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Basilashvili, all’inferno e ritorno: è lui il re di Doha

Il georgiano che aveva fermato Federer supera in finale lo spagnolo Bautista Agut e conquista in Qatar il 4° titolo in carriera. Un riscatto personale dopo essere finito in carcere a maggio dello scorso anno accusato di violenze domestiche dall’ex moglie

di | 13 marzo 2021

Nikoloz Basilashvili

Nikoloz Basilashvili con il tradizionale trofeo di Doha con il falco (foto Getty Images)

Non gli è bastato sbarrare la strada nei quarti a Roger Federer, rientrato nel circuito a Doha dopo 13 mesi di assenza, con addosso quindi gli occhi degli appassionati di tutto il mondo. Nikoloz Basilashvili si è preso tutto, come un giocatore di poker che chiama “all-in”: il georgiano, numero 42 del ranking mondiale ma con un recente passato da numero 16 non più tardi di due anni fa, ha fatto suo il “Qatar ExxonMobil Open”, ricco torneo ATP 250 (montepremi di 787.930 dollari) andato in scena sui campi in cemento del Khalifa International Tennis & Squash Complex (spostato a causa della pandemia dalla tradizionale data di inizio gennaio a metà marzo).

In quella che era la sua sesta finale in carriera, la prima sul duro dal torneo di Pechino 2018 quando superò Juan Martin Del Potro festeggiando il suo unico successo in un evento diverso dall'ATP 500 di Amburgo che ha conquistato nel 2018 e nel 2019, salvando due match point contro Alexander Zverev, il 29enne di Tbilisi ha sconfitto per 76(5) 62, in meno di un’ora e mezzo di gioco, lo spagnolo Roberto Bautista Agut, numero 13 ATP e quinta testa di serie, già re a Doha nel 2019 (nono e ultimo trofeo per ora messo in bacheca) .

Il rovescio di Roberto Bautista Agut (foto Getty Images)

Il 32enne di Castellon de la Plana si era aggiudicato tre dei quattro precedenti confronti diretti, anche se Basilashvili l'aveva battuto in rimonta a Dubai nel 2019, unico incontro disputato sul duro prima di questo incrocio qatarino.
Però stavolta è arrivato all’atto conclusivo sicuramente più provato Bautista Agut, che nei quarti ha dato vita a match di grande intensità contro Dominic Thiem, numero 4 ATP e primo favorito del tabellone, per poi interrompere la serie di successi consecutivi di Andrey Rublev negli ATP 500 dopo il titolo a Rotterdam della scorsa settimana (il russo era curiosamente arrivato in semifinale senza giocare dopo un bye e due walk-over consecutivi), cogliendo la quattordicesima vittoria in carriera contro un top 10.

"Arrivare in finale significa molto, sto giocando bene e mi sento rilassato", aveva detto alla vigilia Basilashvili, che nei quarti ha salvato un match point a Roger Federer e in semifinale ha sconfitto Taylor Fritz. "Ma non mi aspettavo assolutamente di vincere il torneo. Le condizioni erano molto difficili oggi e la partita sarebbe potuta andare in una direzione o nell'altra", ha ammesso il georgiano durante la premiazione con riferimento al forte ventocatori. 

Figlio di un ballerino nella compagnia di balletto nazionale della Georgia, Nikoloz è ritornato sul circuito dopo aver toccato il fondo. E' finito in carcere dopo essere stato accusato di violenze domestiche dalla ex moglie. Arrestato a maggio del 2020, ha versato una cauzione equivalente a trentamila dollari ed è stato rilasciato. Ma dopo il lockdown ha infilato una serie di sconfitte consecutive prima di ritrovare equilibrio e livello di gioco. Una sorta di all’inferno e ritorno, insomma.

Prima Federer, poi il titolo: ‘Niko’ e la ricerca della felicità - Le foto

Il successo contro il fuoriclasse svizzero, anche se al rientro dopo oltre un anno di inattività, dice molto sullo stato di entrambi. Ha dato indicazioni utili al georgiano, che ha vinto la quinta partita su venti contro un top 10 e ha un bilancio positivo nelle finali: tre vittorie su cinque.

Ma ha dimostrato anche il livello attuale di Federer, arrivato comunque a un punto dal successo contro un giocatore così alla seconda partita dopo quasi un anno e due mesi di assenza e due interventi al ginocchio. La sua scelta di non giocare Dubai si pone nella logica di medio periodo del suo 2021, in cui punta ad essere al meglio per Wimbledon e le Olimpiadi.

Tornare ad allenarsi dopo essersi testato in campo, dopo aver verificato l'efficienza del servizio e le maggiori difficoltà in risposta e negli spostamenti rapidi, è una scelta alimentata dall'ambizione e non dalla rassegnazione.

Era il suo giorno, ha giocato in maniera davvero molto aggressiva, io spero di tornare l'anno prossimo e riuscire ad aggiudicarmi di nuovo il titolo", le parole di Bautista Agut, alla seconda finale persa di fila (18 quelle nel circuito maggiore) dopo quella a Montpellier in cui aveva ceduto al belga David Goffin: "Il tennis è uno sport che ti mette di fronte a momenti grandiosi e a momenti duri: stare bene tutte le settimane è impossibile. Sto lavorando duro, cerco di fare il meglio che posso. Vivo per questo sport, serve pazienza e i risultati arriveranno".

“SuperTennis”, la tv della FIT segue in diretta e in esclusiva il ricco ATP 250 di Doha. Questa la programmazione:

sabato 13 marzo - (finale) alle ore 19.30 (differita)

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