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"Speriamo - spiega Felix Auger Aliassime - di poter dare un po' di conforto ai nostri connazionali in questo periodo difficile. L'ATP Cup per noi non era iniziata bene, ma ci siamo presto ripresi e abbiamo dimostrato il nostro valore"
09 gennaio 2022
Il Canada vince l’ATP Cup 2022. Felix Auger-Aliassime è finalmente profeta in patria e con la vittoria ai danni di Roberto Bautista Agut regala ai suoi la prima vittoria della storia in una manifestazione a squadre. La Spagna, già seconda nell’ATP Cup 2020, si deve arrendere per 2-0.
“Dieci giorni fa non avrei immaginato un epilogo del genere”, le parole in conferenza stampa del capitano-giocatore Auger-Aliassime. “Appena atterrati abbiamo avuto la notizia della positività di Denis (Shapovalov, ndr) al covid e questo non ha facilitato le cose. È stato un inizio difficile, complice anche la sconfitta per 3-0 all’esordio contro gli Stati Uniti, ma abbiamo invertito presto la rotta. Il successo con la Gran Bretagna ci ha dato tanta fiducia e l’essere stati vicini all’eliminazione ha contribuito a far crescere in noi la voglia di lottare a le capacità di sopravvivere ai momenti duri".
"I canadesi? Amano il tennis e spero che a partire da oggi lo adorino ancora di più. Sono tempi difficili, questi, ed è bello immaginare di poter essere una fonte di ispirazione per molte persone. Stare a casa in virtù della pandemia non è bello, speriamo di aver strappato un sorriso a tutti e di poter vincere nuovamente questo trofeo”.
Una vittoria importante che lascia ben sperare per il futuro del tennis canadese. “Mi piace credere che tutto questo possa essere un trampolino di lancio per noi”, aggiunge il numero 10 del mondo. “Io e Denis abbiamo giocato più degli altri ma vincere come squadra fa bene al gruppo. Ci conosciamo da tanto, abbiamo vinto la Coppa Davis Junior nel 2015 regalando qualcosa di importante al nostro Paese. Ci spiamo spinti a vicenda verso questi traguardi e ora è bello potersi guardare indietro. Aver vinto un trofeo come l’ATP Cup senza giocatori come Raonic e Pospisil significa molto. Auguro ai miei compagni il meglio per il resto della stagione”.
Protagonista assoluto anche Denis Shapovalov, che dopo la sconfitta nel primo match in singolare ha dimostrato di avere grande personalità. “A inizio settimana non sapevo nemmeno se sarei stato in grado di giocare – ha spiegato il talentuoso mancino – e invece eccomi qui. Abbiamo messo insieme i pezzi all’ultimo minuto, credendo sempre di poter lottare con chiunque. La vittoria di Felix con Cameron Norrie ha reso tutti consapevoli dei mezzi che avevamo a disposizione e con un pizzico di fortuna siamo riusciti a spingerci così avanti. Il lavoro di squadra è stato fantastico. Il Canada nasce come nazione da sport invernali ma un risultato simile, unito a ciò che siamo riusciti a raccogliere negli anni, è inevitabile che cambi le cose. Se dormirò con il trofeo? È cosi piccolo, credo ci dormiremo tutti insieme”.
Mastica amaro la Spagna di Tomas Carbonell, che dopo la sconfitta in finale nel 2020 con la Serbia è nuovamente costretta a leccarsi le ferite. “Siamo orgogliosi e delusi allo stesso tempo – ha dichiarato il capitano – anche perché non abbiamo perso un match in singolare prima della finale. Ho giocatori che quando scendono in campo pensano soltanto a vincere ma oggi il Canada è stato migliore. Questo è il tennis”.
Gli fa eco il numero uno di Spagna, vista l’assenza di Rafa Nadal: Roberto Bautista Agut. “Ho dato tutto quello che avevo e non posso che fare i complimenti a Felix. È stato straordinario. Il Canada è una squadra completa, i cui numeri uno e due hanno caratteristiche per poter ottenere grandi risultati in singolare e in doppio. In queste competizioni arriveranno spesso in fondo”.