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Jannik vola in semifinale a Monte-Carlo dopo aver battuto il connazionale per 6-2 6-2. Le condizioni veloci hanno evidenziato la differenza fra i due in questo momento, ma per Musetti resta un grande torneo
di Cristian Sonzogni | 14 aprile 2023
Che per Lorenzo Musetti sarebbe stata una giornata piuttosto complessa lo si era capito guardando i risultati dei primi tre incontri dei quarti di finale, dal modo e dalla rapidità con cui Andrey Rublev, Taylor Fritz e Holger Rune avevano completato i rispettivi match. A Monte-Carlo, quest'anno, le condizioni di gioco sono particolarmente veloci, favoriscono i grandi colpitori, e anche questa è una chiave di lettura – affatto marginale – per raccontare la vittoria di Jannik Sinner per 6-2 6-2 nel derby dei quarti di finale. La differita del derby è andata in onda in chiaro, per tutti, alle 21.15. Potete comunque riverderlo alle 8 su SuperTennis.
A questo, aggiungiamo pure che il toscano è stato più lento a entrare nel match, mentre il suo avversario è partito a mille: risultato, 4-0 in una ventina di minuti. Non il modo ideale per prendere fiducia, di fronte a un rivale che ti ha già sconfitto un paio di volte su altrettanti confronti. A completare il quadro, un certo inevitabile appagamento derivato dall'aver fatto fuori il numero 1 del mondo. Detto tutto questo, è giusto concentrarsi sui meriti del vincitore, perché una volta di più Sinner ha dimostrato di essere un cavallo di razza. Dopo le indecisioni della sfida con Hurkacz (al quale, meglio ricordarlo, ha annullato un match-point), Jannik ha fatto tutto quello che doveva per mettere in difficoltà il connazionale, spingendo con cautela ma con costanza. Senza permettere a Musetti di impostare quegli scambi prolungati che avrebbero portato l'incontro sul suo terreno.
E' diventato così il primo giocatore dopo i Fab Four (Novak Djokovic, Roger Federer, Andy Murray e Rafa Nadal) a raggiungere almeno la semifinale in tutti i primi tre Masters 1000 della stagione - Indian Wells, Miami e Monte-Carlo - dal 1990, quando l'ATP ha istituito questa categoria di tornei.
1 - Jannik Sinner is the youngest player in the Open Era to reach the semi-finals in Indian Wells, Miami and Monte-Carlo in the same season. Prior to him, only the Big-4 (Federer, Nadal, Djokovic and Murray) have done so. Fabulous.#RolexMonteCarloMasters | @atptour… pic.twitter.com/HIfu3fK66I
— OptaAce (@OptaAce) April 14, 2023
L'atmosfera, complici un vento fresco e la differenza marcata in avvio, al Country Club non si scalda. Con il pubblico timidamente alla ricerca di qualche incitamento per scuotere Musetti, per cercare di portarlo in partita. Dopo il 6-2 iniziale, in avvio di secondo parziale sembra che la musica possa finalmente cambiare. Il doppio fallo iniziale di Lorenzo fa preoccupare, ma in realtà è Sinner a dover annullare un paio di palle break nel secondo game, una delle quali con una splendida palla corta. Quel colpo che – dall'arrivo in panchina di Simone Vagnozzi, specialista del settore ai tempi in cui giocava – è entrato in maniera più costante nel suo repertorio. Evitato il pericolo, tuttavia, Jannik scappa di nuovo: break a zero e prologo alla corsa conclusiva verso la semifinale, sigillata da un altro break sul 4-2, senza spendere troppe energie nervose e mostrando una sicurezza da top player.
A Musetti resta una settimana da ricordare, per un paio di motivi: da un lato, una vittoria sul numero 1 del mondo che può cambiare parecchio, nella testa di qualsiasi giocatore. Dall'altro lato, una fiducia ormai ritrovata dopo un periodo molto complesso, nel quale i dubbi si sono insinuati con forza nella mente del talento di Carrara. Lorenzo, per le sue caratteristiche tecniche, avrà probabilmente per tutta la carriera una marcia in più sui campi lenti, piuttosto che su quelli veloci. Ma con l'enorme qualità che si ritrova, non deve rinunciare a fare progressi anche dove le condizioni sono più rapide. Come ha suggerito in passato coach Tartarini, basta qualche piccolo accorgimento, e soprattutto basta crederci. Poi i punti arriveranno anche altrove.
Nella seconda semifinale (sabato, non prima delle 15.30), Sinner troverà Holger Rune, un altro che – come lui – non si lascia intimidire sostanzialmente da nulla. Battendo un Daniil Medvedev particolarmente provato dalle fatiche della sera prima contro Zverev, il giovane danese ha fatto un altro passo importante verso quello che vuole essere: il miglior giocatore del mondo. Ma se l'unico precedente dice Rune, la condizione attuale e la superiore esperienza in match di questo genere potrebbero favorire Sinner, il cui obiettivo da adesso deve essere quello di conquistare il torneo. Come Fabio Fognini, ultimo azzurro in trionfo nel Principato, nel 2019.
Proprio ieri, il quotidiano del torneo aveva strillato 'Super Sinner' in prima pagina. E anche le cifre che si stanno delineando all'orizzonte confermano che l'appellativo non è esagerato: con il successo su Musetti, l'altoatesino ha almeno mantenuto l'ottava posizione nel ranking Atp, ma se dovesse vincere il torneo potrebbe salire fino al numero 6. Nel frattempo, nella Race, è già sul podio, con Djokovic nel mirino e un possibile numero 2 da prendersi proprio prima degli Internazionali BNL d'Italia. Come a dire che abbiamo un ragazzo di 21 anni che ha ambizioni, classe e pure numeri per approdare al numero 1. Non fra cinque o dieci anni, ma già ora.