
Chiudi
Berrettini è il primo italiano a giocare due volte il torneo e lunedì migliorerà anche il suo "best ranking". Murray a Vienna elimina Hurkacz, oggi virtualmente ultimo dei qualificati. Arrivando in semifinale, Sinner ha l'occasione di superarlo nella Race la prossima settimana
di Alessandro Mastroluca | 26 ottobre 2021
Adesso è ufficiale: Matteo Berrettini è il primo italiano a giocare per due volte le Nitto ATP Finals. La notizia è arrivata dopo il 76 63 all'esordio nell'ATP 500 di Vienna e la contemporanea sconfitta al primo turno del polacco Hubert Hurkacz, sconfitto da un Andy Murray nella sua versione migliore dopo l'operazione all'anca. Il polacco è virtualmente l'ultimo dei qualificati alle Nitto ATP Finals. Ma dopo questa sconfitta Sinner ha l'occasione di superarlo nella Race to Turin arrivando in semifinale..
Berrettini ha più motivi, dunque, per festeggiare la vittoria: c'è anche il fatto che lunedì migliorerà il suo "best ranking" salendo al n.7 del mondo. Il successo su un Popyrin combattivo nel primo set racconta di un Berrettini fiducioso nei suoi punti di forza. Un Berrettini protagonista nella prima edizione italiana delle Nitto ATP Finals.
La sfida contro il numero 77 del mondo, australiano dal servizio veloce e svelto nella copertura del campo, si decide di fatto con il tiebreak nel primo set. Il break per il 4-2 del secondo segna la fine anticipata di un match meno agevole di quanto dica il punteggio.
L'azzurro ha ottenuto in percentuale una resa migliore al servizio e in risposta, ma ha vinto solo due punti in più ned è stato meno efficace negli scambi sotto i quattro colpi. Quando però ha potuto manovrare di più, la sua completezza è emersa in maniera più chiara.
"Nel primo set non riuscivo a rispondere bene. Poi nel secondo set ho iniziato a ingranare e sono salito di livello" ha detto Berrettini. Il romano conserva un particolare legame con Vienna.
Ha giocato qui solo nel 2019, e allora arrivò in semifinale. Un risultato determinante che l'avrebbe portato a debuttare alle Nitto ATP Finals. A Londra sarebbe diventato il primo azzurro a vincere un incontro in singolare nella storia del torneo. "Le condizioni qui mi piacciono molto, quindi spero di fermarmi ancora" ha concluso.
Berrettini affronterà al prossimo turno il georgiano Nikoloz Basilashvili che ha eliminato lo spagnolo Pablo Carreno Busta, bronzo all'Olimpiade di Tokyo.
Basilashvili, finalista a Indian Wells, giocò un primo set praticamente perfetto agli Internazionali BNL d'Italia contro Berrettini. Il numero 1 azzurro riuscì comunque a vincere, firmando un successo significativo per il modo in cui è maturato. Un successo da top player, quale Berrettini è ormai da un paio d'anni.
Il romano potrebbe, come detto, non essere l'unico italiano al Pala Alpitour. Dopo due sconfitte in altrettanti incontri stagionali, Murray ha infatti eliminato Hurkacz mostrando un'apprezzabile libertà di movimenti in una sfida dura, tirata e ad alto ritmo, chiusa 64 67(6) 63. Il suo primo successo contro un Top 10 dalla vittoria contro Alexander Zverev a Cincinnati nel 2020 consente a Jannik Sinner di sognare in grande.
"E' stato un bel match, avremmo potuto vincerlo entrambi - ha detto Murray, campione a Vienna nel 2014 e nel 2016 -. Mi è dispiaciuto perdere il servizio nel primo game del terzo set ma sono riuscito a recuperare il break. E' stata una bella vittoria in circostanze difficili". L'ex numero 1 del mondo si è mostrato soddisfato dei suoi progressi dal punto di vista atletico. "Partita dopo partita, mi muovo sempre meglio. Dato che buona parte dei miei spostamenti in campo sono una questione di anticipo, quando non gioco tante partite faccio più fatica a leggere il gioco dei miei avversari. Ora sto iniziando di nuovo a reagire più velocemente e a capire prima dove andrà la palla".
Murray, ancora imbattuto a Vienna, incontrerà Carlos Alcaraz, il più giovane Top 100 nel ranking ATP. "Non sono abituato a giocare indoor, ma sono felice di aver vinto contro un ottimo giocatore" ha detto lo spagnolo, una delle stelle attese alle Intesa Sanpaolo Next Gen ATP Finals, dopo il 64 62 al britannico Dan Evans.