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-6 giorni al tuo biglietto per il Foro Italico 2023. 6 come…

Mancano 6 giorni all’apertura della biglietteria per la prossima edizione del torneo romano, in programma al Foro Italico dal 10 al 21 maggio 2023. Sei come i trionfi a Roma di Novak Djokovic

di | 10 luglio 2022

L’appuntamento è per il 10 maggio 2023 ma già si scalda l'atmosfera in vista del ritorno dei grandi campioni al Foro Italico. Fra sei giorni si aprirà la biglietteria per l'edizione numero 80.

Per tutti i tesserati FIT ci sarà una straordinaria opportunità: sarà infatti possibile acquistare biglietti e abbonamenti con il 20% di sconto.

La promozione è valida per un limite di un biglietto per sessione (per massimo tre sessioni) o di un abbonamento e sarà disponibile solamente sul sito ufficiale del torneo. Naturalmente, la prelazione sarà garantita agli abbonati 2022, che potranno usufruirne con queste tempistiche:

  • dal 15 luglio al 21 settembre 2022 sarà possibile confermare il medesimo posto acquistato per l’edizione 2022;
  • dal 22 al 28 settembre 2022 sarà possibile effettuare, solo se non si è già proceduto alla conferma del vecchio posto, il cambio posto tra quelli non confermati;
  • dal 29 settembre 2022 tutti i posti non confermati potranno essere acquistati in vendita libera.

LE SEI VITTORIE DI DJOKOVIC

Mancano sei giorni all'apertura della biglietteria, tanti quante sono le vittorie a Roma di Novak Djokovic. L'amore del serbo per gli Internazionali, dove il pubblico ha dimostrato di ricambiarlo con un'intensità che non smette di emozionarlo, è scattato nel 2008. Battendo in finale Stan Wawrinka, Djokovic festeggiò allora il suo decimo titolo in carriera e il quarto nei Masters Series, come allora si chiamavano i Masters 1000.  “In Italia ho giocato tanto quando ero junior. Quando vengo qui io mi sento a casa: è anche per questo che vincere a Roma è stato davvero speciale” ha detto allora Nole, in buon italiano.

Tre anni dopo, nel clou di una delle sue stagioni pià dominanti di sempre, Djokovic ha illuminato il Foro Italico già dalla semifinale contro Andy Murray. Il serbo vince il primo set, lo scozzese conquista il secondo e va a servire per il match sul 5-4 nel terzo, Nole però rimonta e si impone al tiebreak decisivo. In finale, poi, riesce a piegare Nadal festeggiando così il secondo Masters 1000 della stagione sulla terra rossa. Grazie a quel successo, Djokovic si è matematicamente qualificato per le Nitto ATP Finals.

L'iniziale, curiosa, tendenza di trionfare una volta ogni tre anni al Foro continua a caratterizzare le partecipazioni di Djokovic. Dopo i successi del 2008 e del 2011, infatti, il serbo mette il suo nome nell'albo d'oro nell'edizione 2014. Raggiunge così i 44 titoli ATP dell'austriaco Thomas Muster, al tredicesimo posto nell'era Open. Costretto a saltare Monte-Carlo e Madrid, Djokovic ribalta la finale contro Nadal e chiude 4-6 6-3 6-3. Il serbo si conferma l'unico capace di battere Rafa con continuità sulla terra rossa. Quella di Roma nel 2014, infatti, era solo la settima sconfitta incassata dal maiorchino in una finale ATP sulla sua superficie migliore: quattro le aveva subite contro il serbo.

La scansione di un successo ogni tre anni si interrompe nel 2015. Djokovic infatti si conferma campione agli Internazionali battendo in finale Roger Federer in due set. Djokovic festeggia la 22ma vittoria consecutiva e proseguirà poi una stagione da dominatore chiusa con un particolare record: sarà l'unico giocatore ad aver battuto almeno una volta tutti i rivali in Top 10 a fine anno.

Djokovic e Roma, trionfo e amore

Più recenti le ultime affermazioni. Nel 2020, in un'edizione autunnale e giocate a porte chiuse a causa della pandemia da COVID-19, Djokovic ha eliminato in semifinale il norvegese Casper Ruud e in finale Diego Schwartzman, capace di sorprendere Rafa Nadal, celebrando così il 36mo titolo in carriera nei Masters 1000.

Il sesto titolo risale alla scorsa edizione, in cui Djokovic ha toccato anche il prestigioso traguardo delle mille vittorie in carriera in semifinale. Un preludio gioioso del suo 38mo titolo in un Masters 1000, conquistato grazie al 6-0 7-6(5) su Stefanos Tsitsipas. Quello registrato nel primo set è il quattordicesimo 6-0 in una finale di singolare maschile a Roma. Proprio il serbo aveva subito l’ultimo, nel 2019 contro Nadal.

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