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Eventi internazionali

Montreal: Carreno-Busta fa la superstar con Berrettini

Nel Masters 1000 canadese Matteo (n.11) battuto in due set dallo spagnolo. Per Sinner (n.7) ingresso in gara direttamente al secondo turno contro il qualificato francese Mannarino. Azzurri inseriti tutti nella parte bassa del tabellone, quella presidiata da Alcaraz (n.2) e Tsitsipas (n.3)

di | 09 agosto 2022

Un'espressione delusa di Matteo Berrettini (foto Getty Images)

Un'espressione delusa di Matteo Berrettini (foto Getty Images)

Una “prima” assoluta in Canada tutt’altro che indimenticabile. Nella più classica delle “giornate no”, di quelle dove non funziona nulla, a cominciare dal tuo colpo migliore, Matteo Berrettini è uscito subito di scena nel “National Bank Open”, sesto ATP Masters 1000 stagionale, dotato di un montepremi di 5.926.545 dollari, che si sta disputando sul cemento di Montreal (dove si gioca ad anni alterni con Toronto), in Canada.

Il 26enne romano, n.14 del ranking ed undicesimo favorito del seeding, è stato sconfitto per 63 62, in appena un’ora e sedici minuti di partita, dallo spagnolo Pablo Carreno Busta, n.23 ATP, che si è così preso una sonora rivincita per la sconfitta in tre set rimediata dall’azzurro negli ottavi degli Australian Open lo scorso gennaio.

Giornata freddina, 16 gradi, con l’80% di umidità: non esattamente le condizioni ideali per “the hammer”. Matteo ci ha messo un po’ a carburare con il servizio ed in un secondo game durato dodici punti ha dovuto salvare due palle-break. Poi è sembrato prendere un po’ il ritmo ma improvvisamente, nell’ottavo gioco, ha concesso altre tre palle-break di fila e a Carreno è bastata la prima per salire 5-3. Poco dopo con un ace lo spagnolo, che ha vinto 12 degli ultimi 14 punti, si è assicurato il primo set per 6-3. Da segnalare i 17 gratuiti dell’azzurro.

Berrettini ha salvato due palle-break in avvio di secondo parziale ma nel terzo game si è di nuovo ritrovato sotto 0-40 con Carreno che gli ha tolto di nuovo il servizio (2-1) consolidando poi il vantaggio (3-1), con un body language dell’azzurro niente affatto incoraggiante. Al cambio campo, sul 3-2 per il 31enne di Gijon, Vincenzo Santopadre ha consigliato a Matteo di tirare una o due palle alte ad inizio scambio, e comunque di continuare a provarci. E non è che Berrettini non ci abbia provato ma dall’altra parte della rete l’avversario, lui sì in giornata decisamene positiva, lo ha lasciato fermo con un diritto lungolinea piuttosto che con una volée in chiusura di uno scambio massacrante (5-2 con doppio break). E poco dopo ha siglato il 6-2 con il quarto ace del match.

Matteo Berrettini colpisce di diritto (foto Getty Images)

Volendo vedere il bicchiere mezzo pieno, in ottica Cincinnati e Us Open, se proprio si doveva giocare male un match meglio averlo fatto subito, con una settimana davanti per capire su cosa lavorare e soprattutto come ritrovare immediatamente quella solidità al servizio fondamentale per il tennis dell’azzurro, soprattutto con la seconda, oggi assolutamente inesistente: appena 7 su 25 i punti vinti da Matteo quando non ha messo la prima. Anche se a penalizzarlo di più sono state le percentuali in risposta: 24% sulla prima di Carreno, il 21% sulla seconda.

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