L’azzurro gioca una partita capolavoro negli ottavi a Cincinnati fino al 6-2 6-5. Poi non riesce a sfruttare due match-point e subisce il ritorno del canadese che piazza 14 ace e nel terzo set gioca sulle righe sbagliando pochissimo. Sarà lui a sfidare nei quarti un Borna Coric che sembra rinato
di Enzo Anderloni | 19 agosto 2022
Potenza (e precisione) contro... impotenza: un dramma in due atti con i protagonisti che a un certo punto si scambiano i ruoli e l’eroe atteso al trionfo alla fine esce di scena sconfitto. La sfida tra Jannik Sinner e Felix Auger Aliassime che si annunciava caldissima, è stata per un’ora e mezza un monologo dell’azzurro. Poi è bastato un attimo, un’esitazione, un diritto troppo frettoloso per complicare prima le cose. E per farla poi precipitare nell’esatto contrario, un monologo del canadese. Bellezza e crudeltà del tennis riassunte in un ottavo di finale del Southern & Western Open di Cincinnati.
Uno dei migliori Sinner di sempre, esplosivo e autorevole al servizio, aggressivo e micidiale alla risposta, dominatore negli scambi, si stava prendendo la rivincita del 6-1 6-2 subito in maggio a Madrid. dominando un avversario che lo precede in classifica (n.9 contro n.12). E’ arrivato a un passo dal traguardo, si è procurato due match-point consecutivi sul 6-5 del secondo set, non è riuscito a trasformarli e da lì è cominciata un’altra partita, a ruoli invertiti che lancia un rinfrancato Felix Auger-Aliassime verso i quarti di finale.
Partenza sprint di Sinner che dopo di 10 minuti è già avanti 3-0. Il ritmo forsennato non l’ha imposto lui ma Auger-Aliassime, che spinge fortissimo sin dalla prima risposta ma sbaglia tantissimo.
Jannik accetta il confronto a chi spacca di più la palla e si adegua in aggressività ma non perde il controllo e dunque scappa via in quella che sembra una gara di velocità. Gli scambi sono brevissimi, i colpi lampi.
Deve faticare un po’ l’azzurro per tenere il servizio che lo porta 4-1, perché il canadese comincia a prendere le misure del campo, e quando chiude il game si fa sentire, si incita a gran voce e agita il pugnetto. E’ un Sinner bello tonico, esplosivo.
Auger-Aliassime viene da una delle batoste più cocenti della sua carriera: l’umiliante 6-1 6-2 subito la scorsa settimana da Casper Ruud nei quarti di finale di Montreal, il torneo di casa sua, con uno stadio gremito per sostenerlo e, possibilmente, inanzarlo al cielo.
Nel suo angolo non c’è Tony Nadal ma l’altro coach con cui lo zio più famoso del tennis divide gli impegni stagionali al seguito del promettente Felix, l’ex pro francese Frederic Fontang. In quello di Sinner il duo Vagnozzi-Cahill segue gli scambi, impassibile.
Anche perché non c’è nulla da dire a Jannik che tiene il piede sull’acceleratore senza andare fuori strada come invece fa Felix, che continua a spingere a tutta velocità ma sbaglia e si fa breakkare di nuovo: dopo soli 37 minuti l’azzurro incamera il primo set, 6-2.
In apertura di secondo set il canadese cerca di scuotersi, vince un paio di scambi di qualità e si procura le prime due palle break, consecutive, sul 15-40. La fredda determinazione con cui Sinner le annulla in un attimo (un servizio vincente e un attacco di rovescio lungolinea) e poi tiene il turno di battuta paiono un messaggio chiaro: oggi non ce n’è per nessuno.
Il conto dei vincenti e degli errori dice a questo punto 4-4 per Sinner e 4-11 per Auger Aliassime. Il vantaggio dell’azzurro non ha bisogno di altre spiegazioni.
Impressionante la pressione che l’altoatesino mette sull’avversario con la risposta quando Felix serve la “seconda”: dalla sua Head Speed partono solo missili, sempre e solo profondi e sicuri, a un palmo dalla riga di fondo.
Il break Italia nel secondo set arriva sul 3-2 e sembra chiudere i conti. Sinner però sul 4-2 incoccia nel classico game opaco al servizio, non trova la prima e sbaglia due rovesci non da lui. Felix non si fa pregare strappa la battuta a Jannik e riequilibria il parziale con il primo turno di battuta tenuto a zero.
Sul 6-5 15-40 e servizio Auger Aliassime arrivano però due match point per Sinner, ma un diritto che si stampa sul nastro e un buon attacco del canadese li cancellano. Bisogna sottoporsi al tie-break.E lì, la situazione si ingarbuglia. Forse il pensiero delle due opportunità consecutive non sfruttate torna e disturba, ma la lucidità e precisione di Jannik sono sparite. Felix continua a sparare ma non sbaglia e vola al terzo set con un parziale di 7 punti a 1.
Il canadese parte forte anche nella partita decisiva. Il gap in termini di sicurezza è ormai colmato perché adesso Sinner è diventato meno inesorabile, più falloso. Dunque è battaglia. Arriva subito il break del 2-0 Canada, con uno scambio in cui Auger Aliassime tira due missili consecutivi che centrano due volte la riga di fondo prima che Sinner sbagli in lunghezza.
L’azzurro potrebbe restituirgli subito la cortesia ma non riesce convertire i due break point che si procura. La partita che aveva salda in mano è diventata un’anguilla e vuole sfuggirgli. Lo fa effettivamente una ventina di minuti dopo, quando il canadese, che non sbaglia più, approfitta del suo ennesimo errore per chiudere 2-6 7-6(1) 6-1 in 2 ore e 24 minuti. Peccato.
Alla fine i numeri del match sono condizionati del terzo set tutto di stampo canadese con Auger-Aliassime che finisce con 14 ace all’attivo, 34 vincenti contro 24 errori non forzati. Gli ace di Sinner sono solo 4, i vincenti 27 contro 30 errori.
Il canadese dunque continua il suo percorso e alimenta fondate ambizioni di qualificazione per le Nitto ATP Finals. Nei quarti affronterà un impressionante Borna Coric che, dopo l’expoit contro Rafael Nadal, conferma di aver ritrovato una condizione da top player passando letteralmente sopra Roberto Bautista Agut con un 6-2 6-3 che ha tenuto occupato il campo solo 80 minuti.
Il croato, noto soprattutto per le grandi doti di contrattaccante prima dell’infortunio alla spalla che l’ha tenuto lontano dai campi per un anno intero (da Rotterdam 2021 a Indian Wells 2022), ora brilla anche in fase offensiva: ha piazzato la bellezza di 16 ace (velocità media della prima palla 203 Km/h) e ha conquistato 10 punti a rete contro i 3 dell’avversario.