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Eventi internazionali

Nadal-Djokovic, serata di gala a Parigi!

Sarò il loro 59mo confronto, il primo in uno Slam prima delle semifinali dal 2015. Rafa ha superato Felix Auger-Aliassime, allenato dallo zio del maiorchino. Il canadese è il terzo a portare Rafa al quinto set al Roland Garros. Il serbo non ha avuto problemi contro Diego Schwartzman.

di | 29 maggio 2022

"Posso garantire solo una cosa, combatterò fino alla fine". E' la promessa di Rafa Nadal, subito dopo la maratona contro Felix Auger-Aliassime, allenato da Toni, lo zio del maiorchino. Una promessa al pubblico di Francia che aspetta un quarto di finale Slam come non se ne vedevano da sette anni. 

Rafa sfiderà infatti Novak Djokovic, per la diciottesima volta in un major. Era proprio dal loro confronto al Roland Garros del 2015 che non si vedevano due dei Fab 4 di fronte in uno Slam prima delle semifinali. La sfida si giocherà di sera, non prima delle 20.45 sullo Chatrier, una situazione che il maiorchino aveva dichiarato di non gradire. "Non mi piace giocare sulla terra di sera perché l'umidità è maggiore, la palla più lenta e se fa freddo le condizioni di gioco possono essere molto pesanti" aveva ammesso Nadal alla vigilia. "Di sicuro, io e Rafa faremo richieste diverse sulla programmazione" aveva detto Djokovic. 

Alla 59ma sfida della loro rivalità arrivano in condizioni molto diverse. 

LA VITTORIA DI NADAL

Nadal ha sconfitto Auger-Alisssime 36 63 62 36 63 dopo quattro ore e venti minuti di partita. Toni Nadal, che aveva accompagnato da allenatore Rafa durante sedici dei suoi 21 trionfi, ha deciso come promesso di non sedersi in uno due box riservati agli atleti sullo Chatrier.  Per quanto Nadal non avrebbe avuto problemi, ha detto, a vederlo insieme allo staff di Felix. "Sono sicuro dei suoi sentimenti" ha detto Rafa, e non potrebbe essere altrimenti visto che Toni dirige anche l'accademia di famiglia. Ha assistito alla partita accanto al presidente della Federazione francese Gilles Moretton.

Nadal ha rischiato di incassare la quarta sconfitta al Roland Garros, contro l'avversario dal quale perdere sarebbe per lui meno doloroso. Il canadese, autore di un grande primo set, è solo il terzo a portare Nadal al quinto al Roland Garros dopo John Isner (primo turno 2011) e Novak Djokovic (semifinale 2013).

"Non ho iniziato bene la partita - ha spiegato lo spagnolo -, il primo set è stato molto difficile per me, ho avuto tante occasioni e non sono riuscito a sfruttarle. Poi sono risalito e credo che aver finito il terzo giocando molto meglio. L'inizio del quarto è stato di nuovo duro: ero 0-30 nel primo game, 40-0 nel secondo, e li ho persi entrambi. Felix serve forte e non sono riuscito a ricacciarlo indietro. Sono felice, devo dire, di come mi sono adattato alla fine. Ho giocato un tennis più aggressivo, con più discese a rete e senza dubbio ha fatto la differenza".

Alla distanza, Nadal riesce a superare qualsiasi dubbio o dolore, qualsiasi differenza d'età. Il maiorchino ha giocato 30 partite che hanno superato le quattro ore di gioco, ha sottolineato il nostro Giorgio Spalluto sui suoi profili social. Ha vinto la ventunesima. Sulla terra rossa, ne ha persa una su sette, la semifinale del Roland Garros dell'anno scorso contro Djokovic, durata quattro ore e undici  minuti.

Negli ultimi due game della partita, c'è tutto il suo tennis che è fatto di resistenza e di personalità, di rifiuto della sconfitta e del coraggio delle scelte importanti nei momenti in cui si fa la storia. 

Nadal-Djokovic, tutte le sfide Slam

IL SUCCESSO DI DJOKOVIC

Djokovic, al contrario, non ha avuto problemi contro Diego Schwartzman che nel 2017 lo aveva costretto al quinto set al Roland Garros. Dopo aver eliminato Yoshihito Nishioka, Alex Molcan e Aljaz Bedene nei primi tre turni, Djokovic ha lasciato sette game all'argentino, semifinalista a Parigi nel 2020, sconfitto 61 63 63 sul Suzanne Lenglen.

"Ho grande rispetto per lui, come persona e come giocatore - ha detto Djokovic -. E' uno specialista della terra, non era facile batterlo in condizioni così lente con la palla che non rimbalzava così alta".

Imbattuto negli ottavi di finale al Roland Garros (16-0), il numero 1 del mondo ha raggiunto per la tredicesima volta consecutiva i quarti a Parigi e ha firmato così l'85mo successo in 100 partite giocate nella storia del torneo. Solo Rafa vanta più successi alla Porte d'Auteuil.

"Sono pronto" ha detto Djokovic dopo il match, quando ancora non era terminata la sfida tra Nadal e Auger-Aliassime. "Mi piace come mi sto sentendo in questi giorni, come sto colpendo. Mi concentrerò su quello che devo fare". Il serbo ha anche un altro obiettivo a Parigi. Se vince il titolo sarà ancora numero 1 del mondo il 6 giugno. Se lo farà battendo in finale un avversario diverso da Daniil Medvedev, lo resterà anche il 13 giugno quando scadranno i punti del Roland Garros dell'anno scorso. 

RAFA-NOLE, I NUMERI DELLA RIVALITA'

Rafa e Nole si incontreranno per la 59ma volta, rinnovando la rivalità con più capitoli nell'era Open (30-28 Djokovic il bilancio). Si sono sfidati in finale in tutti gli Slam, e in diciotto finali complessive (15-13 Nole i precedenti). Negli Slam, però, è in vantaggio Nadal 10-7, un bilancio nel quale pesano soprattutto i sette successi nei nove precedenti confronti al Roland Garros. Ma è anche vero che Djokovic è l'unico ad aver sconfitto due volte Nadal nello Slam dove ha trionfato più di chiunque altro (13), sulla superficie dove è diventato il più vincente di sempre.

Proprio a Parigi è cominciato tutto, e proprio nei quarti di finale. Era il 2006, Novak Djokovic si ritirò nel corso del terzo set per infortunio. "Nadal si può battere sulla terra rossa, ho capito cosa serve" avrebbe detto dopo il match. 

Gli sarebbe servito qualche anno per mettere in pratica questa sua convinzione, nel contesto di una rivalità che ha vissuto tre tempi distinti: Nadal ha vinto 16 sfide su 23 tra 2006 e 2010, Djokovic 19 su 26 dal 2011 al 2016. Il quarto di finale del Roland Garros sarà il loro decimo confronto dal 2017: di questi ultimi, Rafa ne ha vinti cinque, Nole quattro.

E' tutto pronto per una sfida che potrebbe lanciare Nadal verso il 14mo trionfo a Parigi o tenere Nole in corsa per diventare l'unico uomo con almeno tre titoli all'attivo in tutti i major. L'incrocio nei quarti vale molto più della sola semifinale.

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