondo ha poi tracciato il piano per il futuro: "Negli ultimi mesi ho lavorato tanto per tornare, ma non ce l'ho fatta. Voglio prendermi il tempo per recuperare e tornare al livello più alto possibile. Non darò una data di rientro, quando sarò pronto mentalmente e fisicamente tornerò".
"Un obiettivo potrebbe essere tornare a giocare la Coppa Davis (a novembre ndr.) e iniziare bene il 2024, con la garanzia di poter essere competitivo e con la certezza che sarà il mio ultimo anno in campo - ha annunciato lo spagnolo -. Il piano è quello di giocare nella prossima stagione i tornei che più di tutti ho amato e che maggiormente hanno segnato la mia storia da professionista anche per non disputare un anno da comparsa. Cercherò di farlo grazie al ranking protetto ma senza togliere wild card a nessuno. Olimpiadi 2024 al Roland Garros? Proverò sicuramente a partecipare ma non posso dire se quello sarà il mio ultimo torneo in assoluto".
Nessuno come il maiorchino nella storia dell'unico Slam su terra. I suoi numeri potrebbero spiegare da soli il segno che Nadal ha lasciato a Parigi. 112 vittorie e 3 sconfitte in 18 presenze, 14 titoli su altrettante finali giocate con una striscia massima di cinque consecutivi parlano probabilmente più di ogni altra cosa del suo dominio nella Ville Lumière.
L'impatto dello spagnolo al Roland Garros è devastante: dal 2005 al 2008 sull'albo d'oro del torneo appare soltanto il suo nome, in tre occasioni batte l'eterno rivale Roger Federer in finale e nella prima partecipazione lo estromette in semifinale per festeggiare al meglio i 19 anni. Era da Mats Wilander nel 1982 che un tennista non vinceva lo Slam parigino al primo tentativo.
Da allora soltanto due giocatori possono dire di aver battuto Nadal nel "suo" torneo: Robin Soderling nel 2009, trovando la vendetta un anno dopo in finale, e Novak Djokovic nel 2015 e nel 2021 quando il serbo centrò poi la vittoria finale. Ce ne sarebbe un terzo, ma non sul campo, ovvero Marcel Granollers passato per walk over nel 2016.
Diversi sono poi i record battuti dal mancino di Manacor nella capitale bleu. Oltre ad aver vinto più del doppio dei trofei del secondo giocatore in questa speciale classifica, con il successo finale dello scorso anno è diventato a 36 anni il giocatore più anziano ad alzare il titolo del torneo superando quello del 1972 di Andres Gimeno. Quella vittoria arrivò con un 63 63 60 contro Casper Ruud, ovvero la seconda vittoria più netta in una finale Slam dopo quella proprio sua sempre a Parigi nel 2008 per 61 63 60 contro Federer.
A Nadal è dedicata una statua all'interno del complesso che ospita il torneo, inaugurata prima dell'edizione 2021. Insomma, non sappiamo se quella contro Ruud sia stata l'ultima partita giocata dallo spagnolo al Roland Garros, ma di sicuro il suo nome rimarrà per sempre impresso sotto la Tour Eiffel qualsiasi sarà il suo destino futuro.
Roland Garros: Nadal, campione da record