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Eventi internazionali

Huesler nel nome di Federer: primo trionfo a Sofia

Il 26enne svizzero, che aveva eliminato Musetti in semifinale, sorprende il giovane talento danese Rune. Entrato in agosto tra i top 100, da lunedì sarà n.64 del mondo

di | 02 ottobre 2022

Un vecchio grande svizzero che dice addio (Roger Federer), un nuovo e semi-sconosciuto svizzero che bussa allla porta del grande tennis: Marc-Andrea Huesler ha conquistato a Sofia il suo primo titolo ATP, battendo in finale il danese Holger Rune, 6-4 7-6(8) in un’ora e 41 minuti. Si era presentato a Sofia da n. 95 del mondo e domani sarà n. 64: ha fatto subito centro alla prima finale in carriera.

Huesler ha l’età di Matteo Berrettini, è nato a Zurigo il 24 giugno del 1996 (l’azzurro il 12 aprile), e una storia che lo accomuna a Roger Federer, naturalmente il suo idolo: è stato avviato al tennis dai suoi genitori, Jurg (uno psichiatra) e Patricia (un’insegnante) che si erano frequentati anche in virtù di questa passione in comune, proprio come Robert e Lynette Federer.  

Il mancino svizzero, che è anche alto esattamente come Berrettini (196 centimetri), ha vinto 5 ATP Challenger in carriera di cui 2 nel 2022, entrambi sulla terra battuta messicana, a Città del Messico e Aguascalientes, entrambi in altura. Rende infatti al meglio nelle condizioni in cui l’aria leggermente rarefatta esalta la velocità e le grandi variazioni che è in grado di trovare con il servizio ma anche l’ottimo gioco di volo, esaltato da una mano molto sensibile. I 553 metri sul livello del mare di Sofia potrebbero averlo avvantaggiato. E’ entrato tra i primi 100 del mondo (direttamente al n.85) quest’anno dopo le semifinali raggiunte sul campi duri di Winston- Salem, la settimana prima degli Us Open. Ora punta verso i Top 50.

Huesler è partito forte, strappando subito il servizio a Rune. Poi ha gestito bene i suoi turni di servizio fino a chiudere il set 6-4 (concedendo solo due palle break lungo il percorso).

Lo scherzo stava per riuscirgli anche in apertura di seconda partita, subito 0-40 sulla battuta dal danese: Rune però reagiva d’impeto e si salvava. Il danese, come sempre velocissimo, sfruttava il suo gran tempo sulla palla e l’esplosività. Colpi pesanti perché veloci, profondi ma anche carichi di spin: quanto toccano terra, schizzano via e l’avversario si trova spesso in leggero ritardo. Huesler, quando non aveva il vantaggio del servizio, soffriva. Il punteggio seguiva l’altalena dei turni di servizio.

Sul 5-6 Huesler annullava un set point con un servizio vincente. Poi però ne concedeva un secondo con un diritto troppo arrischiato. Si salvava di nuovo, con lo smash questa volta, e porta il set al tie-break.

Lo svizzero aveva un primo match-point, sul 6-5, ma Rune, al servizio lo annullava. Poi Marc-Andrea doveva salvare un set-point quando Rune serviva 8-7. Gli riusciva e il punto dopo arrivava a poter avere in mano la palla del match, con la battuta a disposizione. Non se la lasciava sfuggire, con un'altra gran botta di prima palla alla quale Rune non riusciva a replicare.

La Svizzera, dopo le lacrime di Londra con il saluto a Roger, può accennare di nuovo un sorriso.

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