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ATP, aiuti e misure per il Covid: come cambiano prize money e classifica

L'ATP ha annunciato un pacchetto di aiuti e misure per fronteggiare le conseguenze della pandemia. Previsto un finanziamento ai tornei. Più contenuta la riduzione dei prize money dei 250 e dei 500. Tutte le novità sul ranking

di | 03 marzo 2021

Panoramica sul Centrale di Roma con 1000 spettatori per la finale

Panoramica sul Centrale di Roma con 1000 spettatori per la finale

L'ATP ha annunciato una serie di misure per venire incontro ai giocatori e agli organizzatori dei tornei alla luce degli effetti della pandemia di Covid-19. Le misure comprendono l'aumento dei prize money nei 250 e nei 500, la possibilità di un "ranking protetto Covid" per chi resta fuori dal circuito per più di quattro settimane, fondi per chi organizza i tornei. L'ATP ha anche spiegato come cambieranno le classifiche, con un nuovo regime eccezionale in vigore fino al torneo di Cincinnati (17 agosto 2021).

Intanto, l'ATP ha aumentato la soglia del montepremi minimo da garantire nei tornei ATP 250 e 500. Inizialmente fissata al 50% del prize money in edizioni pre-Covid, deve passare rispettivamente all'80 e al 60%. Un modo per dare ai giocatori più sicurezza. L'ATP stima che questa decisione comporterà un aumento complessivo dei montepremi di 5,2 milioni di dollari. E sarà finanziata soprattutto attraverso una redistribuzione del Bonus Pool, normalmente spartito tra i top player. La decisione  ha ricevuto il supporto esplicito di Federer e Nadal.

"Ringrazio i migliori giocatori del mondo e il Player Council per aver approvato questa misura" ha detto il presidente dell'ATP, Andrea Gaudenzi. "Gli introiti dei tornei continuano ad essere pesantemente condizionati dalle restrizioni dovute all'assenza di pubblico, ed è difficile che le cose cambino prima dell'estate" ha aggiunto.

L'ATP mantiene la limitazione dei team a supporto dei giocatori, che possono essere al massimo di due persone. Ma, nei tornei e negli alberghi ufficiali che possono consentirlo senza violare il protocollo, si potranno richiedere dei posti aggiuntivi per il team. In questo caso, chi fa domanda prima verrà accontentato prima, e si procederà così fino a esaurimento posti.

Inoltre, l'ATP ha annunciato un supporto da dieci mila dollari per tutti i tornei del circuito e i Challenger in modo da coprire le spese aggiuntive per la bolla sanitaria e la quarantena in caso di eventuali positività che dovessero emergere nel corso dell'evento.

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La pandemia può complicare anche le scelte dei giocatori per quanto riguarda le trasferte. Per consentire una maggiore flessibilità nella programmazione, l'ATP ha annunciato il "Ranking Protetto Covid-19". I tennisti fermi per più di quattro settimane potranno farvi ricorso per iscriversi a un massimo di quattro tornei, esclusi Slam e Olimpiadi. Con una sola ulteriore restrizione che riguarda i Masters 1000: possono farvi ricorso solo per un numero di "1000" pari a quelli che si sono disputati nelle settimane in cui sono stati assenti dal circuito.

Come cambia il ranking ATP

L'altra novità che l'ATP ha annunciato riguarda la classifica. La logica del "Best of", quella che ha portato al ranking sostanzialmente biennale dopo il lockdown, viene prorogata fino alla fine del torneo di Toronto (9-15 agosto). Ma in una forma diversa da quella attuale.

Per quanto riguarda i tornei in calendario dal 4 marzo al 5 agosto 2019, e non disputati nel 2020, i punti non "scadranno" dopo l'edizione 2021. Potranno rimanere ancora per altre 52 settimane, ma dimezzati. 

Rotterdam story, un 500 che vale 1000

Prendiamo ad esempio il torneo di Madrid. Nel 2019 l'ha vinto Djokovic. Il serbo mantiene tutti i 1000 punti fino al 21 maggio 2021. Poi diventeranno 500. E li potrà tenere per altre 52 settimane se saranno superiori al 100% dei punti ottenuti a Madrid nel 2021. Per cui, all'atto pratico: Djokovic avrà 500 punti per Madrid se non arriverà in finale quest'anno. Se arriverà in finale, scarterà i punti del 2019 e ne terrà 600 o 1000 in base all'esito della finale.

Questo principio vale anche per i quattro tornei che nel 2020 si sono disputati in una data diversa rispetto a quella del 2019: Kitzbühel, Amburgo, Internazionali BNL d'Italia, Roland Garros.

I punti del 2019 scadranno alla fine dell'edizione 2021. Il 7 giugno, ad esempio, Thiem perderà i 1200 punti della finale di Parigi di due anni fa. Per il resto, anche per questi tornei vale lo stesso principio: dopo l'edizione di quest'anno, i giocatori manterranno l'opzione più conveniente tra il 100% dei punti 2021 o il 50% dei punti 2020. 

Si dovrebbe tornare a un meccanismo normale di decadenza dei punti nel giro di 52 settimane a partire dal torneo di Cincinnati. Stando così le cose, la prima classifica che avrà di nuovo solo i punti delle 52 settimane precedenti si avrà il 15 agosto del 2022.

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