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A Wimbledon, per la quinta volta nell'era Open, due tedesche sono arrivate nei quarti in singolare femminile. Maria e Niemeier si sfideranno in un derby che è anche un confronto generazionale
di Alessandro Mastroluca | 04 luglio 2022
Per la quinta volta nell'era Open, due giocatrici tedesche sono arrivate nei quarti a Wimbledon. Era già successo nel 1987 (Kohde e Graf), 2012 (Kerber e Lisicki), 2014 (sempre Kerber e Lisicki) a 2018 (Kerber e Goerges). Alla luce del complesso ricambio generazionale dopo il ritiro di Goerges e le difficoltà di Kerber e Petkovic, in pochi avrebbero immaginato di vedere così avanti Tatjana Maria e Jule Niemeier. Il derby fra due delle grandi sorprese di questa edizione porterà una tedesca in semifinale.
Maria, 34 anni, è la prima madre a spingersi così avanti a Wimbledon negli anni 2000. "Ad alcuni piace fare bungee jumping, a me giocare a tennis dopo aver partorito due bambine" ha detto Maria che ha ottenuto i suoi migliori risultati tra lascita della primogenita Charlotte (dicembre 2013) e della secondogenita Cecilia (aprile 2021). In quel periodo, in cui è entrata in Top 50, è anche passata dal rovescio bimane a quello a una mano. Ma anche prima, ha precisavo, usava tanto lo slice che eseguiva impugnando la racchetta con una mano. "Per questo facevo già i movimenti giusti con i piedi per tirare il rovescio a una mano. Adesso mi sento come se l'avessi giocato sempre così" ha spiegato.
Nel suo rientro in campo, e nei suoi risultati attuali, Maria ha riconosciuto il ruolo del marito, l'ex tennista Charles-Edouard che si occupa della cura dei figli e non ha mai smesso di credere in lei. "Se la persona che ami ogni giorno ti dice che puoi tornare in campo e fare buoni risultati, inizi a crederci davvero; ti dà grande fiducia" ha detto Maria, che ha scelto di iscrivere Charlotte a una scuola da frequentare online e la portano in giro per il mondo. Anche Cecilia viaggia con loro. "E' una vita diversa, stanno crescendo nel tennis. Vogliamo insegnare loro a vedere il mondo, conoscere nuovi amici e sperimentare nuove culture" ha spiegato.
Il derby negli ottavi è anche un confronto fra generazioni diverse del tennis tedesco. Niemeier compirà infatti 23 anni il prossimo 12 agosto. Ha iniziato a giocare in strada con i due fratelli maggiori, poi la passione per il gioco è cresciuta. Da junior, confrontava i suoi traguardi con i risultati di coetanee come Marketa Vondrousova, CiCi Bellis ed Elena Rybakina. "Volevo diventare una buonissima giocatrice ma non da junior, nel circuito WTA. Ma a 17 anni pensavo che fosse già troppo tardi, perché non avevo ancora vinto niente" ha detto.
Entrata comunque in Top 30 nel ranking junior, Niemeier ha avuto problemi alla spalla e alla schiena che hanno un po' rallentato la sua transizione nel circuito pro. Dopo essersi allenata per sei anni all'accademia di Alexander Waske a Offenbach, insieme ad Andrea Petkovic, a maggio del 2021 ha iniziato a lavorare con Michael Geserer, l'ex coach di Jennifer Brady.
"Michael mi ripeteva sempre: Hai solo 21 anni, giocherai a tennis per i prossimi dieci - ha spiegato -. Mi diceva: guarda Coco Gauff o Amanda Anisimova: a 17 anni sono già in Top 20 o Top 50, ma non hanno così tanti margini per migliorare ancora". L'esempio di Ashleigh Barty, di Barbora Krejcikova o di Karolina Muchova esplosa dopo i vent'anni, le hanno dato una maggiore tranquillità.
Niemeier, che dallo scorso aprile lavora con Christopher Kas, ha scelto di seguire fino in fondo il motto che ha scelto di tatuarsi sul braccio sinistro: "Perseveranza", scritto sotto il disegno di una montagna. Sta scalando la classifica col suo passo, e il suo passo potrebbe portarla in semifinale a Wimbledon. E poi via, verso nuovi grandi orizzonti.