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Nadal, missione compiuta

Rafa Nadal elimina il campione in carica delle ATP Finals, Stefanos Tsitsipas, e raggiunge per la sesta volta le semifinali alle ATP Finals. Affronterà Daniil Medvedev

di | 19 novembre 2020

Un cambio campo, un gioco di luci, un immagine pronta per meme ironie social. Sulla testa di Rafa Nadal, durante un cambio campo, sembra comparire un'aureola. Il fotogramma, immediatamente condiviso sul web, inquadra sotto una luce diversa un campione che non cade nella tentazione della testardaggine o della superbia, che cambia, di partita in partita e di set in set. Meno verticale di quanto visto contro Thiem, meno propenso a scendere a rete ma ugualmente efficace nel dettare i tempi della partita, ha battuto Stefanos Tsitsipas per la sesta volta in sette confronti diretti:  6-4 4-6 6-2 il punteggio finale. 

Recordman di qualificazioni consecutive alle ATP Finals, 16 anche se le ha giocate solo dieci volte, Nadal torna in semifinale per la sesta volta, la prima dal 2015. Ogni volta che ha passato il girone, ha sempre perso da Roger Federer o da Novak Djokovic. Lo svizzero non c'è, il serbo si giocherà tutto nella sfida da dentro o fuori contro il vincitore del 2018 Alexander Zverev.

Tsitsipas, che sognava di diventare il più giovane a conquistare due titoli di fila alle Finals dopo Lleyton Hewitt nel 2002, chiude con 29 vittorie e 14 sconfitte un 2020 discontinuo con lampi promettenti oscurati da una rabbia a stento repressa e troppe volte palese in campo.

Lo sforzo profuso per conquistare un vantaggio strategico e allungare la sfida al terzo set gli è costato tanto nel terzo. Così Ilie Nastase può rimanere l'unico nella storia delle ATP Finals ad aver vinto due volte nelle sue prime due partecipazioni.

"Non voglio sembrare arrogante perché non lo sono" diceva Nadal prima del torneo, "ma non devo dimostrare a me stesso né a nessun altro che posso battere chiunque e dovunque se gioco il mio tennis migliore. Alla fine, anche indoor, vince chi ha più coraggio. Chi sa dosare meglio il coraggio attraverso l'esperienza”. La risposta è fin troppo scontata.

Un anno fa, Nadal vinse contro il greco l'ultimo match del girone. La sfida durò due ore e 52 minuti, ma non gli bastò per la semifinale. "Avevo vinto due partite, esattamente come quest'anno" ha ricordato lo spagnolo nell'intervista a caldo dopo il match.

"Non è mai facile giocare qui contro i migliori giocatori del mondo alla fine della stagione" ha spiegato Nadal. "Spesso arrivi stanco a questo torneo, ma stavolta è diverso"

Bastano pochi game per capire lo schema di Nadal, che attacca sistematicamente il rovescio di Tsitsipas con il suo dritto. Il greco non gioca male, se ci fosse il pubblico si farebbe applaudire lungamente per un rovescio al salto ma per ottenere i punti spesso è costretto a scegliere la soluzione a più alto rischio. Se ogni colpo è come un ultimo tentativo di stupire, la strada per la vittoria si restringe.

Proprio il rovescio tradisce Tsitsipas. Un doppio fallo fa il resto. Nadal firma il break decisivo, chiude il primo set con un ace e si rilassa. Da 71 partite di fila non perde quando completa il parziale d'apertura in suo favore. "Sfidare Nadal richiede un enorme sforzo fisico, sono pronto ad affrontare dolore e sofferenza" diceva alla vigilia Tsitsipas con toni da epica guerresca.

Il campione in carica riesce a mettere qualche dubbio in Nadal, che pure tiene a zero quattro dei suoi primi nove turni di battuta. Nel secondo set si scambia meno, per la gioia di Tsitsipas. Lo spagnolo si inceppa e consegna il secondo set con il primo doppio fallo della sua partita. "Quel game sul 5-4 nel secondo set ha influenzato il resto della partita" ha spiegato Nadal.

"Fino a quel momento stavo giocando bene e avevo anche servito bene. Dopo quel game, ho iniziato il terzo set con un break, poi ho di nuovo perso la battuta. Ho iniziato a servire meno bene" ha spiegato. Ma la risposta ha funzionato bene e il nuovo break del 2-1 ha tolto fiducia e spinta al greco. "E' stato un match molto positivo per me" ha concluso Nadal.

Ora il numero 2 del mondo sfiderà Medvedev. Anche lui, come Tsitsipas, è in cerca di rivincita dopo le tre sconfitte dell'anno scorso. Nadal l'ha battuto in finale a Montreal, la prima in un Masters 1000 per il russo che ha pagato l'emozione ma ha lanciato la sua estate caldissima.

Rafa ha attraversato tutto lo spettro delle emozioni che lo sport può regalare nella finale dello US Open, che ha chiuso al quinto set dopo aver vinto i primi due.

Medvedev, uno dei pochi al di fuori dei Fab Four che sia riuscito a togliere a Nadal la sensazione di controllare la partita, si è trovato a un passo dalla vittoria alle ATP Finals un anno fa. Dal 5-1 nel terzo set, però, è uscito dalla partita. Ha imparato una lezione, con i top player ogni punto conta, le pause non sono consentite. 

Tsitsipas, invece, ha chiuso una stagione con buoni acuti e troppe pause, senza la continuità che serve per un ruolo da top player. Al suo puzzle mancano ancora molti pezzi.

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