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Nel primo match del “Group London 2020” l’austriaco supera in due tie-break Nadal: se stasera Tsisipas batterà Rublev nella sfida che sa già di dentro/fuori, Dominic sarà il primo semifinalista delle ATP Finals
di Tiziana Tricarico | 17 novembre 2020
E’ un Dominic Thiem da paura quello che ha firmato la seconda vittoria nel round robin alle Nitto ATP Finals (5.700.000 dollari di montepremi), che per il dodicesimo anno di fila si disputano alla “O2 Arena” di Londra prima di passare il testimone a Torino. Un’edizione del cinquantenario, sottolineata dai nomi assegnati ai due gruppi, giocata senza pubblico a causa della pandemia.
Nella prima sfida di giornata del “Group London 2020” L’austriaco, numero 3 del ranking mondiale, finalista dodici mesi fa, ha superato 76(7) 76(4), in due ore e 25 minuti di partita, lo spagnolo Rafael Nadal, numero 2 ATP. Il maiorchino può recriminare per due set point non sfruttati nel tie-break del primo parziale e per un break di vantaggio sprecato nella seconda frazione.
Thiem punta a chiudere il 2020 al numero 2 del ranking: per riuscirci deve conquistare il titolo senza perdere nemmeno un incontro a patto che Nadal ottenga al massimo una vittoria.
I precedenti dicono 9 a 5 per Rafa ma Dominic si è aggiudicato l’unico disputato in questa stagione: il successo in quattro set (con tre tie-break su tre vinti) nei quarti di finale degli Australian Open a gennaio. Tra i vincitori degli ultimi due Slam - Thiem a New York, Nadal a Parigi - non può che venir fuori un gran match.
Primo set giocato ad altissima intensità, tirando ogni colpo come se non ci fosse un domani con lo spagnolo molto efficace a rete e l’austriaco quasi imbattibile da fondo. I turni di servizi la fanno da padrone: soffre un po’ il 27enne di Wiener Neustadt solo nel sesto game (durato dieci punti) ma ne viene a capo senza offrire palle-break.
A decidere è il tie-break: Rafa vola 5-2, Dominic lo riaggancia sul 5 pari, il maiorchino arriva al set-point sul 6-5 e di nuovo sul 7-6 ma l’austriaco conquista gli ultimi tre punti chiudendo per 9 a 7 con un incredibile diritto inside out che si stampa vicinissimo alla riga.
In avvio di seconda frazione arriva la prima palla-break di tutto l’incontro ma Nadal non ne approfitta. Il ritmo cala un filo a dimostrazione che, ebbene sì, anche loro sono esseri umani dopo tutto…. Nel settimo game, quando il cronometro segna un’ora e 50 minuti buoni di partita, arriva il primo break e porta la firma di Rafa: il vantaggio per lo spagnolo però dura pochissimo visto che Dominic mette subito a segno il contro-break grazie ad un altro diritto devastante (4-4).
L’austriaco difende un nono game abbastanza laborioso: nel decimo il mancino di Manacor con tre brutti errori offre tre match-point consecutivi ma li annulla da campione (come la volée di diritto che accarezza il nastro sul secondo…) e poi con un ace ed uno scambio rocambolesco guadagna il 5 pari.
Senza ulteriori scossoni decide di nuovo il tie-break: Nadal tiene fino al 3 pari, poi Thiem infila tre punti uno meglio dell’altro e si procura altri tre match-point, e sul rovescio fuori dello spagnolo chiude 7-4, prenotando un posto per le semifinali.
Grande equilibrio anche nei numeri del match con Thiem che ha ricavato qualcosa in più dal servizio: 6 ace contro due doppi falli (2 contro uno per Nadal) ed una percentuale del 76% dei punti ottenuti con la prima di servizio (69% quella del suo avversario).
Per avere la certezza matematica del passaggio del turno con una giornata d’anticipo Dominic deve sperare che nel match serale Stefanos Tsitsipas, campione in carica alle ATP Finals, batta Andrey Rublev, alla sua prima partecipazione al “Masters”.
“E’ stata una grande fatica dal primo all’ultimo punto - commenta a caldo l’austriaco -. Sono stato molto fortunato a vincere il primo set: sapevo che contro Rafa era fondamentale farlo. Poi sono stato bravo a rimanere concentrato anche in avvio di secondo set".
"Sono soddisfatto del tennis che ho espresso, soprattutto sono molto contento per come ho servito e per essere riuscito ad aggiudicarmi il punto anche quando ero in difficoltà. Questo è un momento molto difficile per tutto il mondo - ha aggiunto - spero che il pubblico da casa abbia apprezzato lo spettacolo che abbiamo offerto. Noi tennisti siamo tutti dei privilegiati perché possiamo continuare a fare il nostro lavoro”.
Lo scorso anno Thiem, che gioca le ATP Finals per la quinta volta di fila, si vide sfilare il trofeo dalle mani da Tsitsipas.
In questa stagione, però, Dominic, che vanta un bilancio di 24 vittorie contro 7 sconfitte, ha fatto un ulteriore salto di qualità conquistando a New York il suo primo titolo Slam rimontando due set di svantaggio a “Sascha” Zverev (per lui anche una finale agli Australian Open stoppato da Djokovic).
Il 2 marzo scorso è salito per la prima volta sul podio mondiale.
Tornado a Nadal, lo spagnolo - alla decima partecipazione (ma si è qualificato sempre negli ultimi 16 anni) - si giocherà tutto nella sfida di giovedì contro Tsitsipas. Alle ATP Final Rafa non ha mai vinto: per lui due finali (2010, 2013) e tre semifinali (2006, 2007, 2015).
In questa stagione il maiorchino ha un bilancio di 26 vittorie e 6 sconfitte ed ha aggiunto altri due titoli al suo straordinario palmares: quello di Acapulco e soprattutto il 13esimo Roland Garros (eguagliando il record di 20 trofei Slam di Federer).
Due settimane fa a Parigi-Bercy, battendo Feliciano Lopez al secondo turno, è anche diventato il quarto tennista nell’Era Open ad aver raggiunto 1000 vittorie dopo Connors (1.274), Federer (1.242) e Lendl (1.068).
Il 34enne mancino di Manacor è in top ten da 790 settimane consecutive: un record nell'Era Open che cancella lo storico primato di Connors.