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Londra: Thiem stende Nole, vola in finale e fa 300

Nella prima semifinale l’austriaco si complica la vita fallendo 4 match-point nel tie-break del secondo set ma poi riesce a prevalere in quello del terzo vincendo una gran battaglia. Stasera la sfida tra Rafa Nadal e Daniil Medvedev

di | 21 novembre 2020

Il saluto tra Djokovic e Thiem a fine match

Corre, lotta, sbuffa, si dispera ma alla fine mostra i muscoli Dominic Thiem e si prende la prima semifinale delle Nitto ATP Finals (5.700.000 dollari di montepremi), che per il dodicesimo anno di fila si disputano alla “O2 Arena” di Londra prima di passare il testimone a Torino. Un’edizione del cinquantenario, sottolineata dai nomi assegnati ai due gruppi, giocata senza pubblico a causa della pandemia.

L’austriaco, numero 3 del ranking e del seeding, supera 75 67(1) 76(5), dopo quasi tre ore di una battaglia pazzesca, il serbo Novak Djokovic, numero uno del ranking e del seeding, replicando anche in termini di punteggio l’esito della sfida nel round robin di dodici mesi fa. E firmando la vittoria numero 300 in carriera. 

Dominic spreca 4 match-point nel tie-break del secondo set (due in maniera davvero sciagurata) ma poi rischi di trasformare il match in un incubo andando sotto 4-0 nel tie-break del terzo parziale prima di infilare un parziale di 7 punti a 1.

Ultimo ostacolo per il 27enne di Wiener Neustadt - domenica - il vincente della sfida tra Daniil Medvedev e Rafael Nadal con il 24enne moscovita sempre sconfitto nei tre precedenti con lo spagnolo.

Il diritto di Novak Djokovic (foto Getty Images)

Il diritto di Dominic Thiem (foto Getty Images)

Il recupero di Novak Djokovic (foto Getty Images)

Un rovescio in recupero di Dominic Thiem (foto Getty Images)

La semifinale. Nel bilancio dei precedenti il serbo è in vantaggio per 7 a 4 sull’austriaco e si è aggiudicato in cinque set anche l’ultima sfida, disputata in finale a Melbourne lo scorso gennaio. Ma c’è quella vittoria dello scorso anno nel round robin che non lascia Novak del tutto tranquillo.

Ed infatti c’è poco da stare tranquilli contro un Thiem che dimostra una solidità mentale davvero notevole. E se è vero che Djokovic appare fin da subito molto più centrato rispetto alla fase round robin non è detto che possa bastare. I due lottano punto a punto, saldamente avvinghiati ai rispettivi turni di servizio.

Ma quando già si annusa il tie-break ecco che nell’undicesimo game arriva la prima palla-break del match, e a concederla è Djokovic: lo scambio è intenso e l’austriaco indovina il passante sul quale Nole sotterra in rete la demi-volée di diritto. Poco dopo con un ace Thiem sigla il 7-5 che archivia un primo parziale dove è Dominic a prendere più spesso l’iniziativa come testimonia il bilancio tra vincenti e gratuiti 14 a 14 (5 a 8 quelli del serbo).  

Nel quinto gioco della seconda frazione ancora il numero uno del mondo in difficoltà, ma stavolta sulla palla-break il diritto lungolinea di Thiem finisce in rete e Nole sale 3-2.

Nell’ottavo game è l’austriaco ad offrire la sua prima palla-break del match ma la risposta di Djokovic finisce fuori. E poi una prima robusta ed uno splendido rovescio all’incrocio permette a Dominic di riagganciare il suo avversario sul 4 pari.

Nel dodicesimo gioco Thiem concede altre due palle-break che sono altrettanti set-point consecutivi per il serbo che però non ne approfitta. E a decidere è il tie-break. Quasi uno psicodramma.

L’austriaco prova l’allungo (2-0), il serbo infila quattro punti di fila (4-2) ma Thiem recupera (4-4). E’ Dominic con un ace ad arrivare al match-point ma Djokovic con una prima rimette tutto in discussione (6-6). Ancora la volée bassa di diritto punisce Nole che concede un secondo match-point che Dominic spreca commettendo un doppio fallo (7-7).

