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Eventi internazionali

Davis Cup a Malaga: impresa Italia, battuti gli USA. Bolelli/Fognini ci portano in semifinale!

Gli Stati Uniti si arrendono 2-1. Splendida vittoria di Sonego contro Tiafoe mentre Musetti cede in due set a Fritz: nel doppio Fabio e Simone battono Paul e Sock. Sabato in semifinale gli azzurri di Filippo Volandri dovranno vedersela con il Canada

di | 24 novembre 2022

Il selfie di Lorenzo Sonego con i tifosi dell'Italia (foto Sposito)

Sono le più belle le vittorie contro-pronostico. Ed è splendida quella dell’Italia che ha sconfitto per 2-1 gli Stati Uniti nella sfida valida per i quarti delle Davis Cup by Rakuten Finals, di scena fino a domenica sul veloce indoor del Palacio de Deportes Martin Catpena di Malaga, in Spagna.

Nel doppio decisivo - il primo in queste Finals - Simone Bolelli e Fabio Fognini hanno superato 64 64, in un’ora e 19 minuti di gioco, Tommy Paul e Jack Sock. E così l’Italia torna in semifinale dopo otto anni (2014): sabato si giocherà l’ingresso in finale con il Canada. 

Nel primo singolare, quello tra i numeri due, con una prestazione fantastica Lorenzo Sonego (n.45 ATP) aveva sconfitto 63 76(7), in poco meno di due ore di partita, Frances Tiafoe (n.19 ATP). Nel match tra i numeri uno dei rispettivi team, invece, Lorenzo Musetti (n.23 ATP) aveva ceduto 76(8) 63, in poco più di un’ora e mezza di gioco, a Taylor Fritz (n.9 ATP).

“Sono state tre sfide durissime: i ragazzi hanno dato tantissimo: ora dobbiamo recuperare le energie per sabato”. E’ distrutto da oltre sei ore e mezza filate di partite, ma anche tanto, tanto soddisfatto Filippo Volandri: “E’ stato fantastico il doppio Bolelli/Fognini: gestione dell’ultimo game perfetta con Fabio che non ha mai servito così bene. Sono state tre grandissime prestazioni: Sonego veniva da diversi giorni dove ci aveva fatto vedere tanta energia, non ha molato un punto; Musetti ha giocato contro un tennista forte e in fiducia: ha avuto le sue occasioni nel tie-break e nel secondo set ha pagato un po’ in termini di esperienza. Il sostegno di Berrettini in panchina è stato importantissimo, così come i suoi consigli”.

Simone Bolelli e Fabio Fognini (foto Sposito)

Bolelli/Fognini b. Paul/Sock 64 64 - Avere una coppia come i “Chicchi” lascia un attimo più tranquilli quando la prima sfida di tutte queste Finals si decide al doppio.

Simone e Fabio, che quest’anno hanno chiuso all’undicesimo posto nella “Race” fallendo solo in extremis la chance di qualificarsi per le Nitto ATP Finals di Torino, hanno iniziato molto concentrati e attenti contro una coppia, quella statunitense, non troppo abituata a giocare insieme (per Tommy Paul era il debutto assoluto in doppio con la maglia della nazionale). Proprio Paul ha iniziato offrendo subito due palle-break in avvio ma gli americani sono riusciti a salvarsi. L’impresa non si è ripetuta nel nono game, ancora con Paul al servizio: complici due doppio falli del 25enne di Voorhees, gli azzurri hanno strappato la battuta ai loro avversari alla quarta palla utile (5-4) e poco dopo hanno archiviato il primo set su una volée sbagliata da Sock (6-4).

Prima palla-break dell’incontro offerta dall’Italia nel secondo gioco della seconda frazione (con Fognini al servizio) che i nostri avversari però non hanno sfruttato (1-1). Un Sock disastroso nel settimo game ha regalato due palle-break agli azzurri e Bolelli non se lo è fatto ripetere centrando immediatamente il break (4-3). Simone ha difeso il servizio a zero confermando il vantaggio (5-3) e Fognini con un ace ha siglato il 6-4 al primo match-point.

“E’ stata dura: sapevamo che sarebbe stata una sfida in salita senza Jannik e Matteo. Oggi però Lorenzo (Sonego; ndr) ha fatto una grande prestazione e noi ci siamo fatti trovare pronti per il doppio - ha detto Fabio -. Sapevamo che si poteva decidere tutto proprio al doppio. Certo, ci hanno sorpreso abbastanza le convocazioni con la scelta di rinunciare a Ram, che ha appena vinto le Finals di Torino di specialità mentre Paul non è certo uno specialista”.

“Bolelli migliore in campo? No, siamo stati molto bravi tutti e due - ha sottolineato Simone -. L’Italia ha dimostrato di essere una squadra che può fare molto bene. Abbiamo servito bene per tutto il match, abbiamo cercato di essere aggressivi in risposta e non abbiamo concesso nulla”.

