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Eventi internazionali

Djokovic vede… Oro: “miglioro match dopo match”

Il coefficiente di difficoltà dei suoi incontri aumenta, ma Novak Djokovic li rende facili dominando a modo suo. E davanti ai microfoni dei giornalisti incensa la sua prestazione: “contro Nishikori miglior match del mio torneo”. Carreno Busta fa fuori Medvedev: “una delle migliori partite della mia carriera”. Gioia e incredulità per le finaliste Bencic e Vondrousova

29 luglio 2021

6-2 6-2, 6-4 6-3, 6-3 6-1, 6-2 6-0. Più che un torneo, l’Olimpiade di Novak Djokovic è stata sin qui una passeggiata, che l’ha condotto dai dubbi della vigilia fino alla zona medaglie. Avrà un paio di chance per mettersene al collo una, ma quella che interessa a lui è solo quella d’oro, in palio domenica. Per giocarsela contro Khachanov o Carreno Busta dovrà battere Zverev: avversario ostico, ma per come è andata sin qui “Nole” sembra inarrivabile. Anche perché il suo livello, dice lui, cresce partita dopo partita.

NOVAK DJOKOVIC
“Ho giocato il miglior incontro del mio torneo contro un ottimo avversario, e per questo sono molto felice. La sfida non era più facile rispetto alle precedenti: è stato il mio livello di tennis che è cresciuto. Più il torneo va avanti, e meglio mi sento in campo. Conosco bene il gioco di Nishikori, e sapevo che affrontarlo in Giappone non sarebbe stato facile, specialmente in uno stadio dentro al quale ha avuto parecchio successo. Sapevo che avrebbe giocato un tennis molto rapido, senza lasciarmi troppo tempo per pensare, e che sarebbe stato importante tenere sempre alta l’attenzione. Oggi credo di aver trovato una risposta efficace per ogni situazione che mi sono trovato di fronte”.

PABLO CARRENO BUSTA
“Non so se sto giocando il miglior tennis della mia vita, ma di certo mi sto esprimendo ad alti livelli e questo è stato uno dei migliori incontri della mia carriera. Contro Medvedev ho giocato una grande partita, molto completa, tenendo un ritmo alto dall’inizio alla fine. Ho servito bene, mi sono difeso alla grande, ho retto il suo ritmo da fondo campo e ho attaccato quando ne ho avuto la possibilità. Ma soprattutto non ho dato a Daniil la possibilità di prendere il sopravvento, cosa successa solo all’inizio del secondo set, quando ho concesso qualcosa al servizio e mi sono trovato sotto nel punteggio. Ma gli sono rimasto attaccato, e ce l’ho fatta. Battere in un contesto come questo un giocatore come lui, che era favorito e ha disputato e vinto match importantissimi, è un grande risultato. È la prova che in questo sport si può vincere anche contro i più forti. Non è facile, ma ci sono riuscito e sono davvero contento di questa semifinale. Spero di non fermarmi qui: sono venuto a Toyko per conquistare una medaglia, e ora siamo rimasti in quattro. Ma i posti sul podio sono tre: c’è ancora almeno un gradino da salire”.

DANIIL MEDVEDEV
“Purtroppo il mio avversario ha giocato davvero bene, meglio di me. Avrei potuto fare qualcosina di più soprattutto al servizio, specialmente nel secondo set visto che nel primo non mi ha concesso alcuna chance. Ma nei momenti importanti mi è mancata la prima palla. Uscire ai quarti di finale è un vero peccato, è terribile. Come ho detto, questa è stata la prima volta nella mia vita nella quale ho avvertito la sensazione di non giocare solamente per me stesso, ma anche per qualcun altro. In questo caso per il mio paese. Quindi sono molto più deluso oggi rispetto a quanto mi capiti di solito dopo la sconfitta in un torneo. Mi dispiace tantissimo non essere riuscito a giocare al livello che mi appartiene. Ma questo è il tennis, devo accettare di aver fallito l’obiettivo di una medaglia e andare avanti, con l’obiettivo di giocare meglio il prossimo torneo. E anche la prossima Olimpiade, nel 2024: mancano ancora tre anni, ma mi auguro di poter arrivare a Parigi nella stessa situazione di quest’anno, o con una classifica ancora migliore. Per le medaglie, ora farò il titolo per Khachanov, che avrà una bella chance contro Carreno Busta. Ma attenzione anche a Karatsev e Vesnina nel misto: possono fare grandi cose”.

KAREN KHACHANOV
“Ho vinto una bella partita, combattuta, con soli due break. Sono felice di essere riuscito a tenere il mio servizio e a mettere tanta pressione al mio avversario nel corso del terzo set. Per fortuna siamo scesi in campo alle 15 e non alle 11 del mattino, il che ha reso la situazione un po’ meno complicata. Giocare oggi è stato molto più semplice rispetto ai giorni scorsi, e penso che il gioco ne abbia guadagnato: è venuta fuori una bella partita, e sono felice di aver battuto un avversario pericoloso come Hubert, che negli ultimi mesi ha mostrato spesso un grande tennis. Sono davvero felice di essere ancora in corsa, e di avere ora una doppia chance (la semifinale, quindi l’eventuale finale per il bronzo, ndr) per conquistare una medaglia”.

BELINDA BENCIC
“Raggiungere la finale ai Giochi Olimpici è un sogno che si avvera. Da atleta è già incredibile avere la possibilità di partecipare a una Olimpiadi, figuriamoci tornare a casa con una medaglia. Mai avrei pensato di poter arrivare così lontano, e non sono ancora riuscita a realizzare l’importanza di questo risultato. Non ho neanche bene idea di come sia andata la partita: ho attraversato molti momenti di difficoltà, ho pensato più volte che la mia avversaria stesse meritando più di me, ma sono sempre rimasta in partita. Ho dato davvero tutto per vincere, e sono fiera di me stessa. Non ho idea di come abbia giocato l’ultimo game, o di quante prime di servizio abbia messo in campo, visto che ho servito molto male per tutto l’incontro. E non ricordo nemmeno il match-point, ero come in trance agonistica. Andrò a rivedermelo, ma non importa. Quello che conta è che sia arrivata la vittoria. Vincerò una medaglia (due, ha raggiunto la finale anche in doppio, ndr), ed è un sogno che si realizza. Ma la mia avventura in questi Giochi non è ancora finita”.

MARKETA VONDROUSOVA
“Sono arrivata qui a Tokyo pensando che già vincere un paio di partite sarebbe stato per me un ottimo risultato. Ma poi quando ho battuto Naomi (Osaka, ndr) mi sono accorta che il mio tennis stava funzionando bene, e ho iniziato a pensare che forse avrei potuto percorrere altra strada. Sono davvero felice di aver raggiunto la finale: è una sensazione incredibile. Al momento fatico ancora a crederci, avrò bisogno di tempo per rendermene conto. È qualcosa di meraviglioso, indipendentemente da come andrà sabato. Sia che arriverà un oro sia che arriverà un argento sarà comunque incredibile, e sono davvero fiera di me stessa”.

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