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Opelka ha battuto per la quinta volta consecutiva John Isner nella finale ATP più "alta" nell'era Open. Ha conquistato così il quarto titolo, il primo sulla terra battuta
di Alessandro Mastroluca | 10 aprile 2022
Reilly Opelka ( 2 metri e 11 centimetri) ha vinto la finale più "alta" nel circuito ATP. In quella Houston abituata a guardare verso il cielo, perché da qui partono tutte le missioni spaziali della NASA, ha battuto John Isner, 2 metri e 8 centimetri, 6-3 7-6(7).
Avevano giocato un tiebreak in tutti gli ultimi 12 set giocati. Stavolta, il 24enne ha dovuto faticare meno anche se nell'unico tiebreak della finale ha salvato tre set point prima di celebrare il quinto successo consecutivo contro il giocatore che ha definito come il suo idolo.
"Lo ammiravo da bambino, mi piaceva anche prima che ci incontrassimo - ha detto durante la cerimonia di premiazione -, e adesso che ci conosciamo mi piace ancora di più. E' stato un modello per me, per Taylor Fritz, Frances Tiafoe e Tommy Paul".
Nonostante le 13 palle break complessive maturate nel corso del match, solo un game è andato al giocatore in risposta, l'ottavo del primo set. Un momento decisivo nell'indirizzare la finale e a suo modo significativo nella storia di questa particolare rivalità fra "servebots", "macchine da servizio" come scherzosamente si definiscono.
Smokin' em @ReillyOpelka deals an entire game of aces ??#USClay | ?? @tennistv pic.twitter.com/aagmn51isb
— Fayez Sarofim & Co. US Clay (@mensclaycourt) April 10, 2022