-
Eventi internazionali

Parole da Slam - Pavlyuchenkova: "Dedicato a me stessa"

La russa sottolinea come in passato abbia avuto dei dubbi, sulla possibilità concreta di arrivare in fondo a uno Slam. "Ma oggi so che ognuno fa il suo percorso, ognuno ha i propri tempi". Per Anastasia c'è la prima finale al 52° tentativo...

10 giugno 2021

Con la vittoria ottenuta in semifinale di fronte alla slovena Tamara Zidansek, la russa Anastasia Pavlyuchenkova ottiene un primato particolare: centra la finale al suo 52° torneo dello Slam. Un record assoluto, che la accosta a due azzurre arrivate a questo traguardo comunque ben prima di lei: Francesca Schiavone (al 39° tentativo) e Roberta Vinci (al 44°).

 

ANASTASIA PAVLYUCHENKOVA

“Non sapevo di questo primato, ma mi fa piacere essere avvicinata a questi due grandi nomi. Certo mi sarebbe piaciuto arrivarci più in fretta, ma questo è quello che è accaduto. Adesso però non voglio accontentarmi, so che posso fare ancora meglio. La me 14enne mi direbbe qualcosa del tipo: 'ma come mai ci hai messo tanto?'. E io adesso risponderei che ognuno fa il suo percorso, ogni persona trova il suo modo speciale di arrivare in alto”.

Questa finale è per me stessa, e per nessun altro. La voglio dedicare a me e a tutti gli sforzi che ho fatto per arrivarci. Non ho festeggiato eccessivamente semplicemente perché non rientra nel mio stile, ma non è che non fossi felice, tutt'altro”.

“Ogni giocatore di tennis spera un giorno di poter vincere uno Slam. Io questo pensiero l'ho sempre avuto in testa, fin da quando ero una bambina, poi da Junior, poi da professionista. È qualcosa che è sempre lì, cresce con te perché questi tornei sono la ragione per fare sacrifici, per impegnarsi e dare sempre il massimo. Dubbi? Sì, ammetto che ne ho avuti. Perché sapevo di poter battere le migliori, ma poi i miei migliori risultati negli Slam si fermavano ai quarti. E allora era un puzzle che non si componeva mai del tutto”.

BARBORA KREJCIKOVA

“Abbiamo giocato un gran match, entrambe avremmo meritato di vincerlo, ma alla fine deve passare solo una. È stato un susseguirsi di alti e bassi. E ho pensato soltanto a una cosa: lottare, lottare, lottare, fino all'ultimo punto. Alla fine ha funzionato. Jana Novotna? Durante il match penso solo a quello che sto facendo, come lei mi ha insegnato. Ma prima e dopo, so che lei in qualche modo è sempre con me”.

“Ho sempre sognato di poter giocare match come questi. Ho sempre sperato di poter vivere le fasi finali di un grande torneo come il Roland Garros, solo ci sono arrivata molto tardi. La verità è che forse questo era semplicemente il momento giusto. Mi sento matura, pronta per quello che sto vivendo, e forse in questo percorso ha influito anche l'ultimo anno e mezzo nella pandemia”.

Spero tanto di andare avanti anche in doppio, visto che sono in semifinale pure lì e sarebbe fantastico poter giocare due finali. Per questo adesso mi concentrerò esclusivamente su questo impegno. Poi penserò alla finale contro Anastasia: se è arrivata in fondo, vuol dire che è in forma, e sappiamo benissimo che lei è una grande giocatrice. Ci sarà da divertirsi, non vedo l'ora di poter lottare di nuovo fino alla fine”.

Loading...

Altri articoli che potrebbero piacerti