Lorenzo Musetti colpisce di diritto (foto Sposito)

Fritz b. Musetti 76(8) 63 - Musetti, diventato n.1 della spedizione azzurra dopo i forfait per problemi fisici di Jannik Sinner e Matteo Berrettini (convocato ma indisponibile), era desideroso di riscattare la sconfitta subìta nell’unico scontro diretto disputato al primo turno di Wimbledon quest’anno. Nonostante il buon livello mostrato dall'azzurro e le occasioni avute, ad imporsi è stato il 25enne californiano di Rancho Santa Fe, che ha messo in campo lo stesso tennis “maturo” fatto di ottime transizioni dalla fase difensiva a quella offensiva e grande solidità al servizio visto la settimana scorsa alle Nitto ATP Finals di Torino. Al Pala Alpitour Fritz era arrivato in sostituzione dell'infortunato Carlos Alcaraz, riuscendo a spingersi fino alla semifinale finendo per impattare in due tie-break contro il futuro campione Novak Djokovic.

Il 20enne di Carrara è partito concedendo nel suo primo turno di battuta una palla break, salvata con un’ottima prima al centro, offrendone poi un’altra nell’ottavo gioco. Dal canto suo lo statunitense ha invece concesso un solo punto in ognuno dei sei game al servizio (tre persi con la prima palla e tre con la seconda) che hanno preceduto il tie-break, cui Musetti è arrivato salvando un set point nel dodicesimo gioco con un gran diritto incrociato in corsa al termine di uno scambio duro e prolungato. In quel punto si è vista tutta la migliorata abilità contenitiva del giovane azzurro, costretto a correre da una parte all’altra del campo per difendersi dagli attacchi dal centro dello statunitense.

Il tie-brek è stato poi una girandola di emozioni: Musetti si è visto annullare due set point all’undicesimo e al quindicesimo punto ma poi, a causa di un lob terminato largo, ha ceduto il primo set allo statunitense che ha chiuso il tie-break 10-8 dopo poco più di un'ora di battaglia. 

Tre palle break consecutive nel primo game in risposta hanno aperto la seconda frazione del classe 2002 azzurro. Fritz è stato però lucido e bravo a non concedere alcuna chance di concretizzare le opportunità a Musetti, spezzando i suoi sogni di allungare grazie al consueto rendimento del servizio. Il 25enne californiano da quel momento è sembrato ritrovare vigore e con una risposta profonda ha costretto Musetti all’errore portandosi in vantaggio 3-2. La partita sembrava ormai nelle mani dello statunitense, che infatti non ha concesso opportunità al toscano di riaccendere le speranze ma, anzi, ha chiuso l’incontro con un nuovo break nel nono gioco dopo un’ora e 35 minuti approfittando del terzo doppio fallo nel match di Musetti

"Ho giocato un ottimo primo set, chiuso con un errore un po’ banale che mi è costato forse la partita - ha dichiarato al termine della partita l'azzurro -. C’erano state pochissime palle break prima di quel momento, alla fine Fritz è stato più bravo a prendersi determinati rischi e poi a confermarsi come il favorito mentre io in generale ho avuto probabilmente più fretta di lui. Mi dispiace per la squadra perché Lorenzo (Sonego ndr.) aveva fatto un match bellissimo che speravo di confermare con una vittoria. Non ci sono riuscito ma adesso faremo tutti il tifo per i ragazzi del doppio. Hanno un grandissimo feeling e si vede la loro amicizia anche in campo: sono certo che i “Chicchi” sono pronti”. 

Tutta la gioia di Lorenzo Sonego (foto Sposito)

Sonego b. Tiafoe 63 76(7) - Il 24enne di Hyattsville, Maryland, aveva vinto in due set l’unico precedente con il 27enne torinese, disputato al primo turno del Masters 1000 di Parigi-Bercy il mese scorso. Ma “Sonny”, convocato all’ultimo momento e molto carico già negli allenamenti, aveva tanta voglia di riscattare le ultime tre uscite con la maglia azzurra - le prime due proprio nella sua Torino, l’ultima a Bratislava - non esattamente esaltanti. Frances, con la testa forse ancora in vacanza, ci ha messo un set ad entrare in partita.

Sonego, sostenuto da ottime percentuali al servizio, ha giocato un primo set perfetto deciso da un break messo a segno nel sesto game (4-2), quando Tiafoe si è ritrovato sotto 0-40. L’azzurro ha poi confermato il vantaggio dopo aver annullato una chance per il contro-break grazie ad una prima di servizio che viaggiava a 207 chilometri orari (5-2). Il numero due americano ha provato a rimanere attaccato (5-3) ma Sonego ha chiuso 6-3 al primo set-point al termine di uno scambio rocambolesco.

