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Rafa: "Contava solo vincere". Shang: "Alcaraz un'ispirazione"

Nadal approfitta dei crampi di Draper per vincere il match d'esordio. "Ma non dite - spiega - che diventare padre mi ha dato maggiori motivazioni, non è così". Intanto, 'Jerry' Shang fa la storia della Cina grazie al primo successo down under

16 gennaio 2023

Un Rafa Nadal lontano dalla migliore condizione, ma comunque capace di emergere da una partita complicata. Ecco il Rafa-pensiero nella conferenza post-match.

RAFAEL NADAL

“Avevo bisogno di vincere, non importava tanto come. Ci sono riuscito e sono contento così. Sapevo di trovarmi di fronte un avversario pericoloso, in uno dei peggiori primi turni possibili per una testa di serie. Ho accettato il fatto di non essere al top, ho accettato quegli alti e bassi che sono normali per un giocatore che sta vincendo poco, e alla fine sono stato abbastanza umile da restare con la giusta concentrazione anche quando stavo sbagliando qualcosa di troppo”.

“Non sono sorpreso dalla prestazione di Jack (Draper, ndr) perché so che ha un grande potenziale. Spero che il suo problema alla fine fosse dovuto solo ai crampi, in modo che si possa riprendere presto e possa vivere una grande stagione. Certamente è un giocatore dal grande avvenire”.

“Potremmo creare una bella storia raccontando che ho più motivazioni per il fatto di essere padre. Ma in realtà non è questo il caso. Di motivazioni per giocare uno Slam ne ho sempre avute anche in passato. Semplicemente, diventare padre ha cambiato la mia vita e sicuramente avrei patito il fatto di non avere la mia famiglia con me qui in Australia. Per questo sono contento che mia moglie e mio figlio siano venuti a Melbourne”.

Momento storico per la Cina, grazie al successo - il primo nello Slam di apertura - di 'Jerry' Shang.

JUNCHENG SHANG

“Sapere che l'ultimo ad avere vinto un match in uno Slam a 17 anni era stato Carlos Alcaraz mi rende orgoglioso, mi fa capire che quello che ho raggiunto è un traguardo importante. Vederlo giocare in quel modo per me è stata un'ispirazione, dunque averlo emulato è qualcosa di davvero speciale”.

“Sono persino sorpreso dall'essere arrivato a questo livello così in fretta, più velocemente di quanto mi aspettassi, però evidentemente tutto ciò è frutto del grande lavoro che abbiamo fatto col mio team. Giocare il primo Slam rende un po' nervosi, è inevitabile, ma ho cercato di godermi il momento e di fare il possibile per dare il massimo”.

“Siamo tre cinesi nel main draw maschile e questo per il nostro Paese è un grande traguardo. Siamo sempre stati indietro rispetto alle donne, e per noi l'aspetto fisico era sempre stato un problema. Adesso siamo migliorati molto e sono orgoglioso di fare parte di questa generazione di atleti. Gli altri due giocatori nel draw, inoltre, per me sono come fratelli”.

Tra le donne, belle vittorie per Vika Azarenka ed Emma Raducanu.

VIKTORIA AZARENKA

“Non è mai facile cominciare uno Slam, in campo ero nervosa. Non mi sentivo al meglio ma sono riuscita a trarre il massimo da quello che avevo, e questa è la nota importante della giornata. Alla fine sono soddisfatta di come è andata. Nella mia carriera mi sono quasi sempre fatta guidare dal risultato, ma adesso sto cercando di avere un altro atteggiamento. Mi sento bene, gioco serena e devo avere pazienza. Sono curiosa di vedere dove potrò arrivare”.

“Rimpianti? Non mi piace guardare al passato e vivere di rimpianti. Sono il tipo di persona che guarda al futuro e cerca soluzioni. Anche dove sembra che non ce ne possano essere, io posso trovare 25 soluzioni diverse a uno stesso problema. Ma per arrivare a questo punto serve consapevolezza e serve maturità, quando ero più giovane non mi sentivo così. Se però la mia esperienza può aiutare qualcuno che sta emergendo, io sono sempre disponibile a parlarne”.

EMMA RADUCANU

“Sono contenta di questa vittoria, soprattutto perché sono arrivata al torneo con poca preparazione. Quando ti presenti in queste condizioni, è tutto un'incognita, non sai mai cosa potrà accadere. Alla fine ho cercato di godermi il momento, il fatto di essere in campo dopo tanto lavoro e tanti dubbi. C'era curiosità, più che preoccupazione, e questo mi ha dato una mano”.

“Il prossimo match contro Coco (Gauff, ndr)? Non vedo l'ora di giocarlo. Siamo entrambe giovani, siamo entrambe parte della nuova generazione di tenniste che sarà protagonista nei prossimi anni. Lei è una bella persona, molto umile, e un'ottima atleta. Da quando è arrivata nel circuito ha lavorato molto ed è migliorata, si è costruita un gioco estremamente solido e concreto. Se posso imparare da lei? Certo, ma posso imparare da chiunque, anche dalla numero 150 del mondo se fa bene ciò che deve fare”.

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