-
Eventi internazionali

Londra: Nole ritrova se stesso e la semifinale

Nel primo match dell’ultima giornata di riund robin del “Group Tokyo 1970” il numero uno del mondo supera in due set Alexander Zverev. Stasera chiusura della fase a gironi con il match/esibizione tra Medvedev, già qualificato come primo, e Schwartzman, già eliminato

di | 20 novembre 2020

Il saluto tra Alexander Zverev e Novak Djokovic (foto Getty Images)

Qualche piccolo strascico il ko tecnico contro Medvedev di mercoledì sera poteva lasciarlo, ma non si è numeri uno del mondo a caso. Ed ecco che Novak Djokovic ritrova sé stesso e le semifinali alle Nitto ATP Finals (5.700.000 dollari di montepremi), che per il dodicesimo anno di fila si disputano alla “O2 Arena” di Londra prima di passare il testimone a Torino. Un’edizione del cinquantenario, sottolineata dai nomi assegnati ai due gruppi, giocata senza pubblico a causa della pandemia.

Nel primo match dell’ultima giornata del round robin del “Group Tokyo 1970” il serbo, numero uno del ranking e del seeding, ha battuto per 63 76(4), in un’ora e 36 minuti di partita, il tedesco Alexander Zverev, numero 7 ATP e quinta testa di serie, aggiudicandosi il secondo posto nel girone utile al passaggio alle semifinali. E prendendosi anche la rivincita per la sfida persa su questo campo nella finale del 2018.

Definito dunque il quadro delle semifinali di sabato: Medvedev-Nadal e Thiem-Djokovic.

Il recupero di Novak Djokovic (foto Getty Images)

Il rovescio di Alexander Zverev (foto Getty Images)

Il diritto in sospensione di Novak Djokovic (foto Getty Images)

Il match. Nole è avanti 3-2 nei precedenti ma Sascha può pensare positivo grazie al successo nella sfida per il trofeo di Londra due anni fa. Nelle precedenti sfide di round robin entrambi hanno battuto Schwartzman e perso nettamente contro Medvedev.

L’inizio di partita del tedesco è disastroso: Zverev sembra aver dimenticato il lancio di palla a Parigi-Bercy: nel primo turno di servizio non mette dentro una prima, commette anche un doppio fallo e subisce il break a “15”. Nole ringrazia ed allunga 3-0.

Piano piano il 23enne di Amburgo entra in partita e nel settimo gioco si procura due chance di riaprire il set ma Nole le cancella con due prime robuste (5-2). Il numero uno del mondo è attento e concentrato ed archivia il primo parziale per 6-3.

Nella seconda frazione il tedesco prova ad alzare ancora il ritmo ma il serbo non si scompone: in un complicato quarto gioco Nole salva una palla-break e non molla (2-2).

Nel game successivo, complici due doppi falli di fila, è Sascha ad offrire due palle-break ma si tira fuori dalla buca con il servizio - sulla seconda palla-break Zverev scaglia una prima a 225 chilometri orari (!) rendendo la successiva volée una pura formalità - e sale 3-2.

Il 23enne di Amburgo arriva a due punti dal set sia nel decimo che nel dodicesimo game ma a decidere è il tie-break, il primo nella storia delle sfide tra i due. Zverev prende un mini-break di vantaggio (2-0) ma Djokovic recupera (2-2) e poi è lui indovinando il lato giusto con la risposta e a prendere un mini-break di vantaggio 5-3. Nole ritrova efficacia anche nel servizio e con un diritto all’incrocio chiude per 7 punti a 4. Sarà lui l’avversario di Dominic Thiem sabato in semifinale.

“Sono riuscito a servire bene nei momenti importanti, nel primo set ed ancora nel tie-break - dice Nole -. A differenza che nel match con Medvedev ho trovato i colpi giusti al momento giusto. Non è facile rispondere ad un servizio come quello di Sascha che viaggia a 140 miglia orarie…. La semifinale con Thiem? Oramai lui è a suo agio sul veloce come sulla terra: è uno dei più grandi lavoratori del circuito. A New York ha dimostrato di avere un gioco di primissimo livello anche sul veloce. Lo scorso anno qui mi ha battuto nel round robin al tie-break del terzo: spero che stavolta vada in maniera diversa”.

