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ATP, Korda in finale a Delray Beach (in tv alle 21). De Minaur conquista Antalya

Sebastian Korda, figlio dell'ex top 10 Petr che gli fa da coach, ha raggiunto la prima finale ATP. A Delray Beach sfida Hubert Hurkacz, il primo polacco a giocarsi il titolo qui, che ha battuto Christian Harrison. Finale su SuperTennis alle 21. Ad Antalya, Bublik si ritira dopo 7': De Minaur vince il titolo

di | 13 gennaio 2021

Si è allenato con Andre Agassi prima del torneo, ha abbracciato papà Petr dopo la vittoria che lo proietta alla prima finale ATP nel primo evento del 2021. Sebastian Korda è in finale a Delray Beach. Il ventenne, numero 119 del mondo che entrerà per la prima volta in top-100 la prossima settimana, ha sconfitto 6-3 7-5 il britannico Cameron Norrie.

In finale sfiderà Hubert Hurkacz, numero 35 del mondo e unica testa di serie in semifinale, che ha messo fine al percorso di Christian Harrison. Dopo otto interventi chirurgici in nove anni, si è arreso 7-6(4), 6-4 nella sua prima semifinale ATP. Numero 789 del mondo, entrato nel tabellone di qualificazioni con il ranking protetto di numero 353, ha accarezzato l'idea di diventare il vincitore di un torneo ATP con la classifica più bassa dal 1990.

Korda, che ha vinto il titolo al Challenger di Eckental nell'ultimo torneo giocato prima di questo, ha affrontato solo top-100 questa settimana. Il polacco, che punta al secondo trofeo ATP dopo Winston-Salem 2019, solo avversari fuori dai primi 100 del mondo.

In semifinale, il tiebreak e i due break di fila subiti nel secondo set dopo una breve interruzione per asciugare il campo hanno fatto la differenza per Harrison. "Sono molto felice di aver vinto questa partita" ha detto Hurkacz, in finale senza aver ancora perso un set. "Christian ha giocato in maniera straordinaria tutto il torneo. Si è qualificato, ha ottenuto il suo miglior risultato in carriera. E' incredibile".

Tra qualificazioni, singolo e doppio con il fratello Ryan, prima della partita aveva trascorso in campo dieci ore e 58 minuti. Subito dopo, sul campo è anche tornato. Con il fratello, ha raggiunto la finale di doppio contro l'ecuadoriano Gonzalo Escobar e l'uruguayano Ariel Behar che si sta facendo notare per le magliette colorate e decisamente inusuali.

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Almeno nel primo set contro Hurkacz, che al contrario ha raggiunto la semifinale giocando complessivamente due ore e mezza nei turni precedenti, la stanchezza non si è quasi notata. Harrison, che ha eliminato Gianluca Mager nei quarti, ha concesso e salvato una sola palla break, nel secondo game.

"Non ho avuto grandi occasioni nel primo set, almeno fino al tiebreak" ha detto il polacco nell'intervista post partita. "Ho vinto gli scambi lunghi e questo mi ha aiutato a prendere in mano il gioco, a portare il match dalla mia parte anche nel secondo set". 

Contro Cameron Norrie Il ventenne Korda ha infilato la nona vittoria di fila, la 17ma nelle ultime 19 partite, compresi i successi di questa settimana contro Tommy Paul e il numero 1 degli USA, John Isner. "Non vedo l'ora di giocare la mia prima finale ATP" ha detto Korda, che ha sottolineato l'importanza di avere accanto tutta la famiglia e non solo il padre Petr, l'ex numero 2 del mondo Petr e suo attuale coach. 

Korda ha giocato un tennis composto e sicuro contro Norrie, deluso tanto da spaccare la racchetta dopo aver subito il break del 5-3 nel primo set. "Sentivo che era un po' frustrato, non penso che Cameron abbia giocato esattamente come avrebbe voluto. Io ho giocato un match solido, sempre fedele al piano che avevo preparato".

Nel secondo, Korda prende un break di vantaggio (3-2), subisce la rimonta di Norrie fino al 5-5, ma beneficia dei due doppi falli del mancino britannico nell'undicesimo gioco. "Per tutta la vita, sono sempre stato bravo a mantenere la concentrazione, soprattutto nei momenti decisivi delle partite" ha detto Korda.

Bello l'abbraccio post-partita con papà Petr, che nelle due partecipazioni in carriera in questo torneo non è mai arrivato nemmeno ai quarti di finale.

Se Sebastian dovesse battere anche Hurkacz, lui e Petr Korda diventeranno la terza coppia padre-figlio di giocatori con almeno un titolo ATP all'attivo. Nella ristretta lista gli indiani Ramanathan e Ramesh Krishnan, Phil e Taylor Dent. 

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ANTALYA, LA FINALE DURA 7 MINUTI

Dura sette minuti la finale di Antalya. Alexander Bublik, numero 47 del mondo, ha provato a scendere in campo dopo l'infortunio alla caviglia sofferto nella semifinale vinta contro Jeremy Chardy, il francese che aveva eliminato Fabio Fognini. Ma ha dovuto alzare bandiera bianca.

L'australiano Alex De Minaur, numero 23capace in semifinale di battere in tre set l'ex top-10 David Goffin, aggiunge il quarto trofeo nella sua personale bacheca. "Demon" ha disputato otto finali in carriera, tutte sul duro.

Aveva vinto tutti i precedenti tre titoli nel 2019. Allora vinse a Sydney, dove è nato, nell'ultima edizione del torneo. Trionfò poi ad Atlanta senza concedere nemmeno una palla break, come dal 1991 erano riusciti a fare solo Tommy Haas (Memphis 2007) e John Isner (Newport 2017). Vinse anche a Zhuhai e arrivò in finale alle Next Gen ATP Finals, sconfitto da Jannik Sinner in rampa di lancio verso traguardi sempre più grandi.

Nel 2020, ha raggiunto il suo primo quarto di finale in uno Slam, allo US Open. Nessun australiano così giovane si era spinto così avanti a New York dopo Lleyton Hewitt nel 2002.

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