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La ventunenne azzurra supera il primo turno al WTA 1000 di Guadalajara lasciando solo 3 giochi alla russa Potapova n.44 del mondo. Sfiderà Cori Gauff, n.7 del mondo ma è già sicura di guadagnare almeno 18 posizioni e migliorare il suo record in classifica
di Enzo Anderloni | 18 ottobre 2022
Sulla carta la partita non c’era: Elisabetta Cocciaretto, n. 92 del mondo, 1 metro e 66 di statura, contro Anastasia Potapova, n.44 del mondo, un metro e 75. Sulla carta due tenniste di due categorie diverse per livello e peso atletico. In effetti non c’è stata partita: ha vinto facile la migliore giocatrice di tennis e cioè la nostra Cocciaretto che in un’ora e 4 minuti di gioco ha messo ko la russa lasciandole solo 3 giochi: 6-2 6-1.
Un bel modo di sfruttare la qualificazione al tabellone principale del “Guadalajara Open Akron”, WTA 1000 dotato di un montepremi di 2.527.250 dollari che si sta disputando sui campi in cemento della capitale dello stato di Jalisco in Messico (sede lo scorso anno delle WTA Finals), ottenuta superando la canadese Zhao e la messicana Zarazua.
Potapova, recente semifinalista a Cluj-Napoca, è una di quelle atlete slanciate con racchetta che cercano di picchiare tutto molto forte e risolvere così il problema. Cocciaretto invece, alla capacità di reggere il ritmo (in virtù di gran rapidità e tempo sulla palla) aggiunge anche il pensiero. Ed è gran bello vederla prima arginare la veemenza della russa poi progressivamente smontarne tutte le certezze fino a farle persino dubitare di poter trovare il sistema per fare un “quindici”, visto che la potenza pura non ottiene risultato alcuno.
L’incertezza del match dura solo due giochi, i primi due. Potapova parte in tromba e strappa il servizio a Elisabetta. Poi però la ragazza di Fermo combatte un game lunghissimo, in cui la russa picchia, picchia ma alla fine sbaglia o viene infilata dall’azzurra che trova gli angoli con più sapienza. E’ subito controbreak e subito la partita prende la piega con cui arriverà all’epilogo.
Cocciaretto fa gioco. Se Potapova spinge forte approfitta di quella velocità per appoggiarsi, mandarla a spasso per il campo e comandare. Se Potapova rallenta, l’azzurra prende l’iniziativa e il risultato è il medesimo.
La povera Anastasia è quasi incredula della sua impotenza, lei che è 50 posti più in alto nel ranking. Eppure, ceduto il primo set 6-2, nel secondo finisce presto sotto 5-0. Una vera lezione di tennis che è anche davvero spettacolo, come tutte le partite di Elisabetta Cocciaretto, 21enne fuori dai soliti schemi di “potenza ebbasta” che vanno di moda oggi nel circuito WTA.
E’ giusto e bello che sia lei dunque a guadagnarsi il diritto di sfidare al secondo turno Cori Gauff, testa di serie n.5 di un torneo dove mancano le prime tre giocatrici del mondo (Swiatek, Jabeur e Kontaveit) ma ci sono praticamente tutte le altre. A partire da Paula Badosa, n.8 WTA, che precede la bielorussa Aryna Sabalenka, n.4 WTA, la statunitense Jessica Pegula, n.5 WTA, la greca Maria Sakkari, n.6 WTA e la stessa Cori Gauff, n.7 WTA.
Vale la pena dire che, comunque andrà la sfida con la statunitense, Elisabetta Cocciaretto è già sicura di un bel salto in classifica che vale il suo nuovo best ranking: da n.90 che era il suo record, sarà almeno n.74. E non si fermerà, ne siamo sicuri.