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Berrettini da favola a Belgrado, Karatsev si arrende al tie-break

Sulla terra rossa del “Serbia Open” il romano, numero due del seeding, ha firmato il quarto titolo in carriera superando dopo quasi due ore e mezza di lotta il russo, grande rivelazione del 2021, semifinalista agli Australian Open e già vincitore di un trofeo a Dubai

di | 25 aprile 2021

Matteo Berrettini ha conquistato a Belgrado il suo quarto titolo ATP

Matteo Berrettini ha conquistato a Belgrado il suo quarto titolo ATP dopo Gstaad (2018), Stoccarda e Budapest (2019)

Ed il poker è servito per Matteo Berrettini. Al suo secondo torneo dal rientro dopo l’infortunio agli addominali che lo aveva tenuto fermo per due mesi, con una prestazione maiuscola il numero uno azzurro ha firmato il “Serbia Open”, torneo ATP 250 con un montepremi di 650.000 euro che si è concluso sui campi in terra rossa del Novak Tennis Center di Belgrado (l’impianto dove si allena regolarmente il numero uno del mondo).

In finale il 25enne romano, n.10 del ranking mondiale e seconda testa di serie, si è imposto 61 36 76(0), dopo quasi due ore e mezza di lotta, sul russo Aslan Karatsev, n.28 ATP e terzo favorito del seeding. Un successo importante perché ottenuto contro un giocatore, il 27enne di Vladikavkaz, che è la grande rivelazione di questa prima parte di 2021 (17 vittorie a fronte di sole 5 sconfitte), che giocava la sua seconda finale nel circuito maggiore dopo il titolo conquistato a Dubai il mese scorso. In più a Belgrado aveva annullato un match-point al secondo turno (per lui l’esordio) allo sloveno Bedene, n.56 ATP, nei quarti aveva stoppato la corsa di Mager, n.98 ATP, partito dalle qualificazioni, e soprattutto in semifinale aveva eliminato il padrone di casa Novak Djokovic, n.1 del mondo, al termine del match più lungo di questo 2021 (3 ore e 25 minuti), con ben 23 palle-break annullate al fuoriclasse serbo.

Matteo Berrettini al servizio (foto Getty Images)

La finale. Nella prima sfida tra i due - sotto lo sguardo in tribuna di papà Luca e mamma Claudia e della girl-friend Alja Tomljanovic - Matteo è partito benissimo, servendo al meglio e mettendo in difficoltà il russo in particolare dalla parte del diritto.

Chirurgico il 25enne romano nello sfruttare le palle-break - due su due (quarto e sesto game) - che gli hanno permesso di volare sul 5-1: poi, approfittando di un Karatsev che probabilmente non ha ancora smaltito i postumi della maratona contro Nole, con il quinto gioco consecutivo Berrettini ha chiuso 6-1 il primo parziale.

 

Nel secondo gioco della seconda frazione primo momento di difficoltà per l’azzurro che, dopo aver recuperato da 0-30, con un errore di diritto ha concesso la prima palla-break dell’incontro che il russo non si è lasciato sfuggire strappando il servizio a Berrettini con un passante di rovescio incrociato stretto (2-0).

Il 27enne di Vladikavkaz ha preso coraggio, soprattutto con il diritto lungo linea con il quale ha incominciato a mettere a dura prova il rovescio del romano (3-0). Nel sesto gioco Matteo è stato bravo ad evitare il doppio-break (4-2) e in quello successivo con un diritto sulla linea si è procurato una chance del contro-break che però Karatsev ha annullato: il russo ne ha salvata anche una seconda, salendo 5-2. E poi ha pareggiato il conto dei set (6-3)..

Aslan Karatsev (foto Getty Images)

Il rovescio di Matteo Berrettini (foto Getty Images)

Nel secondo gioco della seconda frazione il russo ha concesso e salvato una palla-break dopo essere stato avanti 40-0. Nel quarto game ne sono arrivate altre due e con un doppio fallo Karatsev ha regalato all’azzurro il 3-1.

Ma con un paio di risposte robuste ed un rovescio incrociato strettissimo il russo si è ripreso il break e poi lo ha riagguantato (3-3). Entrambi hanno difeso con tenacia i rispettivi turni di battuta, con Berrettini che nel decimo game è arrivato a due punti dalla vittoria.

Nel dodicesimo ha fatto ancora meglio arrivando al match-point ma il russo lo ha cancellato con una prima robusta (Karatsev aveva annullato un match-point anche allo sloveno Bedene al secondo turno). E a decidere è stato il tie-break dove Matteo è stato praticamente perfetto mentre il russo si è improvvisamente smarrito: 7-0 e via con il quarto titolo.

