Calato il sipario sull’Open di Francia, il circuito entra nella breve ma intensa stagione erbivora. Daniil Medvedev si prepara a tornare numero 1. Ma la decisione dell’ATP di non assegnare punti a coloro che parteciperanno al torneo di Wimbledon rende la questione ancora più interessante
07 giugno 2022
Calato il sipario sull’Open di Francia, il circuito entra nella breve ma intensa stagione erbivora. Gli appassionati di tutto il mondo attendono questo periodo dell’anno per gustarsi le gesta dei propri eroi, costretti per una volta a utilizzare il fioretto, più della sciabola, per regalare lampi di classe accecante. L’erba è così, prendere o lasciare.
Alcuni la amano, altri la odiano. C’è chi può guadagnare posizioni importanti, dando sfoggio delle proprie delle abilità offensive, e chi invece è costretto ad adattarsi per evitare di perdere troppo terreno nel ranking. Se si aggiunge, inoltre, la decisione dell’ATP di non assegnare punti a coloro che parteciperanno al torneo di Wimbledon, la questione si fa piuttosto interessante. Ma andiamo con ordine.
L’unica cosa certa è che il 13 giugno Daniil Medvedev tornerà in vetta al ranking Atp, quando verranno sottratti i punti del Roland Garros 2021. Il moscovita, con l’uscita dei punti di Wimbledon (non rimpiazzabili per nessuno), potrà poi allungare su Novak Djokovic. Mentre Alexander Zverev sarà per la prima volta numero 2 del mondo.

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Daniil “The Bear” è iscritto a s-Hertogenbosch, Halle e Mallorca. Il vincitore degli US Open 2021 non difende punti in Germania (lo scorso anno perse all’esordio con Jan Lennard Struff) e in Olanda, ed è proprio in questi due tornei che dovrà provare a dare il massimo per guadagnare qualcosa. Il 20 giugno perderà i 90 punti della semifinale al Queen’s 2019 (in realtà i 180 dimezzati in virtù del ranking congelato causa Covid-19), mentre l’11 luglio scadranno i 180 degli ottavi di finale di Wimbledon 2021. Attenzione però a Mallorca, dove Daniil alzò al cielo il trofeo che ora è chiamato a difendere. In vista del veloce americano il suo primato non appare in discussione.
Alle spalle di Medvedev è bagarre ricca di incognite, soprattutto dal punto di vista fisico. In attesa di maggiori chiarimenti sui tempi di recupero dopo l'operazione (ai legamenti della caviglia destra) di Alexander Zverev, è certo che il tedesco perderà i 180 punti degli ottavi di finale di Wimbledon (come detto in scadenza l’11 luglio) e prima ancora i 45 (90 dimezzati) dei quarti di finale raggiunti ad Halle nel 2019. Per Sascha, in questo momento, le priorità sono evidentemente altre.
Rafa sì, Rafa no. Dopo qualche spavento lo spagnolo ha dichiarato di voler continuare a provarci soltanto qualora riuscisse ad intervenire sul piede evitando infiltrazioni quotidiane. Nadal vuole esserci a Wimbledon, nonostante tutto, e sa che al termine dei Championships perderà i 360 punti (anche in questo dimezzati) della semifinale del 2019 (persa in quattro set con Roger Federer). Visto ciò che ha fatto sin qui, nulla di grave.
Capitolo Novak Djokovic. Il serbo non è iscritto ad alcun torneo nelle prossime settimane e dopo Wimbledon (al termine del quale si ritroverà con i 2000 punti in meno della vittoria del 2021) dovrebbe stazionare in sesta o settima posizione. Nella Race la situazione è ancor meno rosea (Nole è numero 9 in questo momento) e una sua qualificazione alle Nitto ATP Finals dovrà passare da una rincorsa nella seconda parte di stagione, momento per lui solitamente proficuo.
Tra coloro che in queste settimane possono mettere da parte un importante bottino, pur non essendo specialisti della superficie, abbiamo Carlos Alcaraz e soprattutto Stefanos Tsitsipas. Lo spagnolo è alle prime esperienze sull’erba (ha giocato solamente due partite a Wimbledon nel 2021, perderà appena 45 punti) ma ha già dimostrato di saper imparare velocemente. Carlito è iscritto al Queen’s e ha tutte le intenzioni di voler confermare il prima possibile la propria partecipazione al Gran Galà di Torino, le Nitto ATP Finals. Lo scorso anno Stefanos fece l’errore di presentarsi ai Championships senza alcun torneo di preparazione e ottenne come risultato una cocente sconfitta all’esordio (6-4 6-4 6-3) con Frances Tiafoe (il che gli costerà soltanto 10 punti). L’attuale numero 5 del mondo è iscritto a Stoccarda, dove è la testa di serie numero 1, e ad Halle.
Chi rischia è sicuramente Felix Auger-Aliassime, le cui cambiali sono molto pesanti. Il canadese - che sull'erba sa giocare eccome - perderà i 360 punti di Wimbledon (quarti di finale nel 2021) e non solo. Questa settimana ha scelto s-Hertogenbosch e non Stoccarda (il che gli costerà i 150 punti della finale persa lo scorso anno) e dovrà presto fare i conti con i 90 (dimezzati) del Queen’s 2019, torneo che non giocherà avendo optato Halle (dove fu semifinalista nella passata edizione).
Ultimi, ma non per importanza, gli azzurri. Ai piani alti nel ranking, attenzione a Matteo Berrettini, che come Djokovic pagherà inevitabilmente la decisione presa dall’ATP di non assegnare punti all’All England Club. Matteo è iscritto però a Stoccarda e al Queen’s, tornei dove andrà alla ricerca della miglior condizione più che a difesa dei (tanti) punti in scadenza. Diverso il discorso per Jannik Sinner, che al netto dei 10 punti che perderà dopo Wimbledon non ha scadenze imminenti. Il numero 12 del ranking disputerà i tornei di Halle e di Eastbourne per provare a riavvicinarsi alla top-10.