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Eventi internazionali

Caso Peng Shuai, la WTA ammette: "Siamo ancora preoccupati"

Dopo l'incontro con il presidente del CIO durante le Olimpiadi invernali, di Peng Shuai non si hanno tracce almeno pubblicamente. Il comitato olimpico cinese rassicura tutti. Ma la WTA manifesta inquiuetudine

di | 04 agosto 2022

Dov'è Shuai Peng? A novembre, dopo il suo messaggio prima pubblicato e poi sparito dai social network cinesi, se lo chiedevano tutti. Aveva accusato un ex vicepresidente del Partito comunista cinese, Zhang Gaoli, di averla costretta a un rapporto sessuale indesiderato. Poi di lei per un po' non si era saputo più nulla.

La pressione internazionale cresceva, la WTA ha invocato un'indagine indipendente e prove della sua libertà da condizionamenti, e in assenza di queste rassicurazioni ha cancellato i tornei in Asia, comprese le WTA Finals previste a Shenzhen per dieci anni per le quali gli organizzatori avevano promesso un montepremi da record: finora l'evento si è tenuto in Cina una volta sola. L'ATP, invece, ha inizialmente mantenuto la stagione asiatica salvo poi cancellare gli eventi quest'anno, e di aggiungere nuovi eventi con licenza annuale come gli ATP 250 di Firenze e di Napoli, ma per ragioni sanitarie, per l'incremento dei contagi da COVID-19.

Dopo le uscite pubbliche e le conversazioni con il presidente del CIO Thomas Bach, dopo l'intervista concessa all'Equipe durante le Olimpiadi invernali di Pechino, almeno sulla sua incolumità fisica i dubbi si sono diradati. Ma la domanda che assillava lo scorso autunno resta: dov'è Shuai Peng?

Da febbraio, dell'ex numero 14 del mondo in singolare e campionessa Slam in doppio, si sono di nuovo pubblicamente perse le tracce. Secondo il capo dello staff del comitato olimpico cinese, Zezac Wang Can, interpellato dall'Equipe, "Zhang trascorre il suo tempo nella sua casa di Pechino, una situazione legata alla pandemia da Covid. So che è in regolare contatto con il CIO e che vuole effettuare un viaggio in Europa non appena la situazione dal punto di vista sanitario lo permetterà".

La WTA ancora non ha contatti con Peng Shuai

Bach peraltro aveva confermato allo stesso quotidiano francese di averla invitata a Losanna, sede del comitato, ma Peng gli aveva spiegato di voler posticipare la visita. "Aveva dovuto mettersi in quarantena ventuno giorni per potermi incontrare ai Giochi, piuttosto che sottoporsi a un altro periodo simile ha preferito aspettare un po'" ha detto Bach. 

Anche Amelie Mauresmo, direttrice del Roland Garros, ha rivelato di aver tentato, invano, di invitarla quest'anno alla Porte d'Auteuil.

La WTA, al contrario, non ha ancora avuto contatti diretti con la cinese, campionessa in doppio al Roland Garros 2014, come ha spiegato un portavoce all'Equipe. "E' stato bello vederla in pubblico durante l'Olimpiade ma questo non ha diminuito la nostra inquietudine dopo il messaggio dello scorso 2 novembre - ha dichiarato -. Peng è stata coraggiosa nell'indicare pubblicamente di essere stata sessualmente aggredita da un politico al vertice del governo cinese. Come per tutte le giocatrici in casi simili, abbiamo richiesto un'indagine e la possibilità di incontrare Peng privatamente. E restiamo fermi sulle nostre posizioni" ha detto. "Continuiamo a lavorare perché si possa tornare a giocare in Cina nel 2023, ma non rinunciamo ai nostri principi per questo".

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