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Nel calendario delle prime settimane del 2021 spiccano due tornei a Biella. Ma in Piemonte stanno lavorando per fare in modo di mettere in pista altri eventi. Francia, Turchia e Sudafrica, oltre all'Italia, i Paesi più impegnati per dare qualche chance ai giocatori che non andranno in Australia
di Cristian Sonzogni | 31 dicembre 2020
Turchia, Francia, Italia, Sudafrica, con un'incursione finale in Cile. A gennaio, parallelamente al Tour maggiore, ricomincia anche il circuito Challenger, che come il suo fratello più grande sta cercando di rimodellarsi sulla base delle necessità richieste dall'emergenza ancora in corso nel mondo. La notizia principale, per l'Italia, è che ci saranno fin da subito (almeno) due tappe nel nostro Paese, entrambe a Biella. Dove, per giunta, gli organizzatori contano di allungare ulteriormente la serie con altri due appuntamenti in rapida successione.
Intanto, di confermate ci sono la prova in partenza l'8 febbraio (categoria 80) e quella al via il 15, una settimana dopo (categoria 125, la più alta, con 132 mila euro di montepremi totale). Sarà proprio in Piemonte che gli azzurri di seconda fascia cercheranno di raccogliere fin da subito punti preziosi per salire in classifica. I due tornei (entrambi sul veloce indoor) andranno a sovrapporsi perfettamente agli Australian Open, dunque ci sarà da aspettarsi al via quel gruppo di giocatori che usciranno sconfitti dalle qualificazioni, in programma a metà gennaio a Doha, in Qatar.
Proprio l'inusuale distanza temporale fra la griglia preliminare e il main draw del Major 'down under' permetterà a chi non staccherà il biglietto per Melbourne di avere tutto il tempo per rimodulare la stagione, arrivando a Biella preparato e con tutta calma. Persino in questo disgraziato 2020, la cittadina piemontese ha ospitato un Challenger sulla terra (vinto dall'argentino Facundo Bagnis, in una settimana tormentata per via del maltempo).
Stavolta, la Biella Tennis Academy e Cosimo Napolitano puntano invece sugli appuntamenti indoor per dare una chance ai professionisti di preparare la stagione nei palazzetti, che comincerà subito dopo gli Australian Open. Il campo principale dovrebbe essere allestito al PalaPajetta, mentre per gli allenamenti i giocatori potranno avvalersi della struttura del Relais Santo Stefano di Sandigliano, dove saranno pure alloggiati. Biella, peraltro, non mancherà il consueto evento sul rosso di fine estate, per l'edizione numero 24 del torneo che è ormai una tradizione consolidata per il circuito minore dell'Atp.
In precedenza, invece, sarà la Turchia la grande protagonista. Si comincia a Istanbul, dal 18 gennaio, con una prova sul rapido indoor. A seguire, due settimane di fila ad Antalya, da tempo ormai fra le capitali del tennis quando si parla di circuito Itf. La località di mare sulla costa turca ospita tornei da 15 e 25 mila dollari maschili e femminili da gennaio a dicembre, e nel corso del 2021 diventerà protagonista su tutti i fronti (Atp compreso). Con una differenza: nel Tour maggiore si giocherà sul cemento, mentre a livello Challenger la superficie sarà la terra battuta.
L'altro Paese impegnato con diversi tornei in questo avvio di stagione sarà la Francia: si parte da Quimper (categoria 100, veloce indoor), piccolo gioiello affacciato sull'oceano in Bretagna. Si prosegue poi con il classico appuntamento di Orleans, e infine con quello di Cherbourg. Da sempre, i tornei transalpini di inizio stagione possono vantare un campo di partecipazione molto qualificato, ma in questo momento così particolare vale per loro quello che vale per Biella: ci saranno soltanto coloro che dovranno rinunciare all'Australia.
Uno dei Challenger fermati dalla pandemia nel corso del 2020 è stato quello di Potchefstroom, in Sudafrica, bloccato a livello di quarti di finale in una prima edizione particolarmente sfortunata. Stavolta la cittadina sudafricana raddoppia, con due prove consecutive (entrambe su cemento all'aperto) in contemporanea con gli Australian Open. Per chiudere, spunta la prima tappa sulla terra sudamericana, a Concepcion, in Cile, per un Challenger 80. Sarà la seconda settimana dello Slam down under e in questo caso è possibile che qualche specialista del rosso eliminato rapidamente a Melbourne decida di cominciare la sua annata sul lento proprio dal Sudamerica.
Tutto quello che arriverà dopo, invece, è ancora da decidere. Intanto, la certezza è che tutti i tornei torneranno alla vecchia griglia da 32 giocatori nel main draw, più 16 nelle qualificazioni. Al momento vengono dunque lasciati da parte i tabelloni da 48 (con 16 bye) che avevano caratterizzato i primi mesi del 2020. Spicca, infine, l'assenza di Bergamo, che però è solo un rinvio. Il torneo orobico, vinto nel 2018 da Matteo Berrettini e nel 2019 da Jannik Sinner, fu il primo al mondo sospeso a causa della pandemia, lo scorso 23 febbraio. Proprio per evitare la sovrapposizione con l'Australia, gli organizzatori hanno deciso di spostarsi in autunno, prima delle Next Gen Finals di Milano. L'Atp ha già dato il proprio ok, ma si attende l'ufficializzazione della data.