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La “bolla” newyorkese è teatro di uno Slam a stelle e strisce un po’ strano, e non solo perché si gioca a porte chiuse o per il clamoroso hakiri di Djokovic. A Kitzbuhel primo titolo per Kekmanovic mentre al Foro Italico Nole festeggia il quinto trionfo e ad Amburgo si impone Rublev. A Forlì Musetti conquista, a 18 anni, il suo primo trofeo challenger
di Tiziana Tricarico | 28 dicembre 2020
Nella oramai famosa “bolla” di New York si alza il sipario sugli Us Open (53.400.000 dollari di montepremi), quest’anno secondo Slam a disputarsi dopo lo stravolgimento del calendario a causa della pandemia da Covid-19. Sui campi in cemento di Flushing Meadows dalle tribune deserte non si giocano le qualificazioni, ma nel tabellone maschile sono comunque 10 gli azzurri al via, un record!
Escono subito Gaio, Cecchinato, Travaglia, Sonego, Lorenzi, Seppi, Mager e Sinner ma chi ha tanto da recriminare (contro la “sfiga”) è proprio l’altoatesino. Jannik, che ha pescato l’avversario più tosto, il russo Khachanov, numero 16 del ranking ed 11 del seeding, lo domina per due set prima di infortunarsi alla schiena e cedere comunque solo al tie-break del set decisivo.
Per la seconda volta in carriera Salvatore Caruso arriva al terzo turno in uno Slam arrendendosi solo a Rublev. E proprio il russo nel turno successivo rispedisce a casa un altro azzurro, Matteo Berrettini, che dopo la splendida cavalcata fino alle semifinali del 2019 (fermato solo dal futuro vincitore Nadal), stavolta deve salutare New York già negli ottavi.
Non mancano le sorprese, come quella che si materializza al terzo turno quando il croato Borna Coric, 27esima testa di serie, elimina il greco Stefanos Tsitsipas, quarto favorito del torneo, sconfitto al quinto dopo quattro ore e mezza di partita e 6 match-point falliti dal 22enne di Atene.
Novak Djokovic si sincera delle condizioni della giudice di linea che ha colpito involontariamente con la pallina alla gola. Per questo gesto è stato squalificato
Clamoroso: Nole squalificato! - Niente a che vedere, però, con il “fattaccio” degli ottavi di finale. Quando Novak Djokovic viene squalificato per aver colpito - seppure involontariamente - con una pallina, in un gesto di stizza, una giudice di linea. La domenica di mezzo degli US Open offre un inaspettato colpo di scena: protagonista il numero uno del mondo, sanzionato per un comportamento vietato dal regolamento.
Il “fattaccio” avviene sul 6-5 del primo set contro lo spagnolo Pablo Carreno Busta che ha appena strappato il servizio al serbo. Djokovic scaglia con violenza una pallina verso i teloni di fondo colpendo però, all’altezza della gola, la giudice di linea che si trovava alle sue spalle. La donna si accascia al suolo tossendo più volte e faticando a respirare. Nole va subito a verificarne le condizioni, pronto ad aiutarla, ma quando torna vicino alla rete vede il giudice di sedia insieme ai due supervisor e capisce che per lui gli Us Open stanno per finire: gli viene infatti comunicata la sua esclusione dal torneo.
Una nota dell’USTA precisa poi che come conseguenza "sulla base del codice di condotta che regola gli Slam perderà i punti ATP e il montepremi acquisito, con possibilità di ulteriori sanzioni economiche".
Si interrompe dunque nel modo più imprevedibile l’inseguimento di Djokovic al 18esimo trofeo Slam, per ridurre il gap dai grandi rivali Federer (20 Slam) e Nadal (19). Il 33enne di Belgrado si ripresentava sull’”Arthur Ashe Stadium” imbattuto nel 2020, con un record di 26 match vinti.
Thiem concede il bis...Slam! - Alla sfida per il titolo finiscono per arrivarci l’austriaco Thiem, che in semifinale si sbarazza in tre set del russo Dannil Medvedev, quinta testa di serie e finalista nell’edizione del 2019, ed il tedesco “Sascha” Zverev, che recupera due set allo spagnolo Pablo Carreno Busta, approdato al penultimo atto dello Slam a stelle e strisce per la seconda volta in carriera (ci era già riuscito nel 2017).
L'abbraccio finale tra Dominic Thiem e Alexander Zverev dopo la finale dello US Open
Per la quinta volta nell’era Open, il vincitore di un Major recupera due set di svantaggio in finale. A Flushing Meadows Dominic Thiem riesce nell’impresa dopo un inizio troppo brutto per essere vero e batte l’amico Alexander Zverev, in lacrime durante la premiazione, che questa partita se la sognerà per tante ma tante notti (due set ed un break di vantaggio…e ancora sei pari nel tie-break dopo aver salvato due match-point).
