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Eventi internazionali

Bye bye 2020 - Ottobre: Nadal extraterrestre fa 13 a Parigi, ma Sinner sta arrivando

Rafa da paura, il Roland Garros è sempre suo: annienta Djokovic in finale ed aggancia Federer a quota 20 Slam. Jannik stupisce tutti centrando i quarti alla prima partecipazione e strappando al maiorchino più game di Nole. “Check” sfiora il successo a Pula cedendo a Djere, Rublev cala il poker stagionale a San Pietroburgo mentre Humbert vince ad Anversa. Doppio successo di “Sascha” Zverev a Colonia

di | 29 dicembre 2020

Lorenzo Giustino

Si alza il sipario sul terzo Slam di questo folle 2020. Sulla terra rossa di Parigi scatta il Roland Garros (38.000.000 di euro il montepremi) che vede ai nastri di partenza anche 10 azzurri: Caruso, Berrettini, Mager, Sonego, Giustino, Cecchinato, Sinner, Fognini, Seppi e Travaglia. In 6 superano l’esordio con Giustino che firma l’impresa: in un incontro giocato in due tempi il 29enne napoletano n.157 ATP, che al quarto tentativo era riuscito a superare le qualificazioni parigine (lo aveva già fatto a gennaio in Australia), batte 18-16 al quinto, dopo oltre sei ore di battaglia, il francese Moutet, n.71 del ranking. E’ il secondo match più lungo nella storia del torneo nell’Era Open dopo Santoro-Clement del 2004 durato 6 ore e 33 minuti.

Parigi tricolore - Giustino paga dazio alla fatica contro Schwartzman mentre gli altri 5 gli azzurri - Berrettini, Sonego, Cecchinato, Sinner e Travaglia - approdano al terzo turno del tabellone maschile: un risultato che non si vedeva dal 1955 (all’epoca furono Beppe Merlo, Giorgio Fachini, Sergio Jacobini, Nicola Pietrangeli ed Orlando Sirola). Qui si fermano Berrettini, che incappa nella più classica delle “giornate no” contro il tedesco Altmaier, Cecchinato, poco convinto delle proprie possibilità contro “Sascha” Zverev, e Travaglia, che va a sbattere contro Nadal.

Sonego e Sinner centrano invece gli ottavi: il 25enne torinese, n.46 del ranking, che a Parigi non aveva mai vinto un match di main draw, cede in tre set all’argentino Schwartzman, n.14 del ranking e 12 del seeding, mentre il 19enne di Sesto Pusteria centra i quarti, come Martina Trevisan.

Era dal 2011 che l’Italia non portava un giocatore ed una giocatrice contemporaneamente nei quarti (9 anni fa poi Fognini non scese nemmeno in campo contro Djokovic perché infortunato mentre Schiavone si spinse fino alla finale, la seconda di fila per lei).  

L’impresa di Jannik - Esordiente assoluto nel Major francese, Sinner, n.75 ATP, inaugura il Centrale “Philippe Chatrier” con il (nuovissimo) tetto chiuso eliminando in tre set il belga Goffin, n.12 ATP ed undicesima testa di serie, si sbarazza senza troppi riguardi del francese Bonzi, n.227 ATP, promosso dalle qualificazioni (via libera nel turno decisivo per il forfait di Roberto Marcora),  supera l’argentino Coria, 28enne di Rosario, n.99 del ranking, mai arrivato così avanti al Roland Garros (è il fratello minore di Guillermo finalista a Parigi nel 2004), e negli ottavi rispedisce a casa in quattro set il tedesco “Sascha” Zverev, numero 7 ATP e sesta testa di serie, al Roland Garros reduce da due quarti consecutivi.

Nei quarti il 19enne di Sesto Pusteria, seguito da Riccardo Piatti, va a sbattere contro il “padrone di casa”, lo spagnolo Nadal, numero 2 del ranking e del seeding ma soprattutto recordman di successi al Roland Garros (12). Jannik crea per due set non pochi problemi al maiorchino prima di uscire di scena. Ma quello giocato da Sinner è un torneo da paura.

