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L'ultima frontiera dei 'tennis maniac': un profilo su Twitter, creato da meno di un mese, è dedicato alle mani dei tennisti "perchè è con quelle che impugnano la racchetta". I fan possono esprimere un giudizio estetico. Molto apprezzate quelle di Lorenzo Musetti e Matteo Berrettini, meno quelle di Nadal
di Alessandro Mastroluca | 29 aprile 2021
"Una racchetta si può impugnare solo con le mani - e ci piace". Si presenta così su Twitter un profilo nuovo, nato da un paio di settimane. Un'antologia fotografica, un'esposizione interattiva di mani. Mani che afferrano, tengono, creano, portano i segni dei sacrifici e dei sogni. Mani che raccontano la vita, nello sport più esistenziale che esista.
Il profilo si chiama "WikiHands", gioca evidentemente con il richiamo a Wikipedia nello stile grafico, ma è tutto concentrato sul tennis. Ma non sulla tecnica, non sui colpi, non sulle racchette. Solo sulle mani, e sulla loro estetica. Mette insieme così il meglio e il peggio della comunicazione post-moderna via social. Bisogno di apparire, voglia di partecipare e di giudicare, tutto e tutti, passioni che flirtano con l'ossessione.
Le mani all'improvviso si fanno strada nei pensieri, negli sguardi, orientano pensieri stupendi o proibiti più o meno riempiti di sole.
Chi gestisce il profilo, si direbbe una o più donne per alcune finezze di scrittura e per la scelta di soli tennisti uomini esposti al voto, guarda ai tennisti con l'ironia degli artisti e l'attenzione degli anatomisti.
Porta avanti una bizzarra eccezione, uno scarto che può scontentare chi vede esposta una parte di sé non particolarmente apprezzata. Anche se le mani non sono associate, come altre parti del corpo, a connotati o significati che possono rendere più disturbante un giudizio spiacevole.
L'osservatore casuale si lascia facilmente attirare dalla curiosità per le classifiche, per lo specchio innocuo, statisticamente irrilevante e per questo segretamente divertente che traduce i gusti di chi segue il profilo.
Gusti non tecnici, ma solo squisitamente estetici, per cui davvero uno vale uno e tutti possono partecipare.
I divertissement sui più belli e le più belle, sul fisico e sugli outfit, sono ormai abituali e prima o poi rischiano di cadere nel cattivo gusto.
Qui almeno si può premiare l'orignalità di concentrarsi sul basilare strumento per il successo tennistico. Le mani, strumento di lavoro e oggetto del desiderio.
Mani da raccontare, con accenti perfino poetici, nei dettagli e nelle proporzioni. Mani da giudicare, perché ad ogni giocatore di cui viene presentata una selezione di foto con le mani in evidenza, è abbinato un "twitter-voto, su scala da 1 a 4.
Matteo Berrettini: slim hands with long, slender fingers, the perfect fit for those who prefer boney hands. A poem could be written about his shiny, proper nails alone. + points for the nice tan. pic.twitter.com/7AP9my62st
— wikihands ?? (@tenniswikihands) April 12, 2021