-
Eventi internazionali

Medvedev: “Dispiaciuto, ma ho poco da recriminare”

Fuori a sorpresa al primo turno del Roland Garros, il russo applaude il tennis mostrato dal rivale e non si deprime: “Non credo – dice – potessi fare molto di più”. Secondo lui, giocatori come Seyboth Wild, ma anche Alcaraz o Tsitsipas, traggono grande vantaggio dalle condizioni di gioco di Parigi. L’avversario: “Ho sempre creduto di potercela fare”

30 maggio 2023

Il tennis, a volte, sa essere uno sport estremamente beffardo. C’è da scommettere che mai come quest’anno Daniil Medvedev nutrisse delle ambizioni per il Roland Garros, dopo il successo a Roma che gli ha fatto capire di poter essere molto competitivo anche sulla tanto odiata terra battuta. Invece, eccolo scivolare al primo turno a Parigi, battuto per 7-6 6-7 2-6 6-3 6-4 dal brasiliano Thiago Seyboth Wild, ex baby prodigio che pare aver (ri)scoperto tutto d’un tratto di poter avere un ottimo futuro.

“Non credo che riguarderò questa partita – ha detto Medvedev in conferenza stampa – ma penso di non aver giocato male. Il mio avversario ha giocato alla grande: se riesce a tenere questo rendimento sempre, e non solo una volta sul Philippe Chatrier, a fine anno è nei primi 30 del mondo. Mi auguro possa giocare così anche nei prossimi incontri, altrimenti mi darebbe un po’ fastidio. Comunque fisicamente mi sentivo bene, ci ho provato, ho lottato. Ora sono un po’ stanco, ma è naturale. Quando perdi la stanchezza si sente di più. Se avessi vinto non sarebbe così. Sono dispiaciuto: passerò una settimana a pensare a questa partita, ma non c’è molto che potessi fare diversamente. È positivo: quando è così è più facile rialzarsi e ripartire”.

Interrogato sulla questione del vento, particolarmente presente nei primi giorni, e delle palle, molto criticate, Medvedev ha fornito una chiave di lettura interessante. “Queste condizioni – ha detto – danno un grande vantaggio ai giocatori che nel colpire utilizzano maggiormente il polso (testuale: “wrist game”, ndr), come Alcaraz, Tsitsipas o anche il mio avversario di oggi. Riescono a generare grande potenza senza fare fatica, cosa che a me non succede. Si è visto oggi, col mio avversario che ha praticamente controllato tutti i punti. Ho sofferto tanto, specialmente dal lato di campo che si trova controvento. Sono giorni che c’è questo vento molto fastidioso, che soffia sempre nella stessa direzione. Non ricordo che gli scorsi anni fosse così, ma fa parte del gioco e bisogna sapersi adattare”.

Immancabile, vista la sconfitta, una domanda sul suo rapporto con la terra battuta, migliorato (vedi Roma) ma non a tal punto da fargliela piacere. “Non avrei mai pensato di poter vincere un torneo sulla terra battuta, figuriamoci un Masters 1000. Per questo, il prossimo anno arriverò a questa parte della stagione con ancora più motivazioni. Detto ciò, ogni volta che questo periodo finisce io sono felice. Quindi oggi sono felice. Non importa il mio risultato. Sono felice di non dovermi più riempire la bocca di terra. Non so se alla gente piaccia mangiare la terra, averla nella borsa, nelle scarpe, sui calzini bianchi che poi vanno buttati nella spazzatura. Magari a qualcuno piace, a me no. Quindi sono felice di potermi godere un periodo di riposo, e di rilassarmi un po’. Anche se sicuramente mi sarebbe piaciuto rimanere a Parigi un po’ di più, anche se si gioca sulla terra battuta”.

Miracolo Seyboth, crollo Medvedev: l’impresa in 10 foto

THIAGO SEYBOTH WILD

Non ho parole – ha detto invece il suo avversario – per descrivere come mi sono sentito al termine dell’incontro. Questo è sicuramente il giorno più bello della mia vita. Sin da quando ho saputo che avrei dovuto giocare contro Medvedev ho creduto di potercela fare. Sapevo che sarebbe stata durissima, ma sapevo anche come giocare contro di lui. L’ho visto giocare così tante volte. Dovevo solo credere in me stesso e nel lavoro che ho fatto per essere qui”.

“Quando ho perso il secondo set – ha continuato – non è stato facile, ma ho pensato che la partita era ancora lunga. Ho mancato una chance importante per andare avanti di due set, ma nel tennis capita. Sono felice di come ho giocato da quel momento in avanti”.

“A Parigi – ha detto ancora – mi sono sempre trovato bene: avevo già giocato qui tante volte, e questo mi ha aiutato a superare le qualificazioni. Questo torneo mi sta insegnando che il lavoro paga sempre. Nulla accede per caso o per magia, ma tutto dipende dall’impegno che ognuno ci mette ogni singolo giorno. È ciò che mi lascia questa partita: tutto è possibile, e di questo sono molto felice. Ma il torneo non è ancora finito: ho lavorato duramente per essere qui, e mi auguro di poterci rimanere il più a lungo possibile”.

ALEXANDER ZVEREV

Come Medvedev, a Parigi è stato costretto a giocare due tie-break nei primi due set anche Alexander Zverev, con la differenza che il tedesco li ha vinti entrambi e poi ha chiuso 6-1 al terzo contro il sudafricano Lloyd Harris, tenendosi alla larga dai pericoli. “Normalmente – ha detto il tedesco –  al primo turno del Roland Garros i miei match durano cinque set (in realtà è successo 2 volte in 8 partecipazioni, ndr), quindi sono felice di aver vinto in tre set. Non è stata una partita facile, come spesso succede in questo torneo nelle giornate ventose. Nei campi principali lo si avverte di più, e rende le cose complicate. Non è stato facile giocare da fondo, anche perché sia io sia il mio avversario abbiamo servito davvero bene, quindi non ci sono stati molti scambi. Sono felice di aver superato il turno”.

“Cosa mi piacerebbe migliorare? Mi piacerebbe ottenere qualche vittoria in più, magari sei nelle prossime due settimane. Non sarebbe male (ride, ndr). In generale, penso che gli ultimi cinque anni ho avuto molti alti e bassi, come capita a tutti i giocatori, ma onestamente penso siano stati di più gli alti rispetto ai bassi. Ho spesso giocato uno splendido tennis, ho vinto tornei importanti e mi sono costruito grandi memorie. Sono soddisfatto di come sono andate le mie ultime cinque stagioni. Mi auguro di poterne vivere altre cinque o dieci di questo tenore”.

Loading...

Altri articoli che potrebbero piacerti