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La russa è tornata a parlare contro l'invasione dell'Ucraina voluta dal presidente Putin. "Ho paura, qui c'è in gioco il futuro dei nostri figli" ha detto
di Alessandro Mastroluca | 02 marzo 2022
"Ho paura e sono confusa. In gioco c'è il nostro futuro". La russa Anastasia Pavlyuchenkova ha confermato alla CNN, come sottolineato su Twitter dalla giornalista svizzera Svenja Mastroberardino, la sua opposizione all'invasione dell'Ucraina voluta dal suo stesso governo, fiancheggiato dalla Bielorussia.
La guerra in Ucraina ha portato l'ITF a escludere Russia e Bielorussia dalle competizioni a squadre. Dunque la nazionale russa non potrà difendere il titolo in Coppa Davis e in Billie Jean King Cup, l'ex fed Cup, l'anno scorso. La sanzione è arrivata il giorno dopo che il Comitato Olimpico Internazionale aveva chiesto di escludere gli atleti dagli eventi, mentre la FIFA, la federazione mondiale del calcio, ha sancito l'esclusione della nazionale russa dai playoff per la qualificazione alla Coppa del Mondo 2022.
Il tema delle sanzioni per i singoli atleti rimane complesso nel mondo del tennis, per quanto riguarda i tornei individuali, per due ordini di motivi: per le tante organizzazioni che governano i vari circuiti e perché i giocatori sono come "contractor" indipendenti che prendono parte ai tornei. ATP e WTA, infatti, hanno stabilito solo che russi e bielorussi giocheranno senza identificativi della loro nazione.
"Ho paura, per quanto mi riguarda posso solo parlarne e spero che tanti altri tennisti prendano posizione su questa storia" ha detto Pavlyuchenkova alla CNN. "Non sono un politico, ma solo una donna che gioca a tennis. Cerco di dire la mia, sono contro la violenza, per la pace e l'amore".
La russa, numero 14 del mondo, ha manifestato la sua paura per il futuro. "Dobbiamo pensare ai nostri bambini. Voglio un avvenire per loro - ha detto -. Non voglio essere egoista e parlare solo della mia carriera perché adesso ci sono in gioco le nostre vite, non è questione di sport o di tennis".
In questa intervista Pavlyuchenkova ha ripreso i temi principali di un lungo post che aveva pubblicato qualche giorno fa sui suoi profili socia. "Ho rappresentato la Russia per tutta la vita. E' la mia casa, la mia nazione. Ma ora vivo nel terrore, come la mia famiglia e i miei amici - scriveva-. Le ambizioni personali o le motivazioni politiche non possono giustificare la violenza".