Tiafoe ha continuato ad alternare colpi talentuosi ad errori incredibili anche in avvio di seconda frazione mentre Sonego ha tenuto duro, anche se facendo un po’ di fatica in più. Nel sesto game lo statunitense si è procurato una palla-break che Lorenzo ha cancellato con l’ace numero 10, riagguantando poi il suo avversario sul 3 pari (14 i punti giocati: game più lungo del match). In quello successivo è stato Frances a soffrire: ha annullato una palla-break con una prima al corpo dell’azzurro e poi con una volée in acrobazia ed un’altra prima robusta è salito 4-3.

 Nel dodicesimo gioco con uno schiaffo al volo di diritto terminato fuori “Sonny” ha regalato un set-point a Tiafoe ma lo ha cancellato con una prima più che robusta: ancora con la combinazione servizio/diritto ha annullato un secondo set-point e poi con una volée di diritto in allungo si è guadagnato il tie-break. Lo statunitense ha provato ad allungare (3-1) ma l’azzurro lo ha riagganciato e superato (5-3): Lorenzo è arrivato al doppio match-point (6-4) ma Tiafoe sul primo ha piazzato la risposta sulla riga e sul secondo ha messo all’incrocio la volée di rovescio (6-6). Con servizio e diritto Sonego ha cancellato il terzo set-point (7-7) e poi con il 18esimo ace si è procurato il terzo match-point, quello buono, siglato da un rovescio nell’angolo a firmare la miglior prestazione di “Sonny” in Davis, Bravissimo.

“Sono entrato in campo molto convinto, mi ricordavo bene il match di qualche settimana fa - ha commentato a caldo Sonego -: ho servito bene, sono stato aggressivo e non ho mai mollato. Sono riuscito a reggere molto bene gli scambi lunghi. L’obiettivo era cercare di non subire il suo gioco perché lui tira davvero forte quindi era importante essere rapido nelle transizioni. E’ stata una partita perfetta tatticamente sono davvero contento. Il sostegno dei compagni di squadra, soprattutto Matteo, è stato importante: ho lottato anche per lui visto che non ha potuto giocare”.

PROTAGONISTI - Per le Finals di Malaga il capitano azzurro Filippo Volandri - costretto a rinunciare agli infortunati Sinner e Berrettini, quest’ultimo comunque presente in Andalusia - ha convocato Lorenzo Musetti (n.23 ATP), Lorenzo Sonego (n.45 ATP), Fabio Fognini (n.56 ATP) e Simone Bolelli (n.21 in doppio). Il “collega” statunitense Mardy Fish ha invece scelto di affidarsi a Taylor Fritz (n.9 ATP), Frances Tiafoe (n.19 ATP), Tommy Paul (n.33 ATP) e Jack Sock (n.43 in doppio).

ITALIA - Oltre allo storico trofeo conquistato nel 1976, l’Italia - che quest’anno festeggia i cento anni dalla prima partecipazione - vanta altre sei finali, l’ultima nel 1998. La scorsa edizione gli azzurri guidati dal neo capitano Filippo Volandri erano usciti di scena nei quarti, battuti per 2-1 al doppio decisivo dalla Croazia. Quest’anno si sono qualificati grazie al primo posto nel Gruppo A, sul veloce indoor dell’Unipol Arena di Bologna, grazie ai successi su Croazia (anch’essa qualificata), Argentina e Svezia.

STATI UNITI - Gli USA sono stati il primo Paese a vincere la Davis nel 1900 e con 32 trofei sono la nazione più titolata nella storia della manifestazione: assolutamente imbattibili tra il 1968 ed il 1973 quando si sono imposti in 17 sfide di fila. L’ultima coppa però l’hanno conquistata nel 2007. Alle prime Davis Cup Finals, nel 2019 a Madrid, sono usciti di scena nel round robin così come nel 2021 a Madrid (nel 2020 le Finals non si sono disputate a causa della pandemia). Quest’anno hanno staccato il pass per Malaga arrivando secondi nel Gruppo D, di scena a Glasgow, grazie ai successi su Gran Bretagna e Kazakhstan, mentre sono stati sconfitti dall’Olanda, vincitrice del raggruppamento 

PRECEDENTI - Il bilancio dei precedenti vede gli Stati Uniti in vantaggio per 8 a 4 (1-1 alle Finals con il successo degli USA nel 2019 e la rivincita dell’Italia nel 2021). Gli azzurri - come detto - si sono imposti per 2-1 proprio nell’ultimo confronto, disputato sul veloce del Pala Alpitour di Torino lo scorso anno quando Sonego, Sinner, Fognini/Musetti superarono Opelka, Isner e Ram/Sock.

COSI’ IN TV - I match sono visibili su Raisport, su Sky Sport e su SuperTennix, la piattaforma di streaming on line della Federazione Italiana Tennis.

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