Non contento il 27enne di Wiener Neusdat con un altro errore concede il terzo set-point a Nole che spreca mandando in corridoio (8-8). Anche il terzo match-point dell’austriaco fa la stessa fine (9-9). Bravissimo Djokovic a trovare l’incrocio per salvare il quarto match-point e ad incamerare il secondo parziale (12-10 il punteggio del tie-break) sul rovescio in rete dell’austriaco, che paga cara la tensione.

L’equilibrio non si rompe nemmeno nel set decisivo: l’unico a fare più di un punto sul servizio dell’avversario è Dominic che nell’ottavo gioco arriva a 40 pari. Per il resto turni di battuta senza stress anche se l’intensità della sfida non cala nemmeno per un istante ed entrambi colpiscono a tutto braccio come se non ci fosse un domani.

Logica conseguenza un altro tie-break. L’austriaco inizia con un doppio fallo che non fa presagire nulla di buono ed infatti il serbo allunga fino al 4-0. Thiem interrompe l’emorragia con un ace infilando sei punti di forza pura e portandosi in vantaggio 6-4 (stratosferico il rovescio incrociato sul decimo punto). Djokovic annulla con un ace il quinto match-point ma sul sesto il diritto di Thiem pesa una tonnellata. E porta l’austriaco in finale per il secondo anno di fila.

Grande solidità al servizio per Thiem che ha annullato tutte e tre le palle-break concesse: per Dominic 12 ace contro 5 doppi falli (disastroso quello sul secondo match-point), il 64% di prime in campo con l’82% dei punti conquistati ma anche un discreto 53% di punti ottenuti con la seconda di servizio. Certo Djokovic gli ha dato una mano lasciandogli un po’ troppo spesso l’iniziativa, anche se il “regalo” più grande glielo ha fatto permettendogli di rientrare in partita in un momento in cui l’austriaco sembrava con il morale sotto le scarpe. Sembrava soltanto però.

“E’ stata una battaglia mentale oltre che fisica incredibile - il commento di un Thiem felice ma stravolto dalla fatica -. Giocare contro questi campioni, per giunta alle Finals, è qualcosa di davvero speciale".

"Credevo che dopo la vittoria agli Us open non avrei potuto vivere emozioni altrettanto forti ma mi sbagliavo. Cercherò di essere pronto per domani. Dopo aver combattuto così tanto in questo torneo non posso che provare a conquistare il trofeo. E comunque quel che è certo è che ci sarà un nuovo vincitore”.

300 vittorie per Dominic Thiem (foto Getty Images)

Tutta la gioia di Dominic Thiem (foto Getty Images)

Dovrà provare a recuperare le forze Thiem. Il 27enne di Wiener Neustadt gioca le ATP Finals per il quinto anno di fila: dodici mesi fa si vide sfilare il trofeo dalle mani da Tsitsipas, ora si è costruito un’altra chance.

Per l’austriaco, che ha trovato nel cileno Nicolas Massu - ingaggiato a marzo 2019 - il coach perfetto, quella di domenica sarà la 28esima finale in carriera (17 i titoli conquistati), la terza quest’anno.

In questa stagione Dominic, che vanta un bilancio di 25 vittorie contro 8 sconfitte, ha fatto un ulteriore salto di qualità conquistando a New York il suo primo titolo Slam rimontando due set di svantaggio a “Sascha” Zverev (per lui anche una finale agli Australian Open stoppato da Djokovic). Il 2 marzo scorso è salito per la prima volta sul podio mondiale. E a tutta l’intenzione di non fermarsi qui.

Saluta Londra, invece, Djokovic, che alla 14esima partecipazione al “Masters” di fine anno puntava al sesto successo dopo quelli del 2008, 2012, 2013, 2014 e 2015 per eguagliare il record di Federer.

Il 2020 di Nole si chiude con la quinta sconfitta su 46 partite disputate. Per lui sesto anno chiuso in vetta al ranking (eguagliato il record di Sampras) e 4 titoli in più nel palmares: Australian Open (17° Slam), Dubai, Cincinnati e Roma. Ma per il secondo anno consecutivo il Thiem londinese è piuttosto indigesto....

Tutta la delusione di Novak Djokovic (foto Getty Images)

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