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In 48 edizioni delle Atp Finals giocate con la lendlformula dei gironi all'italiana, soltanto 21 volte ha vinto un giocatore imbattuto. Quest'anno l'unico esente da sconfitte è l'ex numero 1 del mondo Novak Djokovic.
di Luca Marianantoni | 17 novembre 2022
Dopo i primi verdetti e le prime eliminazioni eccellenti, le Atp Finals si avvicinano al giorno delle semifinali con una certezza: Novak Djokovic si conferma il grande favorito del torneo e non a caso, tra i quattro semifinalisti, è l'unico ancora imbattuto.
Il Masters, ad eccezione della parentesi tra il 1982 e il 1985, si è sempre giocato con uno o due gironi all'italiana e per questo è sempre stato possibile vincere il torneo anche con un sconfitta o addirittura due (evento, questo, però che non si è mai verificato).
Delle 48 edizioni del Masters giocate con la formula del round robin, solo 21 volte (il 43,75%) ha vinto un giocatore imbattuto. I re, manco a dirlo, è Roger Federer che ha vinto senza sconfitte 5 dei suoi 6 Masters (2003, 2004, 2006, 2010 e 2011). L'unica edizione vinta con una sconfitta è stata quella del 2007 quando il campione di Basilea perse il match inaugurale contro Fernando Gonzalez prima di battere in successione Davydenko, Roddick, Nadal e Ferrer in finale.
Anche Ivan Lendl, come Federer, ha vinto 5 Masters da imbattuto, ma in due casi (nel 1982 e 1985) era in vigore l'eliminazione diretta e quindi non poteva farne a meno. Gli altri Masters vinti da Lendl da imbattuto sono stati quelli del 1981, 1986 e 1987.
Negli anni 70 hanno vinto da imbattuti Ilie Nastase (1971 e 1972), Guillermo Vilas (1974), John McEnroe (1978) e Bjorn Borg (1979, giocato nel gennaio del 1980). Poi i campioni senza sconfitte sono andati in letargo: negli anni 80 l'unico a vincere da imbattuto è stato Ivan Lendl e negli anni 90 solo Michael Stich (1993).
Dopo Stich si è dovuto attendere Lleyton Hewitt nel 2001, poi è arrivata l'era Federer. Negli ultimi 10 anni sono 4 i tennisti ad aver vinto 6 edizioni da imbattuti: 3 volte c'è riuscito Novak Djokovic (dal 2012 al 2014), poi è toccato a Andy Murray (2016), Grigor Dimitrov (2017) e Daniil Medvedev (2020).