L’austriaco, numero tre del ranking e due del seeding, si impone 26 46 64 63 76(6) sul tedesco, n.7 ATP e quinta testa di serie, diventando il 150esimo campione Slam, il 55esimo agli Us Open. Il 2020 regala al 27enne di Wiener Neustadt i suoi primi titoli Slam della carriera: il 23enne di Amburgo invece deve attendere ancora.
A Kitzbuhel vanno in scena le...sorprese - Al “Generali Open” (ATP 250 - montepremi 542.695 euro) sulla terra rossa di Kitzbuhel, in Austria, si fermano al secondo turno sia Sinner che Fognini, quest’ultimo al rientro nel tour dopo l’operazione ad entrambe le caviglie subita a fine maggio.
Per la prima volta nell’Era Open tre qualificati - Hanfmann, Djere e Huesler - raggiungono le semifinali di un torneo ATP. Il titolo - il primo in carriera - però se lo aggiudica il serbo Miomir Kecmanovic, n.47 ATP, che in finale supera con un doppio 64 il tedesco Yannick Hanfmann, n.118 ATP, promosso appunto dalle qualificazioni.
Nitto investe su Torino - Nitto Denko Corporation (Nitto) annuncia di aver esteso per altri cinque anni, fino al 2025, la partnership di grande successo con ATP. L’estensione la vedrà continuare come title sponsor delle ATP Finals, in partnership con la Federazione Italiana Tennis (FIT) poiché il torneo avrà la sua nuova sede a Torino dal 2021 dopo dodici edizioni alla “O2 Arena” di Londra.
Oltre ad aver rinnovato la sponsorizzazione delle ATP Finals iniziata nel 2017, Nitto diventerà anche un Gold-Partner per l'intera stagione e il fornitore ufficiale di tape (Official Athletic Tape) dell'ATP Tour.
L'ATP annuncia 4 nuovi tornei - C’è anche l’ATP 250 al Forte Village di Santa Margherita di Pula in Sardegna tra i quattro nuovi tornei che l’Association of Tennis Professionals annuncia aggiornando il calendario sino a fine 2020.
Dopo il Roland Garros il circuito maschile torna quindi in Italia per il “250” Forte Village Sardegna Open (terra): il calendario prevede poi due tornei consecutivi a Colonia, in Germania (veloce indoor), ed uno a Nur-Sultan, in Kazakhstan (veloce indoor).
Roma impressioni di settembre - Agli Internazionali BNL d'Italia (ATP Masters 1000, 3.854.000 euro di montepremi), spostati da maggio a settembre a causa della pandemia, sono 14 i tennisti italiani a tentare la strada delle qualificazioni e due, Musetti e Cecchinato, conquistano un posto nel tabellone principale.
Splende l’azzurro sul Foro Italico deserto e silenzioso: in un’atmosfera quasi irreale dei 9 italiani ai nastri di partenza nel main draw ben 8 approdano al secondo turno (resta al palo solo Mager, peraltro stoppato da Dimitrov). Ed è record! Come il fatto che siano in 4 a staccare il pass per gli ottavi, come nel 1979: stavolta si chiamano Lorenzo Musetti, che dopo Wawrinka “fa fuori” pure Nishikori, Matteo Berrettini, Stefano Travaglia e Jannik Sinner, con l’altoatesino che dopo Paire rispedisce a casa anche Tsitsipas.
Ai quarti però ci arriva solo Berrettini che si aggiudica con due tie-break il derby con Travaglia mentre Sinner cede a Dimitrov e Musetti paga dazio al tedesco Koepfer, anche lui qualificato. La favola di Matteo si interrompe contro il norvegese Ruud, che in precedenza aveva eliminato anche Sonego: si decide tutto al tie-brek dove il 24enne romano dal 5-3 perde gli ultimi quatto punti (dritto fuori dell’azzurro, ace sulla riga e prima vincente del norvegese, diritto in rete dell’azzurro).
E sfuma anche la possibilità di giocare davanti al pubblico della sua città, visto che in extremis per semifinali e finale viene consentito l’ingresso a 1000 spettatori per sessione.
Nole V, re del Foro - In un pomeriggio grigio Novak Djokovic riconquista Roma. Trionfa per la quinta volta al Foro Italico battendo in finale 75 63 l’argentino Diego Schwartzman, n.15 del ranking (protagonista nei quarti dell’eliminazione clamorosa di Rafa Nadal), alla sua prima finale in un torneo di questa categoria, e scavalcando proprio lo spagnolo per numero di titoli Masters 1000 conquistati (36).