Jannik Sinner (foto Getty Images)

La sfida tra Jannik Sinner e Rafael Nadal nei quarti del Roland Garros (foto Getty Images)

Il Roland Garros degli altriContinua il periodo no del russo Daniil Medvedev, n.5 del ranking e 4 del seeding che esce fuori subito per mano dell’ungherese Fucsovics, n. 63 ATP. Va male anche all’idolo di casa Gael Monfils, n.8 ATP ed ottava testa di serie, anche lui fuori all’esordio per mano del kazako Bublik, n.49 ATP. E’ fatale invece il secondo turno per il canadese Denis Shapovalov, n.11 ATP e nona testa di serie, stoppato 8-6 al quinto dallo spagnolo Carballes Baena, n.101 del ranking. Agli ottavi approdano 10 teste di serie ma solo 8 delle prime 16: ai quarti 7 teste di serie (4 delle prime 8) con l’unico “infiltrato” che risponde al nome di Jannik Sinner.

Verso una finale già scrittaRafael Nadal riproporziona in semifinale le ambizioni di Diego Schwartzman, n.14 del ranking e 12 del seeding, prendendosi anche la rivincita per la sconfitta rimediata nei quarti degli Internazionali BNL d’Italia: l’argentino paga cara la maratona vittoriosa nei quarti contro Thiem. Nell’altra sfida Novak Djokovic doma in cinque set Stefanos Tsitsipas, n.6 del ranking e 5 del seeding: il greco regala due set di vantaggio al serbo, poi lo trascina al quinto ma sul più bello finisce la benzina.

Nole si congratula con Rafa (foto Getty Images)

Nadal da fantascienza: fa 13 a Parigi!Rafa, n.2 del ranking e del seeding, domina 60 62 75 il numero uno del mondo Djokovic, conquista la vittoria numero 100 a al Roland Garros che gli vale il 13esimo titolo e festeggia così il ventesimo Slam, eguagliando il record di Federer. Rafa vince il torneo senza lasciare per strada nemmeno un set. Come Nole, il maiorchino riesce a conquistare uno Slam in tre decadi diverse (tra le donne ci sono riuscite Navratilova e Serena) e diventa il primo tennista nell’Era Open a vincere un Major a quindici anni dal primo trionfo.  

Flavio Cobolli negli studi di SuperTennis

Doppio Junior, azzurro a metà - Mezzo trionfo azzurro nel doppio maschile al Roland Garros Junior Championships (Grade A): Flavio Cobolli, 18enne romano, e l’elvetico Dominic Stephan Stricker (quest’ultimo vincitore del titolo anche in singolare), terzi favoriti del seeding, liquidano 62 64 i brasiliani Bruno Oliveira e Natan Rodrigues, ottave teste di serie.

E’ il quinto titolo in doppio conquistato da un azzurrino, il secondo al Roland Garros.

Ranking ATP congelato fino a marzo - L’ATP manterrà il sistema attuale di classifica, con i punti “congelati” fino all’8 marzo 2021. Di fatto si crea per la prima volta un ranking basato sui migliori risultati ottenuti nell’arco di due stagioni. Come accaduto per US Open e Roland Garros, ad esempio, un giocatore non vedrà i punti dell’Australian Open "scadere" prima dell’edizione 2021: potrà incrementarli se otterrà un risultato migliore, altrimenti resteranno nel suo bottino quelli del 2020. E lo stesso accadrà per tutti gli altri tornei disputati fino all'8 marzo 2020 ma non si potrà in nessun caso conteggiare due edizioni diverse dello stesso torneo. Aumentano ancora, dunque, le chance per Djokovic di superare le 310 settimane da numero uno di Federer.  

Anderson presidente - L’ATP si riorganizza dopo le dimissioni di Djokovic, presidente, Isner, Pospisil e Querrey dal Player Council per costituire una nuova associazione di tennisti professionisti, con a capo il serbo numero uno del mondo.

L’organo che sovraintende al circuito professionistico annuncia infatti l’elezione di quattro nuovi giocatori: Auger-Aliassime (posizioni 1-25 ranking), Chardy (posizioni 51-100), Millman (posizioni 1-50) e Murray (“in generale”). L’incarico di presidente è affidato al sudafricano Kevin Anderson, già vicepresidente dell’ATP Player Council.

Lorenzo Musetti (foto @lapresse)

In Sardegna è terra...azzurra! - Italiani protagonisti al “Forte Village Sardegna Open”, nuovo ATP 250 (271.345 euro di montepremi) sulla terra rossa del resort di Santa Margherita di Pula, in Sardegna. Sono in 9 ai nastri di partenza: Seppi, Caruso, Mager (stoppato da Cecchinato), Travaglia (superato dal Pellegrino) e Zeppieri (fermato da Sonego) escono subito di scena.

