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Alexander Zverev conquista il titolo anche nel secondo torneo ATP 250 alla Lanxess Arena di Colonia. Dominato in finale Diego Schwartzman, che resta un candidato forte per l'ultimo posto alle ATP Finals di Londra
di Alessandro Mastroluca | 25 ottobre 2020
Diego Schwartzman si avvicina al microfono per la cerimonia di premiazione dopo la finale di Colonia, e scopre che l'hanno lasciata troppo alta. "L'avete già predisposta per Sascha?" scherza. E' l'immagine della sua finale, ha inseguito un alto livello come l'alto microfono. E non è riuscito a raggiungere nessuno dei due. Alexander Zverev è il re di Colonia, trionfa anche nel secondo dei due eventi alla Lanxess Arena che gli organizzatori vorrebbero trasformare in appuntamenti fissi in calendario nei prossimi anni. La finale, la quinta fra due top 10 nel 2020, non ha storia. Finisce 62 61 per il numero 7 del mondo che in semifinale ha eliminato Jannik Sinner. Zverev festeggia così il suo tredicesi
"Non ero convinto di continuare giocare due giorni fa, sono contento di non essermi ritirato - ha detto nel discorso durante la cerimonia di premiazione -. Complimenti a che Diego sta giocando alla grande: finale a Roma, semifinale al Roland Garros. Penso che ci vedremo alle Finals di nuovo". Per ora, non è una certezza ma solo una concretissima possibilità. L'argentino, sconfitto per la settima volta in dieci finali ATP, è nono in classifica e sarebbe oggi l'ultimo degli ammessi direttamente alla cinquantesima edizione del torneo. Vista l'assenza di Federer, entrerebbe come uno degli otto protagonisti e non come prima riserva.
Oggi il Peque ha 3,285 punti, 210 punti più di Berrettini che è decimo e il 9 novembre prossimo ne perderà 200, quelli guadagnati con l'unica vittoria nel round robin delle ATP Finals 2019.
Colonia rilancia Zverev: 2 titoli in 2 settimane
Come la settimana scorsa, anche stavolta Zverev ha offerto in finale la prestazione migliore del torneo. Quella contro Schwartzman rimane la sua miglior partita alla Lanxess Arena, superiore per continuità ed efficienza anche alla finale vinta sette giorni fa contro Felix Auger-Aliassime.
Zverev ha esibito un tennis aggressivo, senza mai concedere al "Peque" la possibilità di contrattaccare. Ha chiuso in un'ora e undici minuti, senza mai perdere il servizio né concedere palle break.
"Ha giocato meglio di me, ha meritato la vittoria" ha dovuto ammettere Schwartzman al termine della finale.
E' la terza volta che il tedesco vince due tornei in due settimane consecutive. Gli era già successo ad agosto del 2017 e a maggio del 2018. La prima volte si è imposto a Washington poi a Montreal, battendo Gasquet in finale dopo aver salvato tre match point a Federer al secondo turno. Si è ripetuto due anni fa con il titolo a Monaco e l'exploit al Masters 1000 di Madrid. Alla Caja Magica diventò il primo giocatore a conquistare un trofeo ATp sulla terra rossa senza perdere il servizio per tutto il torneo dal 1991. Avrebbe poi finito la stagione con il suo titolo più prestigioso in carriera, le ATP Finals, diventando il primo a imporsi al Masters battendo Federer e Novak Djokovic nella stessa edizione.
Dopo la vittoria di domenica scorsa, Zverev ha avuto modo di incontrare il connazionale Leon Draisatl, stella dell'hockey su ghiaccio e della squadra degli Edmonton Oilers, votato miglior giocatore del campionato. Insieme a Auger-Aliassime, si sono cimentati anche in qualche tiro con mazza e puck. "E' stato divertente, è sempre bello incontrare altri atleti, soprattutto se giocano ad altissimo livello in sport come l'hockey. Io però resto fedele al tennis" ha detto Zverev che non punta evidentemente ad imitare Jaroslav Drobny. Il cecoslovacco, campione esule che cambiò quattro passaporti, vinse due Roland Garros (nel 1951 e ’52) e Wimbledon nel 1954, ma nel 1947 aveva giocato e vinto da protagonista la finale dei Mondiali di hockey.
Resta fedele al suo tennis e al suo stile anche Diego Schwartzman. L'argentino può essere più che soddisfatto del suo primo torneo da top 10. Il traguardo è il premio di una stagione che ha preso velocità negli ultimi tornei sulla terra rossa. A Roma ha eliminato Rafa Nadal, firmando la sua prima vittoria contro un top-5, e Denis Shapovalov in una delle più belle partite della stagione.
Ha raggiunto la prima finale in un Masters 1000, persa contro Djokovic, seguita poi al Roland Garros dalla prima semifinale in uno Slam. Il successo su Dominic Thiem, numero 3 del mondo, l'ha reso il decimo argentino a spingersi così avanti in un major. E poi al numero 10 della classifica mondiale.
A Colonia, ha debuttato sul duro indoor nel 2020. "Non è stato facile rimanere tre mesi lontano da casa" ha ammesso l'argentino. "A volte non riservo le parole migliori al mio team mentre sono in campo, ma so che stiamo facendo grandi cose. Nelle ultime settimane sono stato uno dei migliori al mondo".
L'ultima edizione delle ATP Finals a Londra, alla O2 Arena lungo il meridiano di Greenwich, potrebbe cambiare il tempo della sua stagione. E il suo futuro.