“Complimenti per la tua settimana fantastica, ieri hai giocato un match pazzesco…non avevo mai visto nulla di simile”, ha esordito Matteo facendo i complimenti al suo avversario. “Sono felicissimo di essere qui e di essere riuscito a vincere un titolo dopo l’infortunio. Avere avuto in tribuna i miei genitori rende questo successo davvero speciale, a loro devo tutto. Non credevo che sarei riuscito già a giocare un tennis del genere qui. Ed è stato bello vedere un po’ di pubblico sulle tribune, a Monte-Carlo non c’era nessuno: è bello giocare davanti alla gente”, ha aggiunto Berrettini che ha ringraziato la famiglia Djokovic, organizzatrice del torneo, dando appuntamento al prossimo anno.

Quarto titolo in carriera dunque per il 25enne romano che ritrovava una finale a poco meno di due anni dall’ultima disputata (e vinta) sull’erba di Stoccarda nel 2019.

Per il tennista allenato da Vincenzo Santopadre quarto successo su cinque finali disputate: oltre quella di Belgrado aveva vinto quelle di Gstaad 2018, Budapest 2019 (entrambe sul “rosso”) e - come detto - Stoccarda 2019 (erba), mentre aveva perso quella di Monaco di Baviera 2019 (sempre sulla terra).

Dopo l'uscita di scena all'esordio nel Principato per mano di Davidovich Fokina, primo torneo disputato dopo lo stop per infortunio, a Belgrado non solo segnali di ripresa ma bellissime certezze per il numero uno azzurro. Berrettini al secondo turno (per lui l’esordio) si è aggiudicato in due set il derby contro Marco Cecchinato, n.94 ATP, tornando a vincere un match dopo due mesi (l’ultimo successo l’aveva ottenuto al terzo turno degli Australian Open contro Khachanov quando a fine partita si era infortunato agli addominali): quindi il successo nei quarti, sempre in due set, sul serbo Filip Krajinovic, n.33 del ranking e 5 del seeding (“giustiziere” all’esordio di Stefano Travaglia), in semifinale l'affermazione in tre set sul giapponese Taro Daniel, n.126 ATP, ripescato in tabellone come lucky loser, e poi il successo più sofferto, ma anche il più importante, su Karatsev.

E l’albo d’oro del torneo, tornato nel tour dopo nove anni di assenza, parla sempre italiano: nel 2012 si era infatti imposto Andreas Seppi.

RISULTATI

“Serbia Open”

ATP 250

Belgrado, Serbia

19 - 25 aprile, 2021

€650.000 - terra rossa

SINGOLARE

(q) Gianluca Mager (ITA) b. (9) Laslo Djere (SRB) 64 63

(5) Filip Krajinovic (SRB) b. Stefano Travaglia (ITA) 75 57 63

Marco Cecchinato (ITA) b. (wc) Viktor Troicki (SRB) 61 64

(2) Matteo Berrettini (ITA) bye

Secondo turno

(q) Gianluca Mager (ITA) b. Alexei Popyrin (AUS) 75 62

(2) Matteo Berrettini (ITA) b. Marco Cecchinato (ITA) 64 63

Quarti

(3) Aslan Karatsev (RUS) b. (q) Gianluca Mager (ITA) 63 64

(2) Matteo Berrettini (ITA) b. (5) Filip Krajinovic (SRB) 64 64

Semifinale

(2) Matteo Berrettini (ITA) b. (LL) Taro Daniel (JPN) 61 67(5) 60

Finale

(2) Matteo Berrettini (ITA) b. (3) Aslan Karatsev (RUS) 61 36 76(0)

DOPPIO

Primo turno

Ariel Behar/Gonzalo Escobar (URU/ECU) b. (Alt) Stefano Travaglia/Artem Sitak (ITA/NZL) 62 36 10-6

Simone Bolelli/Maximo Gonzalez (ITA/ARG) b. (wc) Miomir Kecmanovic/Dusan Lajovic (SRB) 64 64

Matteo Berrettini/Andrea Vavassori (ITA) b. Andres Molteni/Frederik Nielsen (ARG/DEN) 76(7) 64

Quarti

Tomislav Brkic/Nikola Cacic (BIH/SRB) b. Simone Bolelli/Maximo Gonzalez (ITA/ARG) 06 76(7) 10-8

Matteo Berrettini/Andrea Vavassori (ITA) b. Luke Bambridge/Dominic Inglot (GBR) 64 76(3)

Semifinali

(wc) Ivan Sabanov/Matej Sabanov (CRO) b. Matteo Berrettini/Andrea Vavassori (ITA) 76(9) 63

QUALIFICAZIONI

Primo turno

(1) Gianluca Mager (ITA) b. Benjamin Bonzi (FRA) 46 76(1) 63

Turno di qualificazione

(1) Gianluca Mager (ITA) b. (8) Taro Daniel (JPN) 61 46 64

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