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Lorenzo Musetti ha raccontato a SuperTenniX le sue emozioni a caldo dopo la vittoria su Borna Gojo nel primo singolare di Italia-Croazia di Coppa Davis
di Alessandro Mastroluca, da Bologna | 14 settembre 2022
Lorenzo Musetti esulta dopo la vittoria su Borna Gojo in Coppa Davis (Foto Sposito)
"Una delle vittorie più belle della mia carriera". Così Lorenzo Musetti ha raccontato a caldo su SuperTenniX, la piattaforma digitale della Federazione Italiana Tennis che trasmette in diretta tutti gli incontri della fase a gironi della Coppa Davis, la sua emozione per il successo su Borna Gojo che ha aperto la sfida tra Italia e Croazia.
"E' partita una partita molto solida - ha detto Musetti -. Il mio avversario serviva bene ma io ho disinnescato quella sua arma. Il campo e le condizioni mi hanno eprmesso di rispondere meglio, di capire i suoi punti di riferimento". Non a caso, per la prima volta in carriera, il carrarino ha chiuso un match senza concedere nemmeno una palla break.
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Scendere in campo con la maglia della nazionale, ha detto Musetti, è un onore e insieme una grande emozione. "E' davvero bello poter condividere un match così con tutti questi tifosi e con la mia famiglia" ha detto. Il pubblico ha trascinato Musetti fin dal primo punto, creando un'atmosfera caldissima.
"Il pubblico è stato fantastico dall'inizio alla fine. Questo non è uno stadio, un'arena: noi sembriamo dei gladiatori con questo tifo da stadio di calcio" ha spiegato Musetti, prima di lasciare il palco, o meglio il campo, a Matteo Berrettini.
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"Matteo è più esperto di me, sa cosa fare. Noi faremo il tifo per lui. Staremo qui a supportarlo dal primo all'ultimo punto. Il sostegno della squadra vale di più di quello del singolo. Durante la partita, sentivo che loro facevano il tifo per me. Io metterò tutte le energie e la voce che ho per Matteo".
In conferenza stampa, più a freddo, Musetti è tornato ad analizzare la partita. "Sono fiero di aver gestito bene i momenti importanti, e ce ne sono stati tanti - ha detto -. E' stato importante partire forte nel secondo set, con un break subito. Ho giocato un match solido, si è visto quello su cui sto lavorando. Sono contento di aver mostrato quella continuità che sto facendo fatica ad avere. Poi si può parlare anche dell'aspetto tattico, di come ho gestito il suo servizio e la sua propensione a venire a rete. L'ho passato spesso e allora lui si è messo a scambiare di più da fondo. L'ho portato a giocare il tennis dove ero più favorito. La chiave è stata disinnescare il suo gran servizio".
La prima in casa con la nazionale in Coppa Davis rimane una grande emozione. "Da bambino sognavo di esordire in Coppa Davis, ci sono riuscito a Bratislava. Scendere in campo a Bologna con uno stadio pieno di gente che grida il tuo nome si può definire un sogno. Sono contento di aver lavorato tanto e bene, ma non è finita. Ci sarà da lavorare ancora per raggiungere altri obiettivi a lungo termine".