Nole diventa così il campione più “agée” nell’Era Open al Foro Italico. Il successo del 33enne di Belgrado arriva nella settimana in cui supera Pete Sampras per numero di settimane in vetta - dal 1973, quando è stato introdotto il ranking computerizzato - arrivando a quota 287. Per il serbo è l’81esimo titolo in carriera, ottimo biglietto da visita in vista del Roland Garros.
E a proposito di Parigi - Un Roland Garros di inizio autunno piuttosto che primaverile - per via dello slittamento a causa della pandemia da Covid-19 - quello che si apre a fine mese con le sfide delle qualificazioni maschili sulla terra rossa francese.
Sono otto i tennisti italiani che inseguono il sogno main draw: Cecchinato, capace nel 2018 di centrare un’incredibile semifinale, Lorenzi, Gaio, Moroni, Viola, Marcora, Giannessi e Giustino. A conquistare l’ingresso nel tabellone principale sono “Ceck” e Giustino: sfortunato Marcora, costretto a dare forfait per problemi fisici nel turno decisivo.
Ad Amburgo si parla russo - Riassapora il gusto della vittoria Fabio Fognini all’”European Open” (ATP 500 - 1.770.865 euro di montepremi) sulla terra rossa del Rothenbaum Tennis Center (impianto con tetto retraibile) di Amburgo, in Germania.
All’esordio il 33enne di Arma di Taggia, n.15 ATP e sesta testa di serie, seguito da coach Corrado Barazzutti, batte in rimonta il tedesco Kohlschreiber, n.85 del ranking, sconfitto solo per la terza volta in dodici sfide.
Per il ligure è il primo match vinto dopo quasi otto mesi (il successo sul coreano Duckhee Lee in Davis a Cagliari), peccato per la sconfitta nel turno successivo contro il norvegese Ruud, n.30 ATP, fresco semifinalista al Foro Italico.
Il trofeo finisce nelle mani del russo Andrey Rublev: in finale il 22enne moscovita, n.14 ATP e quinta testa di serie, si impone 64 36 75 sul greco Stefanos Tsitsipas, n.6 del ranking e 2 del seeding, rimontando da 3-5 nel set decisivo. Per Rublev si tratta del quinto titolo in carriera su sette finali disputate, il terzo stagionale dopo quelli conquistati a Doha ed Adelaide, il primo di categoria 500.
Laver Cup 2022 a Londra - L’annuncio arriva via twitter: la Laver Cup 2022 si giocherà a Londra, alla “O2 Arena”, l’impianto che dal 2009 ha ospitato le ATP Finals (che dopo l’edizione di quest’anno si trasferiranno a Torino). La manifestazione lanciata da Roger Federer con la sua società di management, che mette di fronte le rappresentative di Europa e Resto del mondo, ha esordito nel 2017 a Praga, per poi svolgersi a Chicago nel 2018 e a Ginevra nel 2019. Annullata quest’anno per la pandemia, si sarebbe dovuta tenere a Boston dove è in calendario per il 2021.
Il 2020 da +229 di Lorenzo Musetti
Missione compiuta - Lorenzo Musetti conquista il suo primo titolo di categoria aggiudicandosi gli “Internazionali di Tennis Città di Forlì - Memorial Piero Contavalli”, challenger ATP da 88.520 euro di montepremi sui campi di Villa Carpena. Il 18enne di Carrara, n.180 del ranking dopo l’exploit al Foro Italico, in tabellone con una wild card, alla sua prima finale in questa tipologia di tornei supera 76(2) 76(5) il brasiliano Thiago Monteiro, n. 89 ATP ma passato attraverso le qualificazioni non essendosi iscritto per tempo al torneo.
Incontenibile la sua gioia: “È un sogno che si avvera – dice -. L’anno scorso ci ero andato vicino a Milano, quest’anno a Trieste, fermandomi in semifinale in entrambi i tornei: ora ho raggiunto l’obiettivo. Credo di essermelo meritato, è stata una settimana di grande tennis”.
Nella settima in Romagna il Next Gen batte ben quattro top 100: Tiafoe (n.67 ATP), primo favorito del seeding, Seppi (n.97 ATP), settima testa di serie, Harris (n.96 ATP), sesta testa di serie, e Monteiro. Grazie a questo successo il tennista allenato da Simone Tartarini entra tra i primi 140 del ranking: dodici mesi fa era fuori dai top 400.