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Musetti brilla a Firenze: "L'indoor è la mia vera superficie" - VIDEO

Lorenzo Musetti ha raggiunto a Firenze i quarti di finale per la sesta volta nel 2022 a livello ATP, la terza sul duro indoor. "Ora mi piace quasi più della terra rossa" ha detto a SuperTennis. Nel nostro studio ha spiegato anche

di | 13 ottobre 2022

Lorenzo Musetti esulta (foto Sposito)

Lorenzo Musetti esulta (foto Sposito)

Lorenzo Musetti ha vinto il suo primo titolo ATP sulla terra rossa di Amburgo, ma sta scoprendo sempre più un feeling con i tornei sul duro indoor. All'Unicredit Firenze Open, ATP 250 in corso al Pala Wanny, ha confermato questa tendenza.

Il 64 60 sullo spagnolo Bernabé Zapata Miralles lo ha proiettato al sesto quarto di finale della stagione, il terzo sul cemento al coperto. "Adesso sul veloce indoor mi trovo davvero bene. Riesco a muovermi bene e a sfruttare il rovescio al meglio. Forse anche meglio della terra perché a me non piace giocare con il rimbalzo tanto alto: forse ho trovato la mia superficie" ha detto nell'intervista nel corso dello studio di SuperTennis, che trasmette in esclusiva il torneo, all'interno dell'impianto.

Un elemento chiave del suo successo a Firenze, hanno sottolineato Giorgio Spalluto e Diego Nargiso, rimane la sua rinnovata efficienza al servizio. Contro Zapata Miralles, infatti, ha vinto il 90% di punti quando ha messo in campo la prima e il 75% con la seconda. "Sto riuscendo a trovare continuità al servizio e vedo che fa male ai miei avversari" ha ammesso Musetti. 

Il percorso di evoluzione, ha sottolineato, è partito da Wimbledon. "Nei tornei precedenti, come il Challenger di Forlì sulla terra, non mi ero piaciuto al servizio: univo i piedi, il lancio era troppo occasionale, non riuscivo ad essere equilibrato. Mi sentivo sempre troppo avanti o troppo indietro. Così abbiamo deciso di semplificare il movimento, ed è stata credo  la cosa più efficace. Ci è voluto un po' per assimilare il tutto anche se già ad Amburgo si era visto qualcosa, anche come velocità".

Musetti e il motto di Tartarini: "Prima la torta, poi la ciliegina"

Il riferimento ad Amburgo, torneo più antico di Germania, riporta inevitabilmente alla memoria degli appassionati la finale vinta contro Carlos Alcaraz, che nelle finali precedentemente disputate non aveva perso nemmeno un set. Musetti, al sesto match point, è diventato il terzo italiano più giovane con un titolo ATP all'attivo.

"La partita con Carlos non la potrò dimenticare. Sicuramente non se la dimenticherà nemmeno lui, è stata una battaglia incredibile - ha ricordato il carrarino a SuperTennis -. Quando l'avversario gioca ogni punto come fosse l'ultimo per vincere devi tirar fuori di tutto e di più. Vincerla mi ha fatto capire molto l'importanza dei miei miglioramenti in allenamento e nell'equilibrio fuori dal campo".

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Un elemento decisivo, nota Nargiso che l'ha visto la prima volta quando Lorenzo aveva nove anni e faceva il raccattapalle al Futures di La Spezia. "Credo di essere maturato nel fatto di integrare il mio estro, o talento chiamatelo come volete, con una base solida. Il mio coach Simone [Tartarini] ha sempre detto: prima la torta, poi la ciliegina sopra". Musetti, precoce nella distribuzione delle ciliegine, ha avuto bisogno di più tempo per imparare a cucinare la torta. I risultati di Lorenzo Masterchef confermano il cambio di passo.

L'omaggio a Seppi: "E' stato un idolo"

Contro Zapata Miralles, ad esempio, da destra ha servito tre ace da al centro e tre a uscire. Segno di una maggiore consapevolezza che gli permette di aumentare l'imprevedibilità senza perdere in efficacia. "Lui si muove bene, taglia il campo e ha due fondamentali solidi - ha detto -. Ho mancato palle break all'inizio ma si vedeva che la partita poteva girare perché non riusciva a fare tanti punti al servizio per fortuna e per merito mio, e questo mi ha dato tanta fiducia. La forza è che sono sempre riuscito a decidere prima cosa fare nei miei turni di battuta"

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Ora testa allo statunitense Mackenzie McDonald, avversario di Jannik Sinner nella finale vinta dall'altoatesino a Washington nell'estate del 2021. "Sto vivendo qua alla giornata a Firenze, città che mi riempie di energie con un pubblico fantastico" ha detto Musetti.

Non poteva mancare un pensiero per Andreas Seppi che ha annunciato il suo ritiro. "Mi aveva avvisato a Sofia della sua decisione di smettere - ha rivelato -. E' stato un idolo per me, sono cresciuto con lui, con Fabio che erano la cima del tennis italiano. Ora poter essere in quel gruppo ristretto, scambiarci i posti, è una cosa molto bella. Sono convinto che Andreas farà qualcosa di grande anche dopo la fine della sua carriera".

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