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Mancano quattro giorni all'apertura della biglietteria per l'edizione numero 80 degli Internazionali. Quattro sono anche le finali di Nicola Pietrangeli a cui è intitolato lo stadio più iconico dell'impianto e del tennis mondiale
di Alessandro Mastroluca | 12 luglio 2022
Manca un anno, ma già si scalda l'atmosfera in vista del ritorno dei grandi campioni al Foro Italico. Fra quattro giorni si aprirà la biglietteria per l'edizione numero 80 degli Internazionali.
I Tesserati FIT potranno acquistare biglietti e abbonamenti con il 20% di sconto. La promozione è valida per un limite di 1 biglietto per sessione (per massimo 3 sessioni) o di 1 abbonamento.
Sarà possibile usufruirne esclusivamente acquistando attraverso il sito ufficiale del Torneo, inserendo gli estremi della propria tessera.
Gli abbonati dell’edizione 2022 potranno esercitare il diritto di prelazione con le seguenti modalità:
L’abbonamento si intende confermato una volta effettuato il pagamento.
I QUATTRO TRIONFI DI PIETRANGELI
Quattro sono anche le finali al Foro Italico di Nicola Pietrangeli, a cui è intitolato lo stadio più unico e pittoresco nel tennis mondiale. Due i suoi titoli nella storia del torneo: il primo nel 1957 celebrato a Roma, il secondo nel 1961 nell'edizione spostata a Torino, prima capitale d'Italia, nel centenario dell'unità. Pietrangeli ha anche disputato due finali nel 1958 e nel 1966.
Il primo trionfo matura grazie al successo su Budge Patty in semifinale e in finale contro Beppe Merlo, considerato l'inventore del rovescio a una mano. L'ultima finale tutta italiana al Foro si chiude 8-6 6-2 6-4. Pietrangeli trionfa sul campo che oggi porta il suo nome anche con un po' di fortuna. Prende tre nastri, ha ricordato, negli ultimi tre punti: prima un diritto, poi un rovescio velenoso, poi un altro rovescio con palla tesa. E' la sua prima vittoria in carriera contro Merlo che non è mai riuscito a vincere Roma.
L'anno successivo Pietrangeli non riuscirà a bissare quel grande risultato e perde in finale 5-7, 8-6, 6-4, 1-6, 6-2 contro il mancino australiano Melvin Rose, capace di raggiungere la terza piazza del ranking mondiale. Rose, futuro coach anche di Margaret Court, Billie Jean King e Arantxa Sanchez-Vicario, è stato inserito nella International Tennis Hall of Fame di Newport nel 2001.
Da romanzo la finale del 1961, in una Torino da tutto esaurito. In una delle più belle partite della sua carriera, Pietrangeli batte Rod Laver, il più forte giocatore del mondo che l'anno successivo avrebbe completato per la prima volta il Grande Slam.
Laver vince il primo set, poi però raccoglie appena quattro game negli altri tre. Di fronte a un pubblico entusiasta, Pietrangeli distribuisce capolavori e palle corte eleganti quanto precise. Quel giorno a Torino sembrava davvero di un altro pianeta. Un giorno da ricordare per un simbolo del tennis italiano e degli Internazionali, che resterà legato per sempre al torneo e al Foro Italico. Dove la storia del tennis incontra la passione, anno dopo anno.