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Matteo da mal di pancia, Camila da star: l’Italia avanza

Berrettini, n. 7 del torneo, deve combattere contro un ottimo Nakashima ma soprattutto con seri problemi intestinali. Alla fine la spunta soffrendo. Al rientro nel tour dopo oltre tre mesi Giorgi lascia appena quattro giochi a Potapova nel primo turno degli Australian Open

di | 17 gennaio 2022

Il diritto di Camila Giorgi (foto Getty Images)

La prima giornata degli Australian Open sorride ai due numeri 1 italiani – Camila Giorgi e Matteo Berrettini - tra i primi a tagliare il traguardo del secondo turno del major agli antipodi nonostante qualche ostacolo di troppo.

La pancia - per esempio - stava per giocare un brutto scherzo a Berrettini. Matteo s’è dovuto aggrappare ai nervi e alla testona dura per piegare Brandon Nakashima dopo 3 ore e 10 minuti (4-6 6-2 7-6 6-3) e spuntarla al termine di un altro psicodramma a lieto fine. Per alcuni versi simile a quello che un anno fa lo aveva visto imporsi su Khachanov nonostante lo strappo addominale.

Anche stavolta il 25enne romano ha avuto problemi in quella zona del corpo e ha chiesto un medical time out sul finire del terzo set; ma a differenza dell’infortunio che nel 2021 lo avrebbe tenuto lontano dal tour per quasi due mesi, stavolta il danno è stato meramente intestinale.

Il numero 7 del mondo, sceso in campo con le gomme sgonfie, ha ceduto il primo set per 6-4 dopo aver sempre inseguito, aver faticato nei turni di battuta dell’americano ed essersi aggrappato al servizio per annullare palle break a grappoli. Nel secondo set, poi, Matteo sembrava aver trovato la giusta andatura ed aveva trovato anche il modo di guidare lo scambio nei game di risposta. Nel terzo, però, i nuovi mostri avevano preso letteralmente il sopravvento, e Berrettini ha dovuto affilare le unghie per restare aggrappato alla partita e trovare il modo di vincerla. “Non è il caso di raccontare i dettagli, ma diciamo che ho avuto qualche problemino allo stomaco” ha poi raccontato sorridendo al pubblico della Margaret Court, passandosi la mano tra i capelli.

Non che la cosa fosse passata inosservata: Matteo, che nel decimo gioco del terzo parziale aveva annullato due set point al 20enne di San Diego, aveva vinto il tie-break non prima di aver richiesto l’intervento dei medici. Due, per la precisione. E che non si trattasse di un intervento precauzionale ma di qualcosa di serio era chiaro all’inizio del quarto, quando Berrettini era dovuto letteralmente scappare negli spogliatoi (con tanto di beauty case) e si era accartocciato contro i teloni, in una scena tanto vintage quanto preoccupante, anche dopo aver ottenuto il break decisivo al sesto gioco. “Spero di stare meglio la prossima volta” ha chiosato Matteo salutando il pubblico - decisamente dalla sua parte – dopo aver chiuso la corrida finale grazie soprattutto all’esperienza, al servizio e alla tigna.

È arrivata Down Under solo un paio di giorni fa, dopo aver contratto il Covid e aver dato forfait al WTA 250 di Melbourne, e ha fatto appena in tempo ad adattarsi ai campi in greenset, tra una visita all'acquario e una passeggiata lungo il fiume Yarra. Il suo ultimo post a tema sportivo risaliva ad inizio settembre e non disputava una partita dal 23 ottobre scorso, ma nonostante quasi 3 mesi senza match ufficiali, Camila Giorgi ha impiegato una settantina di minuti per travolgere Anastasia Potapova e qualificarsi al secondo turno dell'Happy Slam per il quinto anno consecutivo.

Diventando anche la prima donna a conquistare un match nella centesima edizione del torneo femminile. Donna, visto che nel periodo non collegato Camila ha compiuto 30 anni e ha deciso che quest’anno oltre al tennis e alla moda si dedicherà alla scrittura.

La russa è rimasta in partita fino al 4-4, quando ha avuto anche due opportunità per andare a servire per il primo set, ma da quel momento in poi è stato un monologo della Giorgi, che nel nono game ha centrato il break, ha chiuso il primo set sul 6-4 in 44 minuti e poi messo in fila, uno dietro l’altro, anche i 6 game successivi. 

"La mia avversaria è rimasta in partita perché ho commesso qualche comprensibile errore - ha poi detto Camila -. Ma sono davvero contenta di essere tornata in campo e soprattutto del mio livello di gioco".

Tirata fisicamente a lucido ("ho lavorato molto sul piano atletico durante la preparazione"), l’azzurra è stata inappuntabile nel secondo set, quando non solo è stata glaciale nelle rare occasioni in cui la russa avrebbe potuto rientrare, ma è stata solida in tutti i fondamentali.

Alla fine, Giorgi ha tirato 17 vincenti, annullato 4 palle break su 4 e ha messo a segno alcuni colpi spettacolari - da applausi un paio di passanti lungolinea di rovescio - che hanno fatto  definitivamente saltare il banco e la testa della Potapova. "Il 2021 è stato il mio anno magico, ma come dico sempre continuo a guardare avanti per togliermi altre soddisfazioni". A cominciare magari proprio da Melbourne.

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