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Djokovic salta Montreal, US Open a rischio: la richiesta del Congresso

Il serbo ha annunciato che non giocherà il Masters 1000 di Montreal: non può entrare in Canada non essendo vaccinato. Al momento non può giocare nemmeno lo US Open e il caso è diventato politico.

di | 05 agosto 2022

Novak Djokovic ha annunciato che non giocherà la Rogers Cup, il Masters 1000 canadese che quest'anno va di scena a Montreal, mentre il corrispettivo WTA 1000 si gioca a Toronto (le due sedi ogni anno si alternano). 

Il serbo infatti non può entrare nel territorio canadese non essendo vaccinato contro il COVID-19, hanno annunciato gli organizzatori che hanno assegnato una wildcard per il tabellone principale all'ex numero 1 del mondo Andy Murray. Lo scozzese, tre volte campione in Canada (2009, 2010, 2015) e due volte finalista ATP quest'anno, ha ottenuto l'invito grazie a un accordo con la LTA, la Federtennis britannica.

Il forfait di Djokovic si unisce a quello del tedesco Oscar Otte, numero 41 del mondo. Entrano dunque nel main draw il francese Benjamin Bonzi, numero 51, e l'australiano Nick Kyrgios, numero 63. Sul torneo SuperTennis aprirà una finestra in chiaro speciale, con la differita di due match per ogni giornata, alle 9 e alle 15 del giorno successivo.

Djokovic, la richiesta ufficiale di esenzione

Al momento, Djokovic non può nemmeno giocare lo US Open per la norma che impone l'obbligo di vaccinazione per chi arriva dall'estero. Ci sarebbe però uno spiraglio per ottenere l'esenzione. Non si tratta di un'esenzione medica, però, come quella in base alla quale il serbo partì per l'Australia a gennaio scatenando un caso giudiziario finito con la revoca del visto, un primo appello vinto, un secondo provvedimento di espulsione e la definitiva cacciata dal Paese dell'allora numero 1 del mondo.

Djokovic potrebbe giocare lo US Open se il governo considerasse il suo ingresso negli USA un beneficio di interesse nazionale. Dopo una petizione dei tifosi sul web, ora si sono mossi ufficialmente due rappresentanti del Congresso USA perché il presidente USA Joe Biden riconosca la "National Interest Exemption" per tutti i tennisti non vaccinati che abbiano i requisiti, e dunque la classifica, per giocare lo US Open. La richiesta ufficiale, inviata da Claudia Tenney e Louie Gohmert, entrambi repubblicani (il partito di Donald Trump, ex presidente sconfitto da Biden alle ultime elezioni).

"Impedire a grandi atleti come il 21 volte campione Slam Novak Djokovic di competere in eventi di alto profilo [come lo US Open] riduce la loro importanza vitale dal punto di vista economico e diplomatico, senza che ci sia un beneficio tangibile per la salute pubblica" scrive Tenney nella sua richiesta inviata al segretario di Stato Antony Blinken, che ha condiviso attraverso i suoi profili social.

Dalla parte di Djokovic si schiera anche Tennys Sandgren, statunitense non vaccinato che però potrà giocare lo US Open. Infatti non è la USTA, la federazione USA che organizza il torneo, a richiedere l'obbligo di vaccinazione ma il governo statunitense che ha imposto la norma per i viaggiatori in arrivo dall'estero. "E' una vergogna che la USTA non lotti perché a Djokovic venga data l'esenzione - ha scritto su Twitter -. Io posso giocare e lui no? Ridicolo".

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