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Eventi internazionali

Andy Murray ci riprova: torna con Lendl

Lo scozzese ha deciso di lavorare per la terza volta con Ivan Lendl come coach

di | 04 marzo 2022

Andy Murray tornerà a lavorare per la terza volta con il coach Ivan Lendl. Con la guida del ceco, numero 1 del mondo per 270 settimane che destò scalpore per la sua decisione di chiedere la cittadinanza USA, Murray conquistò i primi titoli Slam.

Gli ha chiesto aiuto dopo aver perso le prime quattro finali nei major. Lendl l'ha aiutato a impostare un diritto più offensivo e dal movimento più corto. Ma soprattutto lo mise in contatto con la psicologa dello sport che gli aveva cambiato la carriera, Alexis Castorri, rimasta da allora in contatto con Lendl. Il fratello di Alexis, Rob, era uno dei dirigenti, all'epoca, della International Junior Tennis Academy di Lendl South Carolina.

Con Lendl, Murray ha vinto lo US Open 2012, in finale su Novak Djokovic, e Wimbledon 2013: fu il primo britannico a trionfare ai Championships in singolare maschile dai tempi di Fred Perry 77 anni prima.

Dopo il primo divorzio da Lendl, lo scozzese lo richiamò a metà del 2016. Con Lendl accanto, vinse per la seconda volta Wimbledon e da lì iniziò la clamorosa rimonta su Djokovic che lo portò a chiudere la stagione per la prima e unica volta in carriera da numero 1 del mondo.

A 34 anni, dopo la sconfitta al secondo turno all'Australian Open  contro Taro Daniel e a Dubai contro Jannik Sinner, lo scozzese torna per la terza volta ad affidarsi a lui. Negli ultimi mesi aveva invano provato diversi coach dopo la separazione dall'amico Jamie Delgado che aveva preso il posto proprio di Lendl a novembre 2017. A un primo approccio con Esteban Carrillo, ex coach di Johanna Konta, era seguito un periodo di prova con Jan de Witt, ex allenatore di GAel Monfils e Gilles Simon, terminato però dopo lo Slam australiano.

Secondo quanto riportano i media britannici, Murray e Lendl dovrebbero trascorrere diverse settimane negli USA dopo i Masters 1000 di Indian Wells per un richiamo atletico. Lo scozzese ha già annunciato che salterà la stagione su terra rossa, ma punta a tornare in grande stile sull'erba.

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Intanto, dalla prossima settimana sarà impegnato a Indian Wells, unico Masters 1000 che non ha ancora vinto, grazie a una wild card. E' la 26ma che ha ottenuto in quello che sarà il suo 29mo torneo dalla riapertura del circuito dopo la pandemia. 

In California, Murray vanta un bilancio di 27 vittorie e 13 sconfitte: qui ha perso una finale nel 2009, contro Rafa Nadal, e due semifinali nel 2007 e 2015, entrambe contro Novak Djokovic.

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