Novak Djokovic ringrazia (foto Getty Images)

Djokovic sale dunque a 41 match vinti in stagione (4 le sconfitte) che si sono tradotti nei titoli agli Australian Open, a Dubai, Cincinnati e Roma. Per il serbo è la 14esima partecipazione al “Masters” di fine anno dove punta al sesto trofeo, dopo quelli conquistati nel 2008, 2012, 2013, 2014 e 2015, per eguagliare il record di Roger Federer.

Per riuscirci Nole dovrà come prima cosa battere Dominic Thiem nella semifinale di sabato. L’austriaco, numero 3 del ranking e del seeding, dopo due successi combattuti contro Zverev e Nadal non si è impegnato troppo nel match contro Rublev, essendo già sicuro del primo posto nel girone.

Il 27enne di Wiener Neustadt gioca le ATP Finals per il quinto anno di fila: dodici mesi fa si vide sfilare il trofeo dalle mani da Tsitsipas. In questa stagione, però, Dominic, che vanta un bilancio di 24 vittorie contro 8 sconfitte, ha fatto un ulteriore salto di qualità conquistando a New York il suo primo titolo Slam rimontando due set di svantaggio a “Sascha” Zverev (per lui anche una finale agli Australian Open stoppato da Djokovic). Il 2 marzo scorso è salito per la prima volta sul podio mondiale.

Il recupero di Dominic Thiem (foto Getty Images)

Nel bilancio dei precedenti il serbo è in vantaggio per 7 a 4 sull’austriaco e si è aggiudicato in cinque set anche l’ultima sfida, disputata in finale a Melbourne lo scorso gennaio. Ma c’è quella vittoria dello scorso anno nel round robin che non lascia Novak del tutto tranquillo.

L’altra semifinale vedrà di fronte Daniil Medvedev e Rafael Nadal. Il 24enne moscovita, numero 4 ATP e quarta testa di serie, alla sua seconda partecipazione consecutiva alle Finals, memore della “figuraccia” dello scorso anno (tre ko nel round robin), ha archiviato la qualificazione già dopo le prime due giornate, assicurandosi anche il primo posto. Quest’anno il russo non è stato all’altezza dei risultati della passata stagione ma ha comunque agguantato l’ottavo titolo in carriera aggiudicandosi il Masters 1000 di Parigi-Bercy: per lui anche una semifinale agli Us Open (stoppato da Thiem).

Il rovescio di Daniil Medvedev (foto Getty Images)

Il servizio di Nadal (foto Getty Images)

Dall’altra parte della rete Medvedev trova Rafael Nadal. Lo spagnolo, numero 2 del ranking e del seeding, alla decima partecipazione (ma si è qualificato sempre negli ultimi 16 anni), è per la sesta volta in semifinale, la prima dal 2015. Ha battuto Rublev, ha perso contro Thiem ed ha conquistato la qualificazione superando Tsitsipas, campione in carica.

Alle ATP Final Rafa non ha mai vinto: ha giocato la finale nel 2010 (fermato da Federer) e nel 2013 (battuto da Djokovic). In questa stagione il maiorchino ha un bilancio di 27 vittorie e 6 sconfitte ed ha aggiunto altri due titoli al suo straordinario palmares: quello di Acapulco e soprattutto il 13esimo Roland Garros (eguagliando il record di 20 trofei Slam di Federer). Due settimane fa a Parigi-Bercy, battendo Feliciano Lopez al secondo turno, è anche diventato il quarto tennista nell’Era Open ad aver raggiunto 1000 vittorie dopo Connors (1.274), Federer (1.242) e Lendl (1.068). Il 34enne mancino di Manacor è in top ten da 790 settimane consecutive: un record nell'Era Open che cancella lo storico primato di Connors.

Rafa si è imposto in tutte e tre le sfide precedenti contro Medvedev ma le ultime due - la finale agli Us Open 2019 finita 6-4 al quinto ed il match di round robin a Londra dodici mesi fa deciso al tie-break del terzo set .-incoraggiano le ambizioni del russo.

Loading...

Altri articoli che potrebbero piacerti