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Stefanos: "Contro Sinner il mio match perfetto"

Il greco spiega con la voglia di emergere e con l'umiltà la sua bella prestazione di fronte all'azzurro. "E - aggiunge - non ho nessuna intenzione di uscire da questo stato di grazia". Collins e Swiatek in semifinale, dimenticando gli smartphone e i social media...

26 gennaio 2022

Umiltà: la parola chiave per Stefanos Tsitsipas, autore di una performance perfetta di fronte a Jannik Sinner, è proprio questa. Lo spiega per filo e per segno, il greco, raccontando di quanto sia stato utile, in fondo, fermarsi per l'operazione.

STEFANOS TSITSIPAS

“Il 2022 è appena cominciato e non so dire se questa resterà una delle mie più belle partite dell'anno, ma di sicuro è stata un'ottima performance dall'inizio alla fine, con un piano di gioco molto chiaro portato a termine”.

“Senza dubbio è stato il miglior match del torneo per quanto mi riguarda. Jannik aveva giocato molto bene gli incontri precedenti, ha molta fame e sapevo di dover partire forte per mostrare che anche io volevo dare il cento per cento di quello che avevo. Mi sento 'in the zone', e non ho nessuna intenzione di uscirci”.

“L'umiltà è una dote fondamentale. Quando sei uno sportivo e ti esprimi al top, tendi a glorificare te stesso, a sentirti più grande di quello che sei".

"Invece è importante lungo il cammino rimanere coi piedi per terra, sapendo che resti un essere umano, anche quando insegui qualcosa di importante. La perfezione non esiste, quello che mi interessa è cercare di andarci vicino”.

“Gli infortuni mi hanno insegnato a saper aspettare, a essere paziente e a riconsiderare una parte della mia vita. Per esempio non dare per scontato che nella mia posizione di sportivo di vertice ho tante persone che mi vogliono bene e che si prendono cura di me".

"Questo è parte di quell'idea di umiltà di cui parlavo: non c'è da considerarsi al di sopra degli altri, anche quando questi altri lavorano per te”.

DANIELLE COLLINS

“Ho degli splendidi fan, sento un grande supporto attorno a me, e questo mi rende felice. Sono una tifosa del calcio femminile e dal team americano ho imparato quanto sia utile, durante i match importanti, staccarsi dai social media e dallo smartphone, quindi restare disconnessi. Allo stesso tempo, restare lontana dai miei followers può essere pesante, è un equilibrio difficile da trovare”.

“Una volta ho provato l'arrampicata. Era la prima volta per me, ed era una bella sfida, perché sono abbastanza spaventata dalle grandi altezze, anche quando parliamo di vivere in un piano alto di un edificio. Invece ho vinto la mia paura, sono andata ed eravamo in totale sicurezza, con guide preparate. Ma per me è stato come superare un ostacolo mentale. Adesso quando scendo in campo capisco che non è questione di vita o di morte. Per chi arrampica, invece, potrebbe esserlo”.

IGA SWIATEK

“Sono orgogliosa di questo risultato, tanto più per aver ripreso una partita che stavo perdendo. Per me è una sensazione nuova, un momento incredibile della mia carriera. La mia preoccupazione durante il match non era tanto per il caldo o per l'umidità, perché stavo bene e mi sentivo pronta a giocare a lungo. L'unico problema era evitare di essere accecata dal sole durante il servizio. Per il resto, avevo in mente di allungare gli scambi per farla stancare”.

“I social network? Per me non sono una perdita di tempo o un problema, perché in realtà lo smartphone lo uso poco. Ho la mia routine post-match, magari metto un post, ma poi cerco di dimenticarmi del telefono il più possibile. A casa è diverso, ci passo davvero tanto tempo, ma durante i tornei preferisco riposare anche dai social”.

“Sì, da grande fan di Rafael Nadal, quale sono, mi sono vista i suoi match di questi Australian Open e per me si tratta sempre di una grande ispirazione. Lui è pura classe, è una leggenda. I suoi match sono sempre divertenti da vedere. E io li guardo da un'angolazione particolare, come collega e come tifosa...”.

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