Agli ottavi si fermano Pellegrino, che dopo aver vinto il suo primo match di main draw ATP in carriera cede a Musetti, e Sonego mentre proprio Musetti e Cecchinato, entrambi wild card, si spingono ancora più avanti: Lorenzo è costretto al ritiro in semifinale per un problema al gomito mentre “Ceck”, in un colpo solo, torna a giocare una finale (ritrovando l’ultimo atto di un torneo ATP a 18 mesi di distanza dall’ultima volta, Buenois Aires 2019, quando vinse in finale su Schwartzman conquistando il suo terzo titolo Budapest e Umago 2018) e soprattutto ritorna in top-100.

Manca solo la ciliegina sulla torta per Cecchinato, che all’esordio annulla pure un match-point a Mager. Perché a vincere il titolo è Laslo Djere: in finale il 25enne serbo di Senta, n.74 del ranking, batte 76(3) 75 il 27enne palermitano, n.103 ATP.

Organizzare un torneo ATP in così poco tempo non è certo facile - dice il siciliano -. Peccato la finale: è mancato un piccolo passettino. Altro sulla partita non voglio dire perché è meglio di no… (il riferimento è al medical time out ‘tattico’ chiesto da Djere alla fine del primo set; ndr). Comunque sono contento perché so che sono sulla strada giusta”.  

Marco Cecchinato (foto @lapresse)

Andrey Rublev a San Pietroburgo

La legge di Rublev a San Pietroburgo - Il “St. Petersburg Open” (ATP 500 - 1.243.790 dollari di montepremi) sul veloce indoor del “Petersburg Sports and Concert Complex” della città russa si apre con la fuga modello spy story di Sam Querrey e famiglia, trovati positivi ai controlli della vigilia, e fuggiti di notte con un aereo privato fuori dal territorio russo.

Il trofeo, il quarto di questo 2020 (il sesto in carriera) se lo porta a casa Andrey Rublev: nella sfida per il titolo il moscovita, n.8 del ranking e 3 del seeding, si fa un regalo anticipato per il suo 23esimo compleanno battendo 76(5) 64 il croato Borna Corci, n.27 ATP.

"Sascha" profeta in patria - Alexander Zverev si aggiudica il “bett1HULKS Championships”, nuovo torneo Atp 250 (montepremi di 325.610 euro) sul veloce indoor della Lanxess Arena di Colonia, in Germania.

Nella sfida per il titolo il 23enne tedesco di Amburgo, numero 7 del ranking ed 1 del seeding, batte 63 63 il canadese Felix Auger Aliassime, n.22 ATP, che perde la sesta finale su sei disputate in carriera.

Alexander Zverev a Colonia

Zverev cincede il bis a Colonia - Secondo atto del “bett1HULKS Championships” (ATP 250 - montepremi di 325.610 euro) che si disputa per la seconda settimana consecutiva sul cemento indoor della Lanxess Arena di Colonia.  Cechinato esce all’esordio, Sinner invece si arrampica fino in semifinale prima di cedere al futuro vincitore del torneo Alexanderz Zverev. Nella sfida per il titolo lo stesso Zverev, numero 7 del ranking e prima testa di serie si impone 62 61 all’argentino Diego Schwartzman, n.9 ATP e seconda testa di serie. Per “Sascha” è il 13° titolo in carriera su 21 finali disputate.                                               

Luca Nardi, pesarese, classe 2003

Ad Anversa la prima volta di Nardi - E’ all’“European Open” (ATP 250 - 394.800 euro di montepremi) sul veloce indoor di Anversa, in Belgio, che Luca Nardi sfiora l’impresa nella sua prima volta in un main draw del circuito maggiore: il 17enne pesarese, n.917 ATP, per un set e mezzo domina lo statunitense Marc Giron, n.97 ATP, proveniente dalle qualificazioni, poi dal 64 4-3 incassa un parziale di nove giochi ad uno e finisce per cedere 46 64 61.

Esordio fatale anche per Salvatore Caruso: a battere in tre set il 27enne di Avola, n.79 ATP, è Daniel Evans, n.35 del ranking.

Il britannico nei quarti salva un match-point contro Karen Khacanov, n.17 ATP, che dà fuori di matto contro il giudice di sedia. Lo stesso Evans però in semifinale manca 4 match-point contro Ugo Humbert. Ed il trofeo - il secondo del 2020 e in carriera dopo Adelaide - finisce proprio nelle mani del francese, n.38 del ranking, che in finale si impone sull’australiano Alex De Minaur, n.29 ATP ed ottavo favorito del seeding.

Wimbledon 2021 si farà - "The Championships" torneranno nel 2021, con o senza spettatori. Lo ribadiscono gli organizzatori del torneo su erba più famoso del mondo, cancellato quest’anno per la prima volta dalla Seconda Guerra Mondiale a causa della pandemia da Covid-19 che ha sconvolto l’intera stagione del tennis (e non solo).

Una decisione presa ad aprile quando l’Europa era in pieno lockdown e le prospettive erano davvero molto incerte anche se poi i due successivi Slam si sono disputati: gli US Open a porte chiuse e il Roland Garros, spostato da fine maggi a fine settembre, davanti a soli mille spettatori.

Circolo di tennis o splendido giardino, questo è il dilemma a Wimbledon

Un pensieroso Fabio Fognini al Roland Garros (foto Getty Images)

Fognini dà appuntamento all'anno prossimo - Finisce in anticipo il 2020 tennistico di Fabio Fognini. Il 33enne di Arma di Taggia, numero 16 del ranking mondiale, rende noto a fine mese - in una diretta su Instagram - di risultare ancora positivo al Covid-19 e, di conseguenza, di aver deciso di non giocare altri tornei quest’anno.

La prima positività al Coronavirus di Fabio era stata riscontrata a poche ore dall’esordio in singolare nell’ATP Forte Village Sardegna Open a Santa Margherita di Pula.

Dopo il forfait a Vienna, Fognini rinuncia dunque anche al Masters 1000 di Parigi-Bercy. Una stagione da dimenticare per il numero due azzurro, che a fine maggio si era sottoposto a un intervento ad entrambe le caviglie che aveva reso particolarmente complicato il rientro nel tour alla ripresa dopo il lockdown.

Fabio chiude il 2020 con un bilancio di 5 vittorie e 10 sconfitte: l’unico risultato di rilievo gli ottavi a Melbourne a gennaio. Grazie al “ranking congelato” (fino all’8 marzo 2021), l’andamento di questo 2020 non gli precluderà l’essere testa di serie ai prossimi Australian Open.

La "scadenza" di Murray - Realismo ed autocritica non fanno difetto ad Andy Murray neppure ora che fatica a ritrovare la forma migliore a seguito dell’intervento chirurgico all’anca nel gennaio 2019. Dopo la secca sconfitta rimediata all’esordio al Roland Garros contro Wawrinka e la repentina uscita di scena anche a Colonia contro Verdasco, lo scozzese ex numero uno del ranking ma attuale numero 115 ATP dà forfait nel secondo torneo in programma nella città tedesca per il riacutizzarsi di un infortunio nella regione pelvica, manifestatosi per la prima volta agli US Open (una tendinite dell’ileo psoas, il muscolo che unisce la parte bassa della schiena alla parte superiore della gamba, in sostanza nella zona dell’anca, quella che sta tormentando da tempo il britannico). 

"Ho cercato di gestire il problema in allenamento e nelle partite, ma purtroppo dopo il match a Colonia della settimana scorsa il dolore si è fatto di nuovo più acuto. E dopo aver giocato alcuni punti in allenamento ho realizzato di non essere in condizioni tali da poter scendere in campo", spiega Murray.

Lo scozzese ammette anche che è necessario un miglioramento dei risultati per proseguire la sua carriera: "Voglio provare a giocare partite e partecipare a tornei perché il mio corpo tende a sentirsi meglio più gioco, anche se i risultati in campo non sono certo quelli che vorrei. Se tra un anno sarò ancora il numero 100 al mondo, continuerò a giocare? Forse no".

Andy Murray a Colonia

Rafael Nadal (foto Getty Images)

Rafa da (ennesimo) record - L’ultimo traguardo eclatante di Nadal è quello delle settimane consecutive in “top ten” 788, strappando un altro primato al Jimmy Connors (787). Più indietro l’amico/nemico Roger Federer, a 